Libreria a fumetti
[da Comics Addicted]
venerdì 29 maggio 2009
giovedì 28 maggio 2009
General Varese e i robottoni italiani: Romabot Centurion, Bolzanius, Pescara Gold Comet e Atomic Ancon
Nel decimo episodio della serie General Varese, scritto da Fabrizio De Fabritiis e disegnato da Enrico Galli, arrivano i robottoni italiani: Romabot Centurion, Bolzanius, Pescara Gold Comet e Atomic Ancon!
Per saperne di più:
http://generalvarese.blogspot.com/
mercoledì 27 maggio 2009
Vi meritate Berlusconi
Sto per scrivere una cosa antipatica a proposito del caso Sara Pavan vs. Il Giornale che nei giorni scorsi ha sollevato un polverone nel piccolo ambito fumettistico (trovate tutti i dettagli in questo articolo).
Nella ricostruzione dei fatti pubblicata nel blog di Ernest, c'è un errore macroscopico. Gli autori del blog affermano che "erano stati distribuiti fumetti disegnati nientepopodimeno che dalla nostra Sara".
In realtà nei due opuscoli distribuiti in una biblioteca di Genova durante un incontro organizzato dal Gay Pride locale non c'erano i fumetti di Sara Pavan. Come ho già avuto modo di spiegare gli opuscoli - sia quello rivolto ai bambini sia quello per gli adolescenti - contengono semplicemente un link al sito www.beyourself.it (descritto come una "community giovanile dedicata alla sessualità e all'affettività in ogni sua forma", senza nominare né i fumetti né Sara Pavan) dove sono presenti i fumetti della Pavan.
[Questa era la cosa antipatica]
La ricostruzione fatta dal Giornale è corretta:
" sui banconi della biblioteca comunale del Porto Antico di Genova sono apparse molte copie di bibliografie intitolate «Diversamente libri» (...) corredate di una serie di siti internet consigliati. Da quelli di Arcigay, Arcilesbica e Crisalide-Azione Trans, a tanti altri, fra cui - ad esempio - www.beyourself.it"
La versione di Ernest, è stata presa per buona da Andrea Plazzi, Luca Boschi e Claudio Calia.
Fin qui non c'è niente di male o quasi.
Il Giornale aveva comunque preso una cantonata, seppure per motivi diversi - e più sottili - da quelli di cui si è discusso in rete, quindi non è stato fatto nessun torto riportando i fatti in maniera distorta.
Inoltre è più che comprensibile una piccola mancanza di lucidità da parte di chi è stato infangato su un quotidiano che aveva esclusivamente lo scopo di attaccare l'avversario politico con qualunque mezzo [per questo motivo ho autodefinito "antipatico" l'incipit di questo pezzo].
"O quasi" perché i lettori dei blog si sono fatti un'idea sbagliata di quello che è successo.
Dopo essermi accorto che le versioni di Ernest, e del Giornale erano clamorosamente antitetiche mi sono fatto spedire i pdf delle bibliografie dalle curatrici e ho scritto la mia opinione.
Ci può stare che quelli che si sono occupati della vicenda in precedenza non leggano il mio blog, lo schifino oppure non abbiano tempo o voglia di tornare sull'argomento.
Ci sta un po' meno che, nonostante i ragazzi di Ernest, siano stati così gentili da linkarmi nel loro blog (quindi facendo conoscere l'articolo al di fuori della cerchia dei quattro gatti che mi leggono di solito, cioè persone che sono interessate all'argomento e ne scrivono), vengano scritti nuovi articoli che continuano ad avallare o quasi la vecchia versione di Ernest,:
"Una biblioteca ha pubblicato, anche in occasione dell'imminente Pride, un bibliografia ragionata su sesso e sentimenti per adolescenti e bambini. Nella parte della bibliografia dedicata ai teenager c'è un link a un sito che, guarda te, parla di sessualità agli adolescenti" [Luca Vanzella]
La cosa buffa - e il motivo che mi ha spinto a scrivere tutta la pappardella - è che l'articolo è condito con le solite tirate sul Giornale che manipola l'informazione e sulla stampa irregimentata.
