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giovedì 12 novembre 2020

La Dimora del Mistero: il mio sito personale

 


Ho creato un sito personale dedicato a saggistica sui fumetti, poesia, narrativa e tutte le altre attività nelle quali mi misuro e mi diletto:

https://dimoradelmistero.wordpress.com/

Sebbene il nome della testata sia lo stesso, la nuova Dimora del Mistero non è una nuova versione del presente blog, che anticamente era nato come fonte di informazione sui fumetti e aveva mantenuto questa impostazione per anni fino a venire di fatto interrotto e abbandonato. Il nuovo sito riguarda solo ed esclusivamente le occupazioni che mi vedono coinvolto in prima persona, prima fra tutte - ma non certo unica - la scrittura di saggi sui fumetti.

Con questo post credo proprio che l'avventura del blog che state leggendo possa dirsi definitivamente conclusa.

Mi farebbe piacere se decideste di visitare questo nuovo sito.

Buona lettura!

Luigi Siviero

domenica 14 aprile 2019

Schemi astratti di comportamento animale indecente: il giudizio di Enea Roversi


Nel 2017 la mia raccolta di poesie Schemi astratti di comportamento animale indecente è stata segnalata al concorso Bologna in lettere nella sezione Sillogi inedite. Nel libro digitale I quaderni di Bologna in Lettere è stata pubblicata questa motivazione firmata da Enea Roversi:
"Un mondo folle, lanciato verso la propria fine come una nave alla deriva: è questo lo scenario che fa da sfondo alla raccolta di Luigi Siviero. L’autore popola i suoi versi di personaggi bizzarri e li fa vivere in luoghi senza tempo, dove scendere e salire è un atto unico. Ci si trova catapultati in ambienti surreali e a volte inquietanti: nelle stanze le pareti sono fogli di carta e in soffitta c’è una persona imbavagliata. Ricorre spesso la parola alieno, sono presenti l’Apocalisse e l’angelo della morte, ma anche gli asteroidi e soprattutto il pianeta, visto come il  luogo. Se poi è un pianeta di plastica, dominato da un dio di plastica, poco male: ci sarà alla fine un maggiordomo cyborg a rimettere in ordine le cose. Farsa e tragedia si mescolano nei versi di Siviero (così come preistoria e futuro) per descrivere un mondo in disfacimento in cui l’uomo diventerà cibo per insetti. Se fosse un  film il regista potrebbe essere Jodorowsky."

mercoledì 28 febbraio 2018

Sono finalista al Premio Prunola


Sono finalista al Premio Prunola nella sezione Raccolta inedita di poesie! La premiazione avrà luogo il 7 aprile nello splendido Teatro Accademico di Castelfranco Veneto. In caso di vittoria la mia silloge di venti poesie verrà pubblicata dalla casa editrice Panda Edizioni.


Il cocktail Paolino Paperino


Uno dei miei passatempi preferiti è partecipare alle serate del Poetry Slam. Leggere le poesie davanti a decine di persone interessate e ritrovare di volta in volta chi anima le serate presentando, leggendo o ascoltando è di per sé un piacere. Sabato ho anche vinto, quindi il piacere è stato doppio!
I premi che ho ricevuto sono stati eccezionali: l'antologia Breveintonso (https://www.facebook.com/breveintonso/), un cocktail creato appositamente dai baristi della Locanda del gatto Gordo in omaggio al tautogramma Paolino Paperino (https://www.spaziorivista.it/2018/02/25/paolino-paperino-luigi-siviero/) e i complimenti di chi ha apprezzato le cose che ho letto.





giovedì 7 dicembre 2017

Finalista al Premio di poesia Solaris 2017


La giuria del Premio di poesia Solaris indetto dalla casa editrice Montag ha incluso la mia silloge intitolata Un'astrazione linguistica dai toni freddi fra le opere finaliste dell'undicesima edizione. Il premio per il vincitore era la pubblicazione della silloge da parte della casa editrice.

giovedì 23 marzo 2017

Una mia silloge segnalata al Premio Interferenze - Bologna in Lettere 2017


Una mia silloge inedita di poesie intitolata Schemi astratti di comportamento animale indecente è stata segnalata dalla giuria al Premio Interferenze - Bologna in Lettere 2017.
In questa pagina del blog Bologna in Lettere ci sono i risultati del concorso.

