sabato 13 agosto 2011
Nel 2012 Panini pubblicherà sei nuovi mensili Marvel
Marco M. Lupoi ha annunciato su Twitter che nel 2012 Panini Comics pubblicherà sei nuove serie mensili dedicate ai fumetti della Marvel:
"Nel 2012 ci saranno almeno 6 nuovi mensili Marvel. Tre nuovi, tre a rimpiazzo di serie esistenti. Più, tante altre serie bimestrali."
Sempre su Twitter ha aggiunto:
Miles Morales su Ultimate Comics Spider-Man n. 1: la copertina di Sara Pichelli
Nei giorni scorsi i quotidiani di tutto il Mondo hanno dedicato articoli su articoli a Miles Morales, il nuovo Spider-Man che ha preso il posto di Peter Parker nell'Universo Ultimate. Il 7 settembre la Marvel pubblicherà Ultimate Comics Spider-Man n. 1, la nuova serie di Brian M. Bendis e Sara Pichelli con protagonista lo Spider-Man nero.
La Pichelli ha disegnato anche la copertina dell'edizione a tiratura limitata del primo numero. La trovate dopo il Continua.
In alto: la copertina di Ultimate Comics Spider-Man n. 1 disegnata da Kaare Andrews.
E' morto Francisco Solano López, disegnatore de L'Eternauta
Il 12 agosto è morto all'età di 83 anni il disegnatore argentino Francisco Solano López, autore de L'Eternauta assieme a Héctor G. Oesterheld.
Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con sceneggiatori come Oesterheld, realizzando il capolavoro L'Eternauta, Ricardo Barreiro (Slot Barr) e Carlos Sampayo (Evaristo).
Foto di Francisco Solano López dal sito Listal.
venerdì 12 agosto 2011
RW Edizioni è il nuovo editore dei fumetti DC Comics in Italia
La nuova casa editrice che da gennaio 2012 pubblicherà i fumetti DC Comics e Vertigo in Italia è RW Edizioni.
Fino ad oggi l'editore di Novara ha pubblicato manga come Sakura Mail, Lady!! e Yoichi, professione samurai.
Lorenzo Corti, già fondatore dell'associazione Double Shot, coordinerà la linea editoriale Lion dedicata a DC Comics, Vertigo, Mad e altri fumetti occidentali.
Dopo il Continua c'è il comunicato stampa della RW Edizioni.
giovedì 11 agosto 2011
Il Tg3 smentisce ufficialmente l'arrivo degli alieni in Italia!
Su Youtube ha spopolato un video nel quale Maria Cuffaro annuncia l'arrivo degli alieni in Italia. Si tratta di un finto video del Tg3 tratto dal film L'ultimo terrestre di Gianni Pacinotti (Gipi).
La notizia dell'invasione aliena è stata smentita in un articolo pubblicato nel sito del Tg3:
"Arrivano gli Ufo, lo hanno detto al Tg3.
Naturalmente non è vero, ma la clip video che impazza da qualche ora sulla Rete ha tratto più di qualcuno in inganno.
RIPETIAMO E CONFERMIAMO che non siamo di fronte al pericolo di una invasione aliena alla ‘Indipendence day’.
La spiegazione è molto più semplice. La nostra collega Maria Cuffaro ha interpretato se stessa nel film di Gianni Pacinotti ‘L’ultimo terrestre’ che sarà in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.
(...) Nel frattempo seguite i consigli di Maria Cuffaro e non date l’assalto ai supermercati per fare incetta di generi alimentari. L’unico risultato sarebbe un considerevole aumento del vostro grasso corporeo."
Ovviamente è un finto articolo che serve a fare da sponda alla campagna di marketing virale della Fandango.
In alto: Gipi accerchiato dagli alieni.
La Legge Levi sul prezzo dei libri è incostituzionale?
Nei giorni scorsi si è parlato tantissimo della Legge Levi che dall'1 settembre vieterà gli sconti sui libri superiori al 15% (clicca qua per leggere il testo della legge).
Mi chiedo se la legge possa essere dichiarata incostituzionale per violazione dell'art. 41 della Costituzione che recita:
"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."
In Italia l'iniziativa economica, garantita dal primo comma dell'art. 41 della Costituzione, non è completamente libera: può essere vietata (secondo comma) oppure può essere indirizzata e coordinata (terzo comma).