Nel blog di Vanzella ho scritto:
"Veramente il link è presente anche nella versione per bambini."
Un altro lettore del blog ha risposto:
"abbè, dài.. stiamo ad ascoltare pure il Giornale adesso!"
Vi meritate Berlusconi.
Nella ricostruzione dei fatti pubblicata nel blog di Ernest, c'è un errore macroscopico. Gli autori del blog affermano che "erano stati distribuiti fumetti disegnati nientepopodimeno che dalla nostra Sara".
In realtà nei due opuscoli distribuiti in una biblioteca di Genova durante un incontro organizzato dal Gay Pride locale non c'erano i fumetti di Sara Pavan. Come ho già avuto modo di spiegare gli opuscoli - sia quello rivolto ai bambini sia quello per gli adolescenti - contengono semplicemente un link al sito www.beyourself.it (descritto come una "community giovanile dedicata alla sessualità e all'affettività in ogni sua forma", senza nominare né i fumetti né Sara Pavan) dove sono presenti i fumetti della Pavan.
[Questa era la cosa antipatica]
La ricostruzione fatta dal Giornale è corretta:
" sui banconi della biblioteca comunale del Porto Antico di Genova sono apparse molte copie di bibliografie intitolate «Diversamente libri» (...) corredate di una serie di siti internet consigliati. Da quelli di Arcigay, Arcilesbica e Crisalide-Azione Trans, a tanti altri, fra cui - ad esempio - www.beyourself.it"
La versione di Ernest, è stata presa per buona da Andrea Plazzi, Luca Boschi e Claudio Calia.
Fin qui non c'è niente di male o quasi.
Il Giornale aveva comunque preso una cantonata, seppure per motivi diversi - e più sottili - da quelli di cui si è discusso in rete, quindi non è stato fatto nessun torto riportando i fatti in maniera distorta.
Inoltre è più che comprensibile una piccola mancanza di lucidità da parte di chi è stato infangato su un quotidiano che aveva esclusivamente lo scopo di attaccare l'avversario politico con qualunque mezzo [per questo motivo ho autodefinito "antipatico" l'incipit di questo pezzo].
"O quasi" perché i lettori dei blog si sono fatti un'idea sbagliata di quello che è successo.
Dopo essermi accorto che le versioni di Ernest, e del Giornale erano clamorosamente antitetiche mi sono fatto spedire i pdf delle bibliografie dalle curatrici e ho scritto la mia opinione.
Ci può stare che quelli che si sono occupati della vicenda in precedenza non leggano il mio blog, lo schifino oppure non abbiano tempo o voglia di tornare sull'argomento.
Ci sta un po' meno che, nonostante i ragazzi di Ernest, siano stati così gentili da linkarmi nel loro blog (quindi facendo conoscere l'articolo al di fuori della cerchia dei quattro gatti che mi leggono di solito, cioè persone che sono interessate all'argomento e ne scrivono), vengano scritti nuovi articoli che continuano ad avallare o quasi la vecchia versione di Ernest,:
"Una biblioteca ha pubblicato, anche in occasione dell'imminente Pride, un bibliografia ragionata su sesso e sentimenti per adolescenti e bambini. Nella parte della bibliografia dedicata ai teenager c'è un link a un sito che, guarda te, parla di sessualità agli adolescenti" [Luca Vanzella]
La cosa buffa - e il motivo che mi ha spinto a scrivere tutta la pappardella - è che l'articolo è condito con le solite tirate sul Giornale che manipola l'informazione e sulla stampa irregimentata.
Nel blog di Vanzella ho scritto:
"Veramente il link è presente anche nella versione per bambini."
Un altro lettore del blog ha risposto:
"abbè, dài.. stiamo ad ascoltare pure il Giornale adesso!"
Vi meritate Berlusconi.
martedì 26 maggio 2009
Il Giornale inventa un caso di corruzione di bambini tramite i fumetti (seconda parte)
Qua c'è la prima parte dell'articolo.
In secondo luogo i siti internet citati nella quarta di copertina delle due bibliografie non fanno parte dei consigli di lettura.