venerdì 23 settembre 2016

Ho vinto il Premio Fogazzaro 2016


Sabato 10 settembre, a Como presso Villa Gallia, nell'ambito della nona edizione del Premio Fogazzaro, mi sono classificato al primo posto nella sezione Microletteratura e social network – Premio speciale umorismo.
Il Premio è suddiviso in tre categorie: Poesia edita, Racconto inedito e Microletteratura e social network. La categoria Microletteratura e social network è suddivisa a sua volta in tre sezioni: Qualità, Premio speciale umorismo e Mi piace.
In quest'ultima edizione del Premio il tema della categoria Microletteratura e social network è stato “Caro amico ti scrivo”. I concorrenti hanno dovuto scrivere un minimo di dieci microracconti in forma epistolare lunghi al massimo 180 parole e postarli nella pagina di Facebook del Premio.
I miei racconti sono uniti l'uno all'altro dal filo rosso di un'ironia sottile molto distante dagli attacchi sarcastici e velenosi che caratterizzano l'odierno stile di comunicazione che va per la maggiore nei social network. Affascinati proprio da questa ironia i giudici del Premio Fogazzaro hanno deciso di istituire una categoria ad hoc – il Premio speciale umorismo – non prevista inizialmente nel bando di consorso, motivando la decisione in questo modo:
Come Pirandello, pensiamo che l'umorismo nasca da quello che il grande scrittore e drammaturgo siciliano efiniva “il sentimento del contrario”. L'umorismo infatti non tende a conciliare i contrasti, crea anzi il proprio procedimento sulla disarmonia e sulla separazione, aull'antinomia. Kierkegaard sosteneva che l'umorismo non affonda le sue radici nella comicità, bensì nella sofferenza, considerandola come una dimensione sostanziale dell'esistenza; sofferenza alla quale l'umorista fa seguire lo “scherzo”: infatti, concludeva, quando “l'umorista parla si ride e insieme si piange”. Proprio per questo significativo duplice sentimento generato dalla lettura di alcuni testi epistolari giunti al concorso di microletteratura, il Premio Antonio Fogazzaro ha ritenuto opportuno assegnare un premio speciale a tre autori che hanno saputo distinguersi per la propria vena umoristica dimostrando intelligenza, qualità letteraria e la capacità di strappare un sorriso intelligente al lettore.
Nell'antologia del Premio pubblicata da New Press Edizioni sono presenti quattro dei miei dieci microracconti intitolati Bianconiglio in salmì, Un serraglio di cuochi dilettanti, Se la montagna non va da Maometto... e Firmato: Brigata Mary Poppins per l'Instaurazione del Comunismo in Albione.

Il sito web del Premio Fogazzaro:


Foto di gruppo dei finalisti nel giardino di Villa Gallia
Nel sito del Premio Fogazzaro c'è una galleria fotografica della cerimonia di premiazione



Rossella Pretto (giurata e conduttrice della premiazione), Alberto Buscaglia (organizzatore del Premio Fogazzaro) e Maria Grazia Sassi (Consigliere provinciale della Provincia di Como)

 Rossella Pretto, Denise Peduzzi, Alberto Buscaglia e Stefania Buscaglia. Sullo sfondo il lago di Como visto dal giardino di Villa Gallia 




Fotografie di Lucio Elio.

venerdì 8 luglio 2016

Sono finalista al Premio Fogazzaro 2016


Ho appreso con estremo piacere di essere finalista al Premio Fogazzaro nella sezione Microletteratura e social network.

I concorrenti dovevano scrivere almeno dieci microracconti lunghi al massimo 180 parole e postarli su Facebook nella pagina del Premio Fogazzaro. Il tema di questa edizione era "Caro amico ti scrivo", ed era richiesto che venissero scritti dei componimento in forma epistolare.

Sono finalista al Premio Fogazzaro per la seconda volta consecutiva.

I miei dieci microracconti:
Un serraglio di cuochi dilettanti.
Se la montagna non va da Maometto...
Firmato: Brigata Mary Poppins per l'Instaurazione del Comunismo in Albione.
Sono intrappolato da cinque anni nel Finis Harmony!

La premiazione avrà luogo il 10 settembre presso Villa Gallia a Como.

Tutti i finalisti delle sezioni poesia edita, racconto inedito e microletteratura.


mercoledì 27 aprile 2016

giovedì 11 febbraio 2016

Paolino Paperino: un tautogramma


Ieri sera ho partecipato a una gara di tautogrammi alla Bookique di Trento.
Ho letto un mio tautogramma intitolato Paolino Paperino (ispirato a Perché Pippo sembra uno sballato? di Andrea Pazienza, come capirete facilmente leggendolo).

Alla piacevolezza intrinseca della serata si sono aggiunte la vittoria del premio come miglior tautogrammatore (ho ricevuto in premio il libro Il drago non si droga di Walter Lazzarin) e una lettura ad alta voce del tautogramma di cui sono molto soddisfatto.

In alto: illustrazione di engelchen9378.

Clicca qua per leggere tutti i miei racconti pubblicati in rete.


Il mio tautogramma:

Paolino Paperino

Paperina protestò platealmente: « Pigro! Pantofolaio! ».
« Per piacere, Paperina, perdonami » pigolò Paperino.
« Poltrisci pure, papero pidocchioso ».
Paperino perse parecchia, parecchia pazienza.
Picchiò Paperina.
Pensò poi: “Perché pasturare papere petulanti? Piuttosto Paperoga potrebbe prestarmi... pastigliette psicotrope! ...pozioni paradisiache! ...pistoni portentosi!”
Paperino piroettò.
« Prestarti? » protestò Paperoga, « Perderei parecchi proventi. Portami pecunia, parassita ».
Paperino pianse, pallido. