Per gli interessati all'argomento faccio un riepilogo cronologico delle notizie sui plagi nel fumetto Le cronache del Mondo Emerso edito da Panini.
Notizia n. 1
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07...onache-del.html
Notizia n. 2
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07...onache-del.html
Notizia n. 3
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07...e-cronache.html
Notizia n. 4
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07/panini-sospende-le-cronache-del-mondo.html
Notizia n. 5
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07...rso-plagio.html
Notizia n. 6
http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/07...agio-ne-le.html
sabato 25 luglio 2009
Blue chiude e rinasce
La rivista Blue edita da Coniglio Editore chiuderà con il numero 200 in edicola a settembre. La rivista usciva dal 1991 e sulle sue pagine ha ospitato Milo Manara, Jean Giraud, Gipi, Ausonia, Miguel Ángel Martín, Marco Corona, Carlos Trillo e molte altre firme prestigiose del fumetto.
La rivista rinascerà con un nuovo nome, come ha spiegato Francesco Coniglio in una lettera ai lettori pubblicata su Blue n. 194/195:
Cari lettori,
non ricordo da quanti anni ho lasciato il timone di questa rivista che ho ideato e fondato nel lontano 1990. Sono rimasto però fedele lettore come voi e da un po’ di tempo a questa parte ho un certo rodimento, una sensazione di impotenza e fastidio, un vero e proprio giramento di coglioni, perché trovo che «Blue», condotta da Laura Scarpa, sia di nuovo una gran bella rivista ma, per motivi “tecnici” che vi spiegherò più avanti, non può più aumentare le vendite.
Ed ecco che mi è venuta un’idea.
Innanzitutto provo a spiegarvi qual è la situazione attuale della nostra rivista in edicola, come ci si è arrivati e quali sono i motivi “tecnici” che impediscono praticamente un aumento del venduto.
Nei primi anni di vita, gli anni Novanta, «Blue» aveva un venduto medio di 18.000 copie con una tiratura di 35.000 copie. Nel triennio 1994-1996 ci fu un assalto in edicola allo spazio inaugurato da «Blue», nacquero una quindicina di testate “ispirate” a «Blue» che chiusero altrettanto rapidamente, tutte tranne una, «Selen», che grazie ad una formula autonoma condusse per diversi anni una discreta vita editoriale. «Blue» superò il periodo di invasione concorrenziale ed entrò nel secondo decennio di vita, gli anni Duemila, con un venduto dimezzato, ma ancora molto interessante. Ma dove non riuscì la concorrenza, riuscì lo stesso creatore, il principale demolitore di «Blue» fu proprio il sottoscritto, che in quegli anni aveva spostato ogni suo interesse sulla produzione di libri e la realizzazione di marchi editoriali, dalla Castelvecchi a DeriveApprodi, da Mare Nero alla Coniglio Editore. Mi disinteressai di «Blue»,e questa è la mia verità! E non mi dilungo in questa sede.
Si dice che le riviste di successo hanno un’anima, e l’anima deve godere di buona salute psichica e deve essere continuamente alimentata di stimoli intellettuali nuovi. E «Blue» diventava noiosa e ripetitiva, anche un po’ tetra, e perdeva lettori. Con la decisione di affidare la direzione a Laura Scarpa, supportata da Alessio Trabacchini, l’emorragia di lettori si è finalmente bloccata. Ma eravamo già arrivati ai minimi termini: 3000 copie vendute.
Oggi, e voi lettori fedeli lo sapete bene, «Blue» è in fase di mutazione, i contenuti si stanno trasformando, diventano di nuovo ogni numero più aderenti alla realtà, ma il cambiamento dei contenuti non si evidenzia perché la mutazione è incompleta, manca la muta della pelle, come un serpentello che sguiscia in edicola, «Blue» è sempre «Blue» e invece dovrebbe cambiare testata.
Sì, sono convinto che una nuova rivista lanciata in edicola oggi con i contenuti odierni di «Blue» ma con una testata nuova, potrebbe raggiungere e agganciare un pubblico nuovo, che non ha mai letto la nostra rivista perché negli ultimi anni la visibilità di «Blue» in edicola si è ridotta moltissimo e i “nuovi lettori” non hanno mai scoperto l’esistenza di «Blue».
L’esigenza di cambiare testata è dovuta in gran parte a problemi distributivi insiti nelle modalità operative della rete. «Blue» è una rivista storica, che sopravvive da 18 anni in edicola, ma gli edicolanti sanno bene che è una rivista in declino e non accetterebbero per nessun motivo un numero di copie superiore a quello che abitualmente gli arriva. Quindi non è tecnicamente possibile aumentare le copie distribuite di «Blue» nella speranza che aumenti il venduto, perché le copie fornite in eccedenza non verrebbero immesse in distribuzione ma semplicemente immagazzinate in attesa di essere rese al distributore nazionale e all’editore.
Cambiando pelle, cambiando testata, per l’edicolante si tratterebbe di una nuova rivista ed è più che lecito che una nuova rivista si presenti in edicola con una grossa tiratura.
Qual è l’idea, per chi non l’avesse ancora capito: è di mascherare «Blue» da nuova rivista, ripartendo dal n.1 e mantenendo la stessa identità.
Da questo numero apriamo un laboratorio che durerà per alcuni numeri fino al 200 che identifichiamo come l’ultimo numero di «Blue». Dal n. 201 vogliamo, con il supporto, l’aiuto e i consigli dei nostri lettori, ripartire dal n.1 con una nuova testata.
La rivista rinascerà con un nuovo nome, come ha spiegato Francesco Coniglio in una lettera ai lettori pubblicata su Blue n. 194/195:
Cari lettori,
non ricordo da quanti anni ho lasciato il timone di questa rivista che ho ideato e fondato nel lontano 1990. Sono rimasto però fedele lettore come voi e da un po’ di tempo a questa parte ho un certo rodimento, una sensazione di impotenza e fastidio, un vero e proprio giramento di coglioni, perché trovo che «Blue», condotta da Laura Scarpa, sia di nuovo una gran bella rivista ma, per motivi “tecnici” che vi spiegherò più avanti, non può più aumentare le vendite.