Gli opuscoli sono strutturati in questo modo: a pagina 2 (seconda di copertina) e 3 c'è una descrizione delle finalità degli opuscoli, da pagina 4 a pagina 7 ci sono i consigli di lettura (fra i libri consigliati agli adolescenti c'è anche qualche fumetto: Sciò di Delia Vaccarello, Persepolis di Marjane Satrapi e Love My Life di Ebine Yamaji) e infine a pagina 8 (che sarebbe la quarta di copertina) ci sono i famigerati indirizzi dei siti internet.
Basterebbe leggere le prime due righe dell'opuscolo dedicato ai bambini ("Questa bibliografia consiglia alcuni testi di narrativa per la prima infanzia", pag. 2) per capire che i consigli di lettura terminano a pagina 7 (i siti internet sono "testi di narrativa"?).
Oppure basterebbe notare che molti siti segnalati a pagina 8 hanno carattere istituzionale. Per esempio i primi due della lista sono www.arcigay.it descritto come "il sito dell'associazione nazionale lesbica e gay italiana" e www.arcilesbica.it, cioè "il sito dell'associazione nazionale lesbica". Ci sono genitori così idioti da pensare che questi siti, fra i quali si mescola www.beyourself.it, sono consigliati ai bambini?
Potrei parlare anche del brutale stacco grafico e contenutistico fra pagina 8 e le pagine precedenti ma non serve. Ormai è chiaro che sul Giornale sono state scritte un mucchio di puttanate.
Anche un bambino capirebbe che siti del genere non sono rivolti a lui...
La vicenda ha avuto strascichi legali. Nicola Abbundo del PdL ha denunciato l'associazione del Gay Pride. Ha sua volta il Gay Pride ha denunciato Abbundo per diffamazione. E' probabile che venga querelato anche Il Giornale.
Un ringraziamento a Alessandra, Costanza, Elena, Franca, Francesca e Grazia che mi hanno spedito il pdf dei due opuscoli. Nel blog Le sovversive c'è la loro opinione sulla vicenda.
Quasi dimenticavo: il sindaco di Genova è del centrosinistra.
lunedì 25 maggio 2009
Il Giornale inventa un caso di corruzione di bambini tramite i fumetti (prima parte)
Lo scorso 21 maggio il quotidiano Il Giornale ha accusato gli organizzatori del Gay Pride di Genova di avvicinare i bambini alla pornografia.
Nell'articolo intitolato Fumetti pornografici: così Genova spiega il sesso ai bambini Massimiliano Lussana afferma che "nei giorni scorsi, sui banconi della biblioteca comunale del Porto Antico di Genova sono apparse molte copie di bibliografie intitolate «Diversamente libri». In due versioni: la prima per adolescenti; la seconda «per bambine e bambini». Ed entrambe sono corredate di una serie di siti internet consigliati". (l'articolo è anche in rete)
Poi aggiunge che uno dei siti consigliati "ai bambini" contiene due fumetti per adulti. Si tratta di due storie brevi di Sara Pavan - fumettista friulana appartenente al gruppo Ernest, - intitolate L'angolo della dott.ssa Wan, realizzata appositamente per il sito Be Yourself, e Resisti, pubblicata in prima battuta nell'antologia Resistenze edita da BeccoGiallo e in seguito ospitata dal medesimo sito.
Lussana parla di "un indirizzo internet raccomandato ai più piccoli nell’opuscolo stilato dal comitato «Genova Pride» col patrocinio del Comune ligure."
In realtà le considerazioni del giornalista sono il frutto di un'interpretazione capziosa dei due opuscoli.
La prima cosa che va sottolineata è che gli opuscoli, curati da Grazia Bosi, Franca Montagnini e Alessandra Quaglia del gruppo Le sovversive, non sono rivolti ad adolescenti e bambini - come vorrebbe far credere Lussana nella ricostruzione un po' fumosa che ho citato nel primo virgolettato - bensì ai genitori. Le bibliografie non sono state redatte per essere consegnate ai bambini sperando che visitino il sito con i fumetti per adulti.
L'articolo continua qua
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