Non è detto che una legge che regolamenta il prezzo di un determinato bene (in questo caso il libro) sia per forza di cose incostituzionale. La legge potrebbe essere stata promulgata per raggiungere dei fini sociali oppure per proteggere l'utilità sociale, la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Inoltre il legislatore potrebbe avere deciso di limitare la libertà di iniziativa economica per tutelare altri beni costituzionali riconosciuti da altri articoli della Costituzione.
Nel caso della Legge Levi sembra che vangano chiamati in causa sia il secondo che il terzo comma dell'art. 41 della Costituzione:
- nell'articolo 2, comma 2 della Legge Levi c'è scritto che "È consentita la vendita dei libri ai consumatori finali (...) con uno sconto fino ad una percentuale massima del 15 per cento". Argomentando a contrario si ottiene un divieto: è vietato fare sconti superiori al 15%. L'ipotesi del divieto è contemplata dall'articolo 41, comma 2 della Costituzione, secondo il quale l'iniziativa economica "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale".
- nell'articolo 1, comma 2 della Legge Levi si legge che la legge "mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione." In questo comma il legislatore esprime in modo esplicito le finalità perseguite con la legge: programmare l'attività economica privata in modo che venga indirizzata a fini sociali (in ossequio all'articolo 41, comma 2 della Costituzione).
Trovo poco convincente l'articolo 1, comma 2 della Legge Levi.
Di solito nel campo dell'interpretazione giuridica la volontà del legislatore non è indispensabile. Può essere chiamata in causa se l'interprete la ritiene importante per la comprensione di una norma. Ma può anche non esserlo: non è detto che ogni volta che si interpreta una legge si debba essere fedeli alla volontà del legislatore. Può accadere che la legge debba essere applicata a una situazione completamente nuova che il legislatore non aveva potuto prendere in considerazione quando ha scritto la legge. Oppure può succedere che i presupposti che hanno spinto il legislatore a scrivere la legge non esistano più: i presupposti non ci sono più ma la legge continua a rimanere in vigore indipendentemente dal motivo che aveva spinto il legislatore a promulgarla.
Nella Legge Levi la rilevanza data alle motivazioni del legislatore è eccessiva perché condiziona troppo le scelte dell'interprete e compromette la "malleabilità" della legge. Non è detto che la Legge Levi sarà toccata dai problemi di cui ho parlato sopra (nuove situazioni di fatto non prese in considerazione dal legislatore e così via) però, in generale, si tratta di un pessimo modo di scrivere una legge.
Ho il sospetto che il legislatore, scrivendo l'art. 1 della Legge Levi, abbia voluto "mettere le mani avanti": consapevole che da più parti sarebbe stata invocata l'incostituzionalità per violazione dell'art. 41, comma 1 della Costituzione, ha utilizzato la sua autorità per mettere in evidenza una presunta finalità sociale perseguita dalla legge.
Secondo me l'art. 1 della Legge Levi non dovrebbe condizionare la Corte Costituzionale in un eventuale giudizio di legittimità costituzionale della legge sul prezzo dei libri. Se fosse obbligatorio credere alle motivazioni espresse dal legislatore in ogni legge, allora il legislatore potrebbe approfittarne per sbandierare motivazioni false che nascondano le sue vere intenzioni.
Per esempio nel caso della Legge Levi il legislatore potrebbe avere inventato i fini sociali descritti nell'art. 1 per mascherare l'intenzione di "fare fuori" Amazon in favore della distribuzione tradizionale (io penso che sia questo il vero scopo della legge).
Cosa ci azzecca la protezione degli interessi dei distributori tradizionali con il "sostegno della creatività letteraria, la promozione del libro e della lettura e la diffusione della cultura"?
Naturalmente è impossibile prevedere se la Legge Levi sarebbe dichiarata incostituzionale in un eventuale giudizio di legittimità costituzionale.
Il giudizio dipenderebbe dall'opinione soggettiva dei giudici: quali finalità, secondo loro, sarebbero perseguite dalla Legge Levi?
C'è un secondo aspetto.
Sopra ho preso in considerazione l'ipotesi che la Legge Levi possa essere incostituzionale perché, mancando totalmente le finalità sociali, violerebbe in modo diretto l'art. 41, primo comma della Costituzione.
Ipotizziamo che la legge persegua effettivamente delle finalità sociali. In questo caso la Corte Costituzionale dovrebbe fare un bilanciamento degli interessi.
Il legislatore ha scritto una legge che tocca due interessi costituzionalmente garantiti: la libertà dell'iniziativa economica e le finalità sociali. Tutelando un interesse (le finalità sociali) finisce inevitabilmente per sacrificare un altro interesse (la libertà dell'iniziativa economica).
In questi casi, operando il bilanciamento degli interessi, la Corte Costituzionale valuta se uno dei due interessi costituzionalmente garantiti è stato compresso troppo.
Nel caso della Legge Levi non credo che si giungerebbe a un giudizio di illegittimità costituzionale. Probabilmente la legge sarebbe incostituzionale se vietasse gli sconti tout court (limitando tantissimo la libertà economica). Invece la Legge Levi consente ai venditori di libri di fare sconti fino al 15%, concedendo così un margine di libera iniziativa.
Mi chiedo se la legge possa essere dichiarata incostituzionale per violazione dell'art. 41 della Costituzione che recita:
"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."
In Italia l'iniziativa economica, garantita dal primo comma dell'art. 41 della Costituzione, non è completamente libera: può essere vietata (secondo comma) oppure può essere indirizzata e coordinata (terzo comma).
Non è detto che una legge che regolamenta il prezzo di un determinato bene (in questo caso il libro) sia per forza di cose incostituzionale. La legge potrebbe essere stata promulgata per raggiungere dei fini sociali oppure per proteggere l'utilità sociale, la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Inoltre il legislatore potrebbe avere deciso di limitare la libertà di iniziativa economica per tutelare altri beni costituzionali riconosciuti da altri articoli della Costituzione.
Nel caso della Legge Levi sembra che vangano chiamati in causa sia il secondo che il terzo comma dell'art. 41 della Costituzione:
- nell'articolo 2, comma 2 della Legge Levi c'è scritto che "È consentita la vendita dei libri ai consumatori finali (...) con uno sconto fino ad una percentuale massima del 15 per cento". Argomentando a contrario si ottiene un divieto: è vietato fare sconti superiori al 15%. L'ipotesi del divieto è contemplata dall'articolo 41, comma 2 della Costituzione, secondo il quale l'iniziativa economica "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale".
- nell'articolo 1, comma 2 della Legge Levi si legge che la legge "mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione." In questo comma il legislatore esprime in modo esplicito le finalità perseguite con la legge: programmare l'attività economica privata in modo che venga indirizzata a fini sociali (in ossequio all'articolo 41, comma 2 della Costituzione).
Trovo poco convincente l'articolo 1, comma 2 della Legge Levi.
Di solito nel campo dell'interpretazione giuridica la volontà del legislatore non è indispensabile. Può essere chiamata in causa se l'interprete la ritiene importante per la comprensione di una norma. Ma può anche non esserlo: non è detto che ogni volta che si interpreta una legge si debba essere fedeli alla volontà del legislatore. Può accadere che la legge debba essere applicata a una situazione completamente nuova che il legislatore non aveva potuto prendere in considerazione quando ha scritto la legge. Oppure può succedere che i presupposti che hanno spinto il legislatore a scrivere la legge non esistano più: i presupposti non ci sono più ma la legge continua a rimanere in vigore indipendentemente dal motivo che aveva spinto il legislatore a promulgarla.
Nella Legge Levi la rilevanza data alle motivazioni del legislatore è eccessiva perché condiziona troppo le scelte dell'interprete e compromette la "malleabilità" della legge. Non è detto che la Legge Levi sarà toccata dai problemi di cui ho parlato sopra (nuove situazioni di fatto non prese in considerazione dal legislatore e così via) però, in generale, si tratta di un pessimo modo di scrivere una legge.
Ho il sospetto che il legislatore, scrivendo l'art. 1 della Legge Levi, abbia voluto "mettere le mani avanti": consapevole che da più parti sarebbe stata invocata l'incostituzionalità per violazione dell'art. 41, comma 1 della Costituzione, ha utilizzato la sua autorità per mettere in evidenza una presunta finalità sociale perseguita dalla legge.
Secondo me l'art. 1 della Legge Levi non dovrebbe condizionare la Corte Costituzionale in un eventuale giudizio di legittimità costituzionale della legge sul prezzo dei libri. Se fosse obbligatorio credere alle motivazioni espresse dal legislatore in ogni legge, allora il legislatore potrebbe approfittarne per sbandierare motivazioni false che nascondano le sue vere intenzioni.
Per esempio nel caso della Legge Levi il legislatore potrebbe avere inventato i fini sociali descritti nell'art. 1 per mascherare l'intenzione di "fare fuori" Amazon in favore della distribuzione tradizionale (io penso che sia questo il vero scopo della legge).
Cosa ci azzecca la protezione degli interessi dei distributori tradizionali con il "sostegno della creatività letteraria, la promozione del libro e della lettura e la diffusione della cultura"?
Naturalmente è impossibile prevedere se la Legge Levi sarebbe dichiarata incostituzionale in un eventuale giudizio di legittimità costituzionale.
Il giudizio dipenderebbe dall'opinione soggettiva dei giudici: quali finalità, secondo loro, sarebbero perseguite dalla Legge Levi?
C'è un secondo aspetto.
Sopra ho preso in considerazione l'ipotesi che la Legge Levi possa essere incostituzionale perché, mancando totalmente le finalità sociali, violerebbe in modo diretto l'art. 41, primo comma della Costituzione.
Ipotizziamo che la legge persegua effettivamente delle finalità sociali. In questo caso la Corte Costituzionale dovrebbe fare un bilanciamento degli interessi.
Il legislatore ha scritto una legge che tocca due interessi costituzionalmente garantiti: la libertà dell'iniziativa economica e le finalità sociali. Tutelando un interesse (le finalità sociali) finisce inevitabilmente per sacrificare un altro interesse (la libertà dell'iniziativa economica).
In questi casi, operando il bilanciamento degli interessi, la Corte Costituzionale valuta se uno dei due interessi costituzionalmente garantiti è stato compresso troppo.
Nel caso della Legge Levi non credo che si giungerebbe a un giudizio di illegittimità costituzionale. Probabilmente la legge sarebbe incostituzionale se vietasse gli sconti tout court (limitando tantissimo la libertà economica). Invece la Legge Levi consente ai venditori di libri di fare sconti fino al 15%, concedendo così un margine di libera iniziativa.
La nuova edizione del Tex di Magnus
Luca Telese su Il Fatto Quotidiano e Andrea Plazzi nel suo blog hanno scritto due articoli sulla nuova edizione del Tex di Magnuspubblicata da Rizzoli Lizard.
"Da qualche giorno è in libreria La valle del terrore (Rizzoli-Lizard, 24 Euro), una storia di Tex disegnata da Magnus su testi di Claudio Nizzi.
Il volume spicca per l’apparato redazionale inusualmente corposo: su oltre 300 pagine, “solo” 224 sono a fumetti. Quasi cento pagine extra-fumetto quindi. Come mai?
Molti dei lettori di questo blog lo sanno bene: si tratta infatti del celeberrimo “Texone di Magnus”, un fumetto già famoso anni prima di vedere la luce nel giugno 1996, ed è nota la mole spropositata di studi, bozzetti e “materiale collaterale” prodotta da Magnus. Talmente clamoroso era il caso, coperto ancor prima dell’uscita da" [continua nel blog di Andrea Plazzi]
"Magnus è tornato, ancora una volta. Mettiamo che siate di quelli che non conoscono il suo nome: molto probabilmente – vedendo uno qualsiasi dei suoi personaggi – riconoscereste il suo inconfondibile stile: o lo avete già visto, o avete visto qualcuno che lo copia. Anche questo, dopotutto, è il segreto dell’arte: la capacità di inventare i segni che restano.
Magnus è stato (assieme a Max Bunker) il papà di Alan Ford, è il creatore di grandi personaggi di consumo degli anni sessanta come Kriminal e Satanik, ma anche di serie cult come lo" [continua su Il Fatto Quotidiano]
"Bravo Magnus", è vero. Ma anche "Cattivo Nizzi". Purtroppo il commento che più si addice al Texone di Nizzi e Magnus è questo:
"Il problema di quel Texone è sempre stata la sceneggiatura pessima (su un mediocre soggetto) di Nizzi.
In una parola: noiosa."
Pandistribuzione vende i fumetti a metà prezzo!
Il distributore Pandistribuzione sta vendendo centinaia di fumetti a metà prezzo. Si tratta di fumetti pubblicati dalle case editrici che dal 2011 sono distribuite in esclusiva da MeLi (Coconino Press, GP Publishing, Comma 22) e da Alastor (Kappa Edizioni e Ronin Manga).
Questa iniziativa sembra riguardare più i rapporti fra i distributori che la guerra degli sconti di Amazon (il negozio online sta sfruttando l'ultimo mese di sconti liberi per applicare uno sconto minimo del 40% su 235.000 libri e fumetti). Immagino che Pandistribuzione, superato un certo termine, non potrà più vendere i fumetti di editori distribuiti in esclusiva da altri distributori, nemmeno se li ha in magazzino. E' possibile che Pandistribuzione stia approfittando delle ultime settimane di sconti liberi per disfarsi di fumetti che in futuro potrebbe essere costretta a non vendere più.
NB: è solo una mia opinione che mi sono fatto osservando i fatti dall'esterno.
mercoledì 10 agosto 2011
Ecco i nuovi Fantastici Quattro
Lo scorso febbraio, in seguito alla morte di uno dei componenti dei Fantastici Quattro, la Marvel ha chiuso la serie Fantastic Four e l'ha sostituita con una nuova collana intitolata FF - Future Foundation. Tuttavia i Fantastici Quattro non potevano compiere cinquant'anni senza che la Marvel pubblicasse una serie dedicata al gruppo.
Così la Casa delle Idee ha annunciato il ritorno dei Fantastici Quattro in un fumetto scritto da Jonathan Hickman e disegnato da Steve Epting, Carmine Di Giandomenico, Leinil Yu e Farel Darlymple.
Gabriele Dell'Otto e Joe Quesada hanno disegnato le copertine della nuova pubblicazione dedicata al quartetto.
Quesada ha spiegato su Twitter cosa gli ha chiesto di disegnare il supervisore della Marvel:
"Fai l'incarnazione dei Fantastici Quattro che vuoi attingendo dai 50 anni di storia e disegnala in modo che sia possibile un utilizzo multiplo [ndr: copertina, pubblicità, poster...]"
Ovviamente Quesada ha disegnato il gruppo classico formato da Ben Grimm, Reed Richards, Sue Storm e Johnny Storm.
Dell'Otto invece ha disegnato il nuovo gruppo. Dopo il Continua c'è la sua copertina.
Premio Fossati: il vincitore era membro della giuria
Antonio Solinas, autore del libro Grant Morrison: All Star assieme a Nicola Peruzzi e Giovanni Agozzino, ha scritto una lettera aperta a Luca Boschi, coautore di due saggi candidati al Premio Franco Fossati 2011 (Jacovitti: sessant’anni di surrealismo a fumettie Un maestro dell’ironia borghese. Carlo Bisi fumettista e illustratore nella cultura del suo tempo, vincitore del premio) e membro della giuria stessa.
Luca Boschi ha pubblicato la lettera aperta nel blog Cartoonist Globale. Una citazione:
"(...) veniamo all’aspetto che trovo disdicevole nella gestione del Premio, ovvero la presenza di un giurato (nello specifico si parla di te) con evidenti conflitti di interessi, avendo partecipato (sebbene a diverso titolo) a ben due libri in gara.
Non voglio essere frainteso: non sono in discussione la tua indubbia professionalità o il tuo giudizio (non è assolutamente mia intenzione creare dubbi in questo senso e sarei in malafede se lo facessi). Mi infastidisce però un atteggiamento tutto tipicamente italiano, ovvero quello dei valutatori che sono anche valutandi, oltretutto con l’aggravante di essere stati premiati nello stesso anno dall’ente che poi (indirettamente ma non troppo) è andato a vincere il premio in questione."
E' seguita una discussione alla quale hanno partecipato tra gli altri Luigi F. Bona e Daniele Barbieri, membri della giuria del Premio Franco Fossati 2011.
Rizzoli Lizard pubblica Habibi di Craig Thompson
In autunno Rizzoli Lizard pubblicherà il nuovo fumetto di Craig Thompson intitolato Habibi.
In Habibi, ambientato in uno scenario fatto di deserti, harem e moderni complessi industriali, viene raccontata la storia di Dodola e Zam, due piccoli schiavi legati l'un l'altra dal caso, dalle circostanze e dall'amore che sboccia fra di loro. Habibi, che negli Stati Uniti uscirà il 20 settembre, è descritto come una parabola sul nostro rapporto con la natura, sulle differenze culturali fra primo e terzo mondo e sulle radici comuni di cristianesimo e islam.
Di recente Rizzoli Lizard ha pubblicato anche Blankets,l'opera che ha reso celebre Craig Thompson.
Clicca qua per guardare una galleria di illustrazioni tratte da Habibi.
Dopo il Continua c'è una tavola.
martedì 9 agosto 2011
Le prossime uscite di Supereroi - Le leggende Marvel: quattro numeri con X-Men e Vendicatori
Ieri è uscito il numero 14 della collana Supereroi - Le leggende Marvel allegata a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera.
Ecco il sommario dei numeri da 14 a 17:
14. Gli Oscuri Vendicatori (8 agosto)
- Secret Invasion: Il Regno Oscuro (da Secret Invasion : The Dark Reign n. 1);
- Regno Oscuro parti 1 - 6 (da Dark Avengers n. 1 - 6).
15. X-Men: Inarrestabili (15 agosto)
Continua la serie Astonishing X-Men di Joss Whedon (regista del film dedicato ai Vendicatori) e John Cassaday pubblicata in parte su Super Eroi - Le grandi saghe.
16. Utopia (22 agosto)
Crossover di Dark Avengers e X-Men scritto da Matt Fraction.
In questo volume ci sono i numeri 7 e 8 di Dark Avengers, 513 e 514 di Uncanny X-Men e degli speciali introduttivi e conclusivi.
17. Wolverine: Logan (28 agosto)
Probabilmente contiene la miniserie Logan di Brian K. Vaughan e Eduardo Risso. Dovrebbero esserci altri fumetti brevi perché Logan è lungo solo 70 pagine circa.
In novembre ritornano i Fantastici Quattro. Il disegnatore è Di Giandomenico
L'8 agosto, in occasione del cinquantesimo anniversario della collana Fantastic Four, la Marvel ha pubblicizzato il ritorno dei Fantastici Quattro in un fumetto scritto da Jonathan Hickman e disegnato da Steve Epting, Carmine Di Giandomenico, Leinil Yu e Farel Darlymple.
Lo scorso febbraio in seguito alla morte di uno dei membri dei Fantastici Quattro la Marvel ha chiuso la serie Fantastic Four e ha varato una nuova collana intitolata FF - Future Foundation.
Cosa può significare il manifesto pubblicitario? Si possono fare alcune ipotesi.
Dopo il Continua c'è uno spoiler.
Un articolo di Libero fa infuriare i fan di Spider-Man
Nel settore dei fumetti Libero è più affidabile di Repubblica!
Su Repubblica un povero mentecatto ha scritto che il nuovo Spider-Man è un afro-asiatico. Libero invece ha pubblicato un articolo di Giordano Tedoldi nel quale è stato spiegato correttamente chi è il nuovo Spider-Man ed è stato aggiunto che il personaggio vive in un universo alternativo diverso dall'Universo Marvel tradizionale nel quale Peter Parker è ancora vivo.
Non che l'articolo di Tedoldi sia un capolavoro... Come tutti i giornalisti Tedoldi ha scritto "Spiderman" anziché "Spider-Man" (in un articolo su Spider-Man non è poco...). Inoltre non ha la più pallida idea di quale sia la personalità di Peter Parker, dal momento che ha scritto: "i supereroi di un tempo, uomini d’acciaio, dotati di superpoteri invincibili e la cui morte era inconcepibile, sono diventati dei super-sfigati e hanno più acciacchi di Geremia, immortale personaggio del gruppo TNT di Alan Ford."
Roba che fa accapponare la pelle anche a chi di Spider-Man ha visto solo i film.
Praticamente Tedoldi ha sentito nominare Spider-Man e la Marvel per la prima volta quando ha scritto l'articolo... Altrimenti avrebbe saputo che Spider-Man è da sempre (dal 1962; Alan Ford è del 1969) un supersfigato con superproblemi.
L'articolo è interessante perché ha fatto infuriare i fan di Spider-Man.
Perché?
lunedì 8 agosto 2011
Cinquanta anni fa usciva Fantastic Four n. 1
L'8 agosto 1961 usciva nelle edicole statunitensi Fantastic Four n. 1 di Stan Lee e Jack Kirby, punto di partenza dell'Universo Marvel che di lì a pochi mesi si sarebbe arricchito di personaggi come Hulk, Spider-Man, X-Men, Vendicatori e Iron Man.
Dopo il Continua c'è una galleria di omaggi alla copertina di Fantastic Four n. 1.
Il nuovo Spider-Man combatte contro un panda in un'animazione taiwanese
A distanza di pochi giorni dal suo debutto il nuovo Spider-Man è diventato protagonista di un cortometraggio animato dell'azienda taiwanese NMA, famosa per video kitsch come quelli di Miley Cyrus che fuma il bong di salvia o di Nicole Minetti e Silvio Berlusconi che fanno il Bunga Bunga.
Il TG3 annuncia l'arrivo degli alieni in Italia
Maria Cuffaro ha annunciato al TG3 l'arrivo degli alieni in Italia!
Si tratta di un video realizzato per pubblicizzare il film L'ultimo terrestre di Gianni Pacinotti (Gipi) in concorso alla Mostra del cinema di Venezia.
domenica 7 agosto 2011
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