Ed ecco che mi è venuta un’idea.
Innanzitutto provo a spiegarvi qual è la situazione attuale della nostra rivista in edicola, come ci si è arrivati e quali sono i motivi “tecnici” che impediscono praticamente un aumento del venduto.
Nei primi anni di vita, gli anni Novanta, «Blue» aveva un venduto medio di 18.000 copie con una tiratura di 35.000 copie. Nel triennio 1994-1996 ci fu un assalto in edicola allo spazio inaugurato da «Blue», nacquero una quindicina di testate “ispirate” a «Blue» che chiusero altrettanto rapidamente, tutte tranne una, «Selen», che grazie ad una formula autonoma condusse per diversi anni una discreta vita editoriale. «Blue» superò il periodo di invasione concorrenziale ed entrò nel secondo decennio di vita, gli anni Duemila, con un venduto dimezzato, ma ancora molto interessante. Ma dove non riuscì la concorrenza, riuscì lo stesso creatore, il principale demolitore di «Blue» fu proprio il sottoscritto, che in quegli anni aveva spostato ogni suo interesse sulla produzione di libri e la realizzazione di marchi editoriali, dalla Castelvecchi a DeriveApprodi, da Mare Nero alla Coniglio Editore. Mi disinteressai di «Blue»,e questa è la mia verità! E non mi dilungo in questa sede.
Si dice che le riviste di successo hanno un’anima, e l’anima deve godere di buona salute psichica e deve essere continuamente alimentata di stimoli intellettuali nuovi. E «Blue» diventava noiosa e ripetitiva, anche un po’ tetra, e perdeva lettori. Con la decisione di affidare la direzione a Laura Scarpa, supportata da Alessio Trabacchini, l’emorragia di lettori si è finalmente bloccata. Ma eravamo già arrivati ai minimi termini: 3000 copie vendute.
Oggi, e voi lettori fedeli lo sapete bene, «Blue» è in fase di mutazione, i contenuti si stanno trasformando, diventano di nuovo ogni numero più aderenti alla realtà, ma il cambiamento dei contenuti non si evidenzia perché la mutazione è incompleta, manca la muta della pelle, come un serpentello che sguiscia in edicola, «Blue» è sempre «Blue» e invece dovrebbe cambiare testata.
Sì, sono convinto che una nuova rivista lanciata in edicola oggi con i contenuti odierni di «Blue» ma con una testata nuova, potrebbe raggiungere e agganciare un pubblico nuovo, che non ha mai letto la nostra rivista perché negli ultimi anni la visibilità di «Blue» in edicola si è ridotta moltissimo e i “nuovi lettori” non hanno mai scoperto l’esistenza di «Blue».
L’esigenza di cambiare testata è dovuta in gran parte a problemi distributivi insiti nelle modalità operative della rete. «Blue» è una rivista storica, che sopravvive da 18 anni in edicola, ma gli edicolanti sanno bene che è una rivista in declino e non accetterebbero per nessun motivo un numero di copie superiore a quello che abitualmente gli arriva. Quindi non è tecnicamente possibile aumentare le copie distribuite di «Blue» nella speranza che aumenti il venduto, perché le copie fornite in eccedenza non verrebbero immesse in distribuzione ma semplicemente immagazzinate in attesa di essere rese al distributore nazionale e all’editore.
Cambiando pelle, cambiando testata, per l’edicolante si tratterebbe di una nuova rivista ed è più che lecito che una nuova rivista si presenti in edicola con una grossa tiratura.
Qual è l’idea, per chi non l’avesse ancora capito: è di mascherare «Blue» da nuova rivista, ripartendo dal n.1 e mantenendo la stessa identità.
Da questo numero apriamo un laboratorio che durerà per alcuni numeri fino al 200 che identifichiamo come l’ultimo numero di «Blue». Dal n. 201 vogliamo, con il supporto, l’aiuto e i consigli dei nostri lettori, ripartire dal n.1 con una nuova testata.
I vincitori degli Eisner Awards 2009
Best Writer
* Bill Willingham, Fables, House of Mystery (Vertigo/DC)
Best Writer/Artist
* Chris Ware, Acme Novelty Library (Acme)
Best New Series
* Invincible Iron Man, by Matt Fraction and Salvador Larocca (Marvel)
Best Limited Series
* Hellboy: The Crooked Man, by Mike Mignola and Richard Corben (Dark Horse)
Best Continuing Series
* All Star Superman. by Grant Morrison and Frank Quitely (DC)
Best Short Story
* “Murder He Wrote,” by Ian Boothby, Nina Matsumoto, and Andrew Pepoy, in The Simpsons’ Treehouse of Horror #14 (Bongo)
Best Anthology
* Comic Book Tattoo: Narrative Art Inspired by the Lyrics and Music of Tori Amos, edited by Rantz Hoseley (Image)
Best Publication for Kids
* Tiny Titans, by Art Baltazar and Franco (DC)
Best Publication for Teens/Tweens
* Coraline, by Neil Gaiman, adapted by P. Craig Russell (HarperCollins Children’s Books)
Best Coloring
* Dave Stewart, Abe Sapien: The Drowning, BPRD, The Goon, Hellboy, Solomon Kane, The Umbrella Academy (Dark Horse); Body Bags (Image); Captain America: White (Marvel)
Best Lettering
* Chris Ware, Acme Novelty Library #19 (Acme)
Best Digital Comic
* Finder, by Carla Speed McNeil,
www.shadowlinecomics.com/webcomics/#/finder/
Best Penciller/Inker or Penciller/Inker Team
* Guy Davis, BPRD (Dark Horse)
Best Painter/Multimedia Artist
* Jill Thompson, Magic Trixie, Magic Trixie Sleeps Over (HarperCollins Children’s Books)
Best Cover Artist
* James Jean, Fables (Vertigo/DC); The Umbrella Academy (Dark Horse)
Best Comics-Related Periodical/Journalism
* Comic Book Resources, produced by Jonah Weiland (www.comicbookresources.com)
Best Comics-Related Book
* Kirby: King of Comics, by Mark Evanier (Abrams)
Best Publication Design
* Hellboy Library Editions, designed by Cary Grazzini and Mike Mignola (Dark Horse)
Best Archival Collection/Project—Strips
* Little Nemo in Slumberland, Many More Splendid Sundays, by Winsor McCay (Sunday Press Books)
Best Archival Collection/Project—Comic Books
* Creepy Archives, by various (Dark Horse)
Best Humor Publication
* Herbie Archives, by “Shane O’Shea” (Richard E. Hughes) and Ogden Whitney (Dark Horse)
Best U.S. Edition of International Material
* The Last Musketeer, by Jason (Fantagraphics)
Best U.S. Edition of International Material—Japan
* Dororo, by Osamu Tezuka (Vertical)
Best Reality-Based Work
* What It Is, by Lynda Barry (Drawn & Quarterly)
Best Graphic Album—Reprint
* Hellboy Library Edition, vols. 1 and 2, by Mike Mignola (Dark Horse)
Best Graphic Album—New
* Swallow Me Whole, by Nate Powell (Top Shelf)
RUSS MANNING AWARD WINNER:
Eleanor Davis!
Hall of Fame:
Harold Gray
Graham Ingalls
Matt Baker
Reed Crandall
Russ Heath
Spirit of retailing award winner Tate’s Comics Dt. Lauderdale Fl.
* Bill Willingham, Fables, House of Mystery (Vertigo/DC)
Best Writer/Artist
* Chris Ware, Acme Novelty Library (Acme)
Best New Series
* Invincible Iron Man, by Matt Fraction and Salvador Larocca (Marvel)
Best Limited Series
* Hellboy: The Crooked Man, by Mike Mignola and Richard Corben (Dark Horse)
Best Continuing Series
* All Star Superman. by Grant Morrison and Frank Quitely (DC)
Best Short Story
* “Murder He Wrote,” by Ian Boothby, Nina Matsumoto, and Andrew Pepoy, in The Simpsons’ Treehouse of Horror #14 (Bongo)
Best Anthology
* Comic Book Tattoo: Narrative Art Inspired by the Lyrics and Music of Tori Amos, edited by Rantz Hoseley (Image)
Best Publication for Kids
* Tiny Titans, by Art Baltazar and Franco (DC)
Best Publication for Teens/Tweens
* Coraline, by Neil Gaiman, adapted by P. Craig Russell (HarperCollins Children’s Books)
Best Coloring
* Dave Stewart, Abe Sapien: The Drowning, BPRD, The Goon, Hellboy, Solomon Kane, The Umbrella Academy (Dark Horse); Body Bags (Image); Captain America: White (Marvel)
Best Lettering
* Chris Ware, Acme Novelty Library #19 (Acme)
Best Digital Comic
* Finder, by Carla Speed McNeil,
www.shadowlinecomics.com/webcomics/#/finder/
Best Penciller/Inker or Penciller/Inker Team
* Guy Davis, BPRD (Dark Horse)
Best Painter/Multimedia Artist
* Jill Thompson, Magic Trixie, Magic Trixie Sleeps Over (HarperCollins Children’s Books)
Best Cover Artist
* James Jean, Fables (Vertigo/DC); The Umbrella Academy (Dark Horse)
Best Comics-Related Periodical/Journalism
* Comic Book Resources, produced by Jonah Weiland (www.comicbookresources.com)
Best Comics-Related Book
* Kirby: King of Comics, by Mark Evanier (Abrams)
Best Publication Design
* Hellboy Library Editions, designed by Cary Grazzini and Mike Mignola (Dark Horse)
Best Archival Collection/Project—Strips
* Little Nemo in Slumberland, Many More Splendid Sundays, by Winsor McCay (Sunday Press Books)
Best Archival Collection/Project—Comic Books
* Creepy Archives, by various (Dark Horse)
Best Humor Publication
* Herbie Archives, by “Shane O’Shea” (Richard E. Hughes) and Ogden Whitney (Dark Horse)
Best U.S. Edition of International Material
* The Last Musketeer, by Jason (Fantagraphics)
Best U.S. Edition of International Material—Japan
* Dororo, by Osamu Tezuka (Vertical)
Best Reality-Based Work
* What It Is, by Lynda Barry (Drawn & Quarterly)
Best Graphic Album—Reprint
* Hellboy Library Edition, vols. 1 and 2, by Mike Mignola (Dark Horse)
Best Graphic Album—New
* Swallow Me Whole, by Nate Powell (Top Shelf)
RUSS MANNING AWARD WINNER:
Eleanor Davis!
Hall of Fame:
Harold Gray
Graham Ingalls
Matt Baker
Reed Crandall
Russ Heath
Spirit of retailing award winner Tate’s Comics Dt. Lauderdale Fl.
La Marvel ha i diritti di Marvelman!
Joe Quesada ha annunciato che la Marvel è titolare dei diritti di pubblicazione di Marvelman (ribattezzato Miracleman nell'edizione americana), il primo supereroe inglese creato da Mick Anglo nel 1954. La Marvel ha già in programma di pubblicare un poster di Marvelman disegnato da Quesada (qua c'è l'illustrazione) e di inserire il personaggio nell'Universo Marvel.
E' molto probabile - ma non è stato fatto nessun annuncio al riguardo - che Neil Gaiman e Mark Buckingham completeranno i fumetti di Marvelman che erano stati costretti a interrompere nel 1990, quando la serie che stavano realizzando fu chiusa per colpa del fallimento della Eclipse e per il personaggio iniziò un lungo periodo di oblio editoriale.
Quesada non ha detto nulla a proposito dei fumetti scritti negli anni '80 da Alan Moore e Neil Gaiman. Al momento non è chiaro se la Marvel potrà ristamparli o se ci sono problemi di natura legale da dirimere. A favore della prima ipotesi c'è una dichiarazione rilasciata da Alan Moore al sito Forbidden Planet lo scorso maggio: "Credo che le pretese ridicole di Todd McFarlane sul personaggio siano venute meno, così si può andare avanti. Credo che ristamperanno le mie cose, ma non so nulla di preciso; ho solo detto 'Sì, andate avanti', e tutto il denaro del primo libro, della prima tiratura del libro, dovrebbe andare a Mick Anglo."
Marvelman è famoso sia perché negli anni '80 è stato protagonista di molte storie scritte da Alan Moore (prima per la rivista inglese Warrior nel 1982 e poi per la serie edita in USA da Eclipse) e Neil Gaiman sia per colpa di una sfortunata e lunga serie di problemi legali.
Il primo problema legale fu causato dalla casa editrice Marvel che costrinse la Eclipse, casa editrice che a partire dal 1985 ha pubblicato la serie negli Stati Uniti, a cambiare il nome di Marvelman in Miracleman.
Il secondo e più grave problema legale è nato nel 1996 quando Todd McFarlane ha rilevato la Eclipse pensando - probabilmente in modo erroneo - che fra le proprietà della casa editrice fallita ci fossero anche i diritti d'autore su Miracleman. Fra McFarlane e Neil Gaiman è iniziata una lite lunga e tortuosa che ha riguardato sia Marvelman che alcuni personaggi creati da Gaiman per la serie Spawn.
Nei fumetti pubblicati dalla Marvel verrà ripristinato il nome originale Marvelman. Lo deduco dal fatto che nel sito della casa editrice è in vendita una maglietta di "Marvelman".
Amazing Spider-Man serializzato anche in internet
A San Diego è stato annunciato che la sezione Digital Comics Unlimited del sito della Marvel ospiterà dei fumetti inediti di Amazing Spider-Man. Lo scrittore Bob Gale, già all'opera sull'edizione cartacea della classica collana di Spider-Man, scriverà episodi di otto pagine che saranno pubblicati in internet a cadenza quattordicinale. Queste storie saranno collegate in modo diretto ai fumetti pubblicati su carta e avranno lo scopo di riempire alcune lacune a cui non è stata data volutamente risposta nell'edizione stampata.
venerdì 24 luglio 2009
È morto Carlo Barbieri, editore e fondatore della Coconino Press
Ricevo da Coconino Press:
È morto all’improvviso la sera di giovedì 23 luglio il nostro caro Carlo Barbieri, editore e fondatore della casa editrice bolognese Coconino Press. Nato 64 anni fa a San Giovanni in Persiceto, da sempre impegnato nel mondo dell’editoria, Carlo Barbieri aveva fondato nel 2000 la Coconino Press con la moglie Paola e Igort, autore di fumetti e direttore artistico. Tutti gli artisti e autori, la redazione, lo staff e gli amici della Coconino Press ricordano Carlo come un uomo innamorato della vita e del suo lavoro, un grande lettore amante dei libri e della cultura e sempre alla ricerca della bellezza, e una persona sempre aperta al dialogo e all’ascolto.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 25 luglio, nella chiesa del Cimitero della Certosa di Bologna alle 16. Per chi volesse salutare Carlo un’ultima volta, la camera mortuaria della Certosa sarà allestita dalle 14.45 alle 15.45.
È morto all’improvviso la sera di giovedì 23 luglio il nostro caro Carlo Barbieri, editore e fondatore della casa editrice bolognese Coconino Press. Nato 64 anni fa a San Giovanni in Persiceto, da sempre impegnato nel mondo dell’editoria, Carlo Barbieri aveva fondato nel 2000 la Coconino Press con la moglie Paola e Igort, autore di fumetti e direttore artistico. Tutti gli artisti e autori, la redazione, lo staff e gli amici della Coconino Press ricordano Carlo come un uomo innamorato della vita e del suo lavoro, un grande lettore amante dei libri e della cultura e sempre alla ricerca della bellezza, e una persona sempre aperta al dialogo e all’ascolto.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 25 luglio, nella chiesa del Cimitero della Certosa di Bologna alle 16. Per chi volesse salutare Carlo un’ultima volta, la camera mortuaria della Certosa sarà allestita dalle 14.45 alle 15.45.
Copertina di Ausonia per Bad Prisma
Ausonia ha realizzato la copertina dell'antologia di racconti Bad Prisma edita da Mondadori nella collana Epix. Il libro uscirà in edicola all'inizio di agosto.
Nel blog di Ausonia c'è una galleria fotografica che permette di capire come sono stati assemblati i singoli elementi che compongono la copertina.
Il sito dedicato a Bad Prisma.
Gli autori:
* Alan D. Altieri
* Alessio Lazzati
* Andrea G. Colombo
* Angelo Marenzana
* Barbara Baraldi
* Claudia Salvatori
* Danilo Arona
* Edoardo Rosati
* Giacomo Cacciatore
* Gian Maria Panizza
* Giorgio Bona
* Giuliano Fiocco
* Mauro Smocovich
* Novelli & Zarini
* Roberto Orsetti
* Stefano Di Marino
Diabolik in esperanto: La reĝo de la teroro
Comunicato stampa
Anche Diabolik parla Esperanto
Diabolik sarà uno dei protagonisti delle novità editoriali che verranno presentate quest'anno a Cassino nell'ambito del 76° Congresso Italiano di Esperanto: "Il re del terrore" rivive la sua prima avventura grazie a un volume in lingua esperanto pubblicato da Edistudio, in accordo con l'editrice Astorina.
Foto e Particolari: Agenzia di Stampa Disvastigo - Lingue e Cultura www.disvastigo.it
Anche Diabolik parla Esperanto
Diabolik sarà uno dei protagonisti delle novità editoriali che verranno presentate quest'anno a Cassino nell'ambito del 76° Congresso Italiano di Esperanto: "Il re del terrore" rivive la sua prima avventura grazie a un volume in lingua esperanto pubblicato da Edistudio, in accordo con l'editrice Astorina.
Foto e Particolari: Agenzia di Stampa Disvastigo - Lingue e Cultura www.disvastigo.it
Anche Repubblica parla del plagio ne Le cronache del Mondo Emerso
Il quotidiano Repubblica ha dedicato un articolo agli svariati plagi contenuti nel fumetto Le cronache del Mondo Emerso. L'articolo può essere letto anche nel blog di Loredana Lipperini che ha firmato il pezzo.
Ne approfitto per rimangiarmi due cose che ho scritto ieri.
Avevo detto che non avrei più parlato dell'argomento perché ormai mi sembrava esaurito, e invece eccomi qua.
Avevo anche auspicato che in futuro Giuseppe Ferrario potesse continuare a esprimersi nel campo dei fumetti. E invece oggi spero che il suo nome non finisca mai più in calce a un fumetto (sì, sono volubile!), perché si sta comportando in modo disgustoso.
E' allucinante che dopo tutto quello che è successo cerchi di sminuire la portata dell'accaduto negando qualunque tipo di colpa:
"Dopo il secondo volume, sulla rete si è scatenato il putiferio da parte di questi fan di manga: gente più esperta me, che ha evidenziato come pose e fondi fossero ispirati a Miyazaki. Ma io non l’ho mai nascosto: il mio era un omaggio, non una scorciatoia."
La sua di chiarazione sarebbe da prendere come una barzelletta se non fosse priva di rispetto verso l'editore e gli altri autori del fumetto e dei libri che ha infangato con il suo comportamento.
Pensavo che ci fosse un limite alla faccia di bronzo che può avere una persona e mi aspettavo che prima o poi Ferrario avrebbe cancellato e sostituito il comunicato che ha scritto nel suo blog. Questa situazione fa veramente schifo.
Qua ci sono alcuni esempi dei plagi.
giovedì 23 luglio 2009
I fumetti su iGoogle
Da oggi la pagina di iGoogle può essere personalizzata con temi fumettistici:
http://www.google.com/help/ig/comicsthemes/
Per l'occasione Jim Lee ha disegnato un logo di Google.com con i supereroi della DC Comics (qua c'è l'immagine).
Il disegnatore coreano ha scritto su Twitter che "sarà l'immagine più vista che ho mai disegnato! 200 e + milioni di visite."
http://www.google.com/help/ig/comicsthemes/
Per l'occasione Jim Lee ha disegnato un logo di Google.com con i supereroi della DC Comics (qua c'è l'immagine).
Il disegnatore coreano ha scritto su Twitter che "sarà l'immagine più vista che ho mai disegnato! 200 e + milioni di visite."
Cronache del Mondo Emerso, plagio, professionisti del fumetto
Ieri pomeriggio ho scritto una email a Rich Johnston informandolo del caso di plagio ne Le cronache del Mondo Emerso. Ne ha parlato su Bleeding Cool:
http://www.bleedingcool.com/
Non gli ho scritto per tirare una pugnalata a Ferrario che, al di là di questo episodio, apprezzo molto come disegnatore e spero che in futuro possa continuare a esprimersi in questo campo.
Ho scritto a Johnston perché mi ha disgustato la reazione di molti professionisti che lavorano nel campo del fumetto in Italia. Nei giorni scorsi ho letto cose allucinanti: ricalcare è normale perché lo fanno tutti e i tempi di consegna sono stretti; è vergognoso rivolgere accuse del genere a un disegnatore perché è come metterlo alla gogna; c'è chi ha attaccato la ragazzina che ha scoperto i plagi dicendo che era invidiosa del successo di Ferrario e ha sollevato il polverone per mettersi in luce e fargli le scarpe. Pur di difendere il disegnatore qualcuno è arrivato a dire che i plagi potevano essere stati richiesti a Ferrario dallo sceneggiatore, costringendo Roberto Recchioni a postare alcune pagine di sceneggiatura nel suo blog per smentire la voce.
Ho pensato che forse, di fronte alla notizia nuda e cruda presentata da un sito straniero (e quindi disinteressato), i professionisti avrebbero aperto gli occhi di fronte alla gravità della situazione.
Qua ci sono alcuni esempi dei plagi.
In attesa della decisione della Panini, che per il momento ha sospeso la pubblicazione del fumetto, penso che non ci sia più bisogno di rivangare questo argomento.
Per quel che mi riguarda avevo già espresso la mia opinione personale sulla vicenda in un precedente articolo. Approfitto di quest'ultima notizia per puntualizzare meglio.
L'idea che un disegnatore possa fare un fumetto completamente ricalcato e copiaincollato non mi scandalizza, anzi. Può anche avere il suo fondamento artistico e alle spalle può esserci un lavoro di studio e ricerca da parte del disegnatore. Parlo di ricerca a livello di concetti come "plagio", "originalità dell'opera", "postmodernismo" e così via, non di ricerca delle fonti da copiare.
Una volta che i ricalchi vengono alla luce - ma anche prima - il disegnatore dovrebbe/potrebbe descrivere il percorso intellettuale che lo ha portato a fare un fumetto ricalcato.
Io questo percorso non lo vedo nella spiegazione che Ferrario ha dato nel blog di Roberto Recchioni:
"Per prima cosa vorrei chiarire che la Panini non mi ha imposto nessuno stile, sono io che ho proposto un lavoro alla Miyazaki. Mi esaltava l'idea di provare una nuova linea artistica e, forse sbagliando, ho impostato tutto sullo stile del mio idolo. Credo di aver fatto un lavoro pazzesco di ricerca di pittura e di lavoro sulle atmosfere e sul colore."
Le cose che mi hanno urtato in questa vicenda non sono i plagi in sé ma il fatto che Ferrario ha fatto i ricalchi senza discuterne con i colleghi e l'editore e il modo in cui è stato difeso da altri professionisti che lavorano nel campo dei fumetti.
AGGIORNAMENTO
Licia Troisi ha parlato nuovamente dei plagi nel suo blog. La scrittrice ha ospitato anche una lettera aperta di Paolo Barbieri, copertinista dei romanzi e del fumetto.
Nel suo blog Giuseppe Ferrario ha scritto un messaggio che trovo ridicolo.
SECONDO AGGIORNAMENTO
Anche Repubblica parla del plagio ne Le cronache del Mondo Emerso.
http://www.bleedingcool.com/
Non gli ho scritto per tirare una pugnalata a Ferrario che, al di là di questo episodio, apprezzo molto come disegnatore e spero che in futuro possa continuare a esprimersi in questo campo.
Ho scritto a Johnston perché mi ha disgustato la reazione di molti professionisti che lavorano nel campo del fumetto in Italia. Nei giorni scorsi ho letto cose allucinanti: ricalcare è normale perché lo fanno tutti e i tempi di consegna sono stretti; è vergognoso rivolgere accuse del genere a un disegnatore perché è come metterlo alla gogna; c'è chi ha attaccato la ragazzina che ha scoperto i plagi dicendo che era invidiosa del successo di Ferrario e ha sollevato il polverone per mettersi in luce e fargli le scarpe. Pur di difendere il disegnatore qualcuno è arrivato a dire che i plagi potevano essere stati richiesti a Ferrario dallo sceneggiatore, costringendo Roberto Recchioni a postare alcune pagine di sceneggiatura nel suo blog per smentire la voce.
Ho pensato che forse, di fronte alla notizia nuda e cruda presentata da un sito straniero (e quindi disinteressato), i professionisti avrebbero aperto gli occhi di fronte alla gravità della situazione.
Qua ci sono alcuni esempi dei plagi.
In attesa della decisione della Panini, che per il momento ha sospeso la pubblicazione del fumetto, penso che non ci sia più bisogno di rivangare questo argomento.
Per quel che mi riguarda avevo già espresso la mia opinione personale sulla vicenda in un precedente articolo. Approfitto di quest'ultima notizia per puntualizzare meglio.
L'idea che un disegnatore possa fare un fumetto completamente ricalcato e copiaincollato non mi scandalizza, anzi. Può anche avere il suo fondamento artistico e alle spalle può esserci un lavoro di studio e ricerca da parte del disegnatore. Parlo di ricerca a livello di concetti come "plagio", "originalità dell'opera", "postmodernismo" e così via, non di ricerca delle fonti da copiare.
Una volta che i ricalchi vengono alla luce - ma anche prima - il disegnatore dovrebbe/potrebbe descrivere il percorso intellettuale che lo ha portato a fare un fumetto ricalcato.
Io questo percorso non lo vedo nella spiegazione che Ferrario ha dato nel blog di Roberto Recchioni:
"Per prima cosa vorrei chiarire che la Panini non mi ha imposto nessuno stile, sono io che ho proposto un lavoro alla Miyazaki. Mi esaltava l'idea di provare una nuova linea artistica e, forse sbagliando, ho impostato tutto sullo stile del mio idolo. Credo di aver fatto un lavoro pazzesco di ricerca di pittura e di lavoro sulle atmosfere e sul colore."
Le cose che mi hanno urtato in questa vicenda non sono i plagi in sé ma il fatto che Ferrario ha fatto i ricalchi senza discuterne con i colleghi e l'editore e il modo in cui è stato difeso da altri professionisti che lavorano nel campo dei fumetti.
AGGIORNAMENTO
Licia Troisi ha parlato nuovamente dei plagi nel suo blog. La scrittrice ha ospitato anche una lettera aperta di Paolo Barbieri, copertinista dei romanzi e del fumetto.
Nel suo blog Giuseppe Ferrario ha scritto un messaggio che trovo ridicolo.
SECONDO AGGIORNAMENTO
Anche Repubblica parla del plagio ne Le cronache del Mondo Emerso.
Bolzano Comics presenta: Asterisco di Armin Barducci
Nel sito del festival Bolzano Comics trovate un fumetto inedito di Armin Barducci intitolato Asterisco.
Bolzano Comics organizza il concorso Noword Comics che consiste nella realizzazione di fumetti muti. Le iscrizioni sono ancora aperte:
http://www.bolzanocomics.it/
Le X-Girls di Milo Manara saranno nude
Ogni tanto torna in auge la notizia che Milo Manara sta disegnando un fumetto con protagoniste alcune mutanti del supergruppo degli X-Men.
Una recente dichiarazione di Manara riportata da Comicsblog sconfina in lande pruriginose e peperine:
"Le ragazze fin dalle prime pagine perdono i loro superpoteri e per questo non indossano vestiti, sono nude".
Qua c'è una tavola.
mercoledì 22 luglio 2009
Panini sospende Le cronache del Mondo Emerso
Dal sito di Panini Comics:
"A seguito di segnalazioni riguardanti il contenuto di alcune vignette disegnate da Giuseppe Ferrario ed apparse nella propria pubblicazione LE CRONACHE DEL MONDO EMERSO, Panini Comics comunica la sua decisione di sospendere temporaneamente l’uscita della pubblicazione stessa per una verifica dell’opera nella sua interezza. Scusandosi con i lettori per l'accaduto e a riprova della serietà con cui è solita operare Panini Comics valuterà attentamente nei prossimi giorni gli interventi più opportuni a propria salvaguardia, in tutte le sedi."
Galleria con alcune immagini dei plagi.
La mia opinione sulla vicenda.
"A seguito di segnalazioni riguardanti il contenuto di alcune vignette disegnate da Giuseppe Ferrario ed apparse nella propria pubblicazione LE CRONACHE DEL MONDO EMERSO, Panini Comics comunica la sua decisione di sospendere temporaneamente l’uscita della pubblicazione stessa per una verifica dell’opera nella sua interezza. Scusandosi con i lettori per l'accaduto e a riprova della serietà con cui è solita operare Panini Comics valuterà attentamente nei prossimi giorni gli interventi più opportuni a propria salvaguardia, in tutte le sedi."
Galleria con alcune immagini dei plagi.
La mia opinione sulla vicenda.
C'è qualcosa di originale nelle Cronache del Mondo Emerso? I plagi si moltiplicano
Col passare delle ore vengono alla luce sempre più plagi fatti da Giuseppe Ferrario nel fumetto Le cronache del Mondo Emerso.
I ragazzi di Disegnomanga.it si sono accorti che Ferrario ha copiato integralmente alcuni fondali dai cartoni animati di Makoto Shinkai. Nei tre casi scoperti l'autore non ha fatto nemmeno lo sforzo di ricalcare aggiungendo la propia colorazione: si è limitato a un brutale copia/incolla dall'opera originale.
In fondo c'è un primo piano copiato da Naruto.
Nel frattempo Licia Troisi, autrice dei romanzi su cui è basato il fumetto Le cronache del Mondo Emerso, ha detto la sua opinione sulla vicenda.
AGGIORNAMENTI:
Panini sospende Le cronache del Mondo Emerso.
La mia opinione sulla vicenda.
Cronache del Mondo Emerso, plagio, professionisti del fumetto.
Sotto: galleria di copiature trovate da Nekomisu Blog:
I ragazzi di Disegnomanga.it si sono accorti che Ferrario ha copiato integralmente alcuni fondali dai cartoni animati di Makoto Shinkai. Nei tre casi scoperti l'autore non ha fatto nemmeno lo sforzo di ricalcare aggiungendo la propia colorazione: si è limitato a un brutale copia/incolla dall'opera originale.
In fondo c'è un primo piano copiato da Naruto.
Nel frattempo Licia Troisi, autrice dei romanzi su cui è basato il fumetto Le cronache del Mondo Emerso, ha detto la sua opinione sulla vicenda.
AGGIORNAMENTI:
Panini sospende Le cronache del Mondo Emerso.
La mia opinione sulla vicenda.
Cronache del Mondo Emerso, plagio, professionisti del fumetto.
Sotto: galleria di copiature trovate da Nekomisu Blog:
Copertina di Planetary n. 27
martedì 21 luglio 2009
A proposito del plagio ne Le cronache del Mondo Emerso
Abbastanza spesso (troppo spesso) si sentono discorsi belli, buoni e saggi sul fatto che il fumetto non è quasi mai arte: è artigianato, la tal casa editrice è una factory, è un'industria, un lavoro, una professione.
Gli autori di fumetti amano dire - senza troppa finta modestia, spero - che sono dei professionisti che svolgono un lavoro da artigiani.
E' in quest'ottica che va valutato il plagio di Giuseppe Ferrario ne Le cronache del Mondo Emerso (ne avevo già parlato in questa notizia). Panini vuole sfruttare un nome - Licia Troisi - e un marchio - la serie di romanzi fantasy Le cronache del Mondo Emerso - per fare una miniserie a fumetti che in futuro sarà ristampata in volume da Mondadori.
Gli autori selezionati vengono contattati dall'alto e viene loro chiesto se sono disposti a realizzare un fumetto con certe caratteristiche. La capacità di scrivere e disegnare, oltre al curriculum che dovrebbe comprovare l'affidabilità degli autori, viene prima delle esigenze "artistiche": se gli autori contattati non se la sentono basterà chiedere ad altri professionisti fino a che non capita chi è interessato.
Dagli autori ci si aspetta un lavoro artigianale. Se poi la imbroccano e ne esce qualcosa di più, tanto meglio. Tutto questo è ben chiaro agli stessi autori: dubito che, almeno in partenza, qualcuno di loro abbia visto nelle Cronache del Mondo Emerso l'opportunità di fare qualcosa di rivoluzionario.
Scrittore e disegnatori dovevano fare un lavoro onesto (nel senso di "non tirato via"), tanto nei confronti dei lettori quanto della casa editrice e dell'autrice che hanno affidato loro il loro nome e il loro marchio.
Verso il marchio e verso i committenti c'era anche il (sottinteso) dovere di non creare alcun tipo di situazione imbarazzante. E ricalcare crea imbarazzo non solo verso chi plagia ma anche verso i committenti.
C'è differenza fra ricalcare quando si lavora "per se stessi" e quando si realizza un progetto per un committente che si aspetta un lavoro artigianale. Nel primo caso si può anche plagiare di proposito, magari con l'intenzione di provocare e mettere in crisi il concetto di plagio e la legge sul diritto d'autore; si può anche ricalcare perché si è convinti di aggiungere al ricalco degli elementi che danno originalità all'opera. Nel secondo caso invece non si deve mettere in cattiva luce il marchio del committente.
Per inciso quando si ricalca andrebbero avvisati i colleghi, magari per discutere e capire se è vero plagio o c'è abbastanza originalità e per avvisarli che qualcuno potrebbe fare il paragone con le tavole ricalcate. In questo caso i colleghi non sono stati avvisati.
Scusate se ho scritto una caterva di cose ovvie, ma in una discussione nata nel blog di Roberto Recchioni ho letto una sfilza di opinioni, scritte da professionisti e artigiani, che non stanno né in cielo né in terra. In questa occasione la categoria dei disegnatori di fumetti ha fatto una figura peggiore del solito.
AGGIORNAMENTI
C'è qualcosa di originale nelle Cronache del Mondo Emerso? I plagi si moltiplicano.
Panini sospende Le cronache del Mondo Emerso.
Anche Repubblica parla del plagio ne Le cronache del Mondo Emerso.
Gesù in skateboard
Illustrazione realizzata dal Dr. Pira per il quarto numero della fanzine musicale Fuzzine. In questo blog si scarica la rivista, che in copertina ha un Michael Jackson di Tuono Pettinato.
Qua invece c'è il numero tre con copertina di Vincenzo Drago e quarta di copertina di Andrea Bruno.
Qua invece c'è il numero tre con copertina di Vincenzo Drago e quarta di copertina di Andrea Bruno.
Copertina di Sergio Toppi per Dylan Dog Color Fest n. 3
Copertina di Sergio Toppi per Dylan Dog Color Fest n. 3.
Copio il sommario del volume dal sito di Sergio Bonelli Editore:
Nemici per sempre
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Giuseppe Camuncoli
Colori: Fabio D’Auria
Tra le belve dello Zoo di Londra se ne aggira una la cui ferocia va ben oltre quella animale. Nessuna gabbia sembra in grado di trattenere il suo bisogno di sangue. Per fermare quest’essere, Dylan dovrà mettersi in caccia, oppure diventare l’ennesima preda!
La fiaba nera
Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Corrado Roi
Colori: Maria Lorenza Chidini
Chiuso dentro a un forno, legato mani e piedi, l’Indagatore dell’Incubo deve sforzarsi di ricordare l’inizio di una tenebrosa favola che, ironia della sorte, sembra anche il principio di questa sua nuova disavventura che, se la memoria non lo assiste, rischia di essere anche l’ultima.
La sposa del diavolo
Soggetto, sceneggiatura e disegni: Corrado Mastantuono
Colori: Nicola Pasquetto
Persa nelle tenebre dalle quali era tanto affascinata, la giovane Kelly non ha fatto più ritorno a casa, trovando nelle viscere della terra qualcuno che l’aspettava da lungo tempo: uno sposo, il cui potere può darle tutto ciò che desidera… ma il prezzo da pagare sarà molto alto!
Il buio nell’anima
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni e colori: Patrizio Evangelisti
Tra i peggiori incubi affrontati dall’inquilino di Craven Road, un posto d’onore lo detiene Philip Crane, alias Mana Cerace, l’uomo del buio. Già sconfitto in passato, ma mai realmente distrutto, il diabolico mostro è ora tornato a mietere vittime, richiamato in vita da coloro che hanno osato offenderne il nome!
Copio il sommario del volume dal sito di Sergio Bonelli Editore:
Nemici per sempre
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Giuseppe Camuncoli
Colori: Fabio D’Auria
Tra le belve dello Zoo di Londra se ne aggira una la cui ferocia va ben oltre quella animale. Nessuna gabbia sembra in grado di trattenere il suo bisogno di sangue. Per fermare quest’essere, Dylan dovrà mettersi in caccia, oppure diventare l’ennesima preda!
La fiaba nera
Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Corrado Roi
Colori: Maria Lorenza Chidini
Chiuso dentro a un forno, legato mani e piedi, l’Indagatore dell’Incubo deve sforzarsi di ricordare l’inizio di una tenebrosa favola che, ironia della sorte, sembra anche il principio di questa sua nuova disavventura che, se la memoria non lo assiste, rischia di essere anche l’ultima.
La sposa del diavolo
Soggetto, sceneggiatura e disegni: Corrado Mastantuono
Colori: Nicola Pasquetto
Persa nelle tenebre dalle quali era tanto affascinata, la giovane Kelly non ha fatto più ritorno a casa, trovando nelle viscere della terra qualcuno che l’aspettava da lungo tempo: uno sposo, il cui potere può darle tutto ciò che desidera… ma il prezzo da pagare sarà molto alto!
Il buio nell’anima
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni e colori: Patrizio Evangelisti
Tra i peggiori incubi affrontati dall’inquilino di Craven Road, un posto d’onore lo detiene Philip Crane, alias Mana Cerace, l’uomo del buio. Già sconfitto in passato, ma mai realmente distrutto, il diabolico mostro è ora tornato a mietere vittime, richiamato in vita da coloro che hanno osato offenderne il nome!
Il cross over di Paris Hilton e Geronimo Stilton
Tuono Pettinato ha incrociato i genomi di Paris Hilton e Geronimo Stilton. Il risultato è Paris Stilton:
http://zazienews.blogspot.com/
http://zazienews.blogspot.com/
Minus Habens di Squaz: intervista e recensioni
Squaz parla di Minus Habens in un'intervista rilasciata al sito Lo Spazio Bianco.
Il fumetto è stato recensito su Pulp e Linus; qua trovate le scansioni.
Dopo Valentina torna anche Stefi
L'uscita del primo volume della ristampa integrale di Valentina MelaVerde di Grazia Nidasio è accompagnata da un'altra bella notizia: prossimamente ci sarà una nuova edizione anche per Stefi, la serie dedicata alla sorellina di Valentina.
Il volume Stefi, ci si vede eh?, pubblicato nella collana 24/7 di Rizzoli, sarà un'antologia, a differenza di Valentina MelaVerde, edito da Coniglio, che ripropone tutta la serie.
Su AFNews trovate ulteriori informazioni.
Il volume Stefi, ci si vede eh?, pubblicato nella collana 24/7 di Rizzoli, sarà un'antologia, a differenza di Valentina MelaVerde, edito da Coniglio, che ripropone tutta la serie.
Su AFNews trovate ulteriori informazioni.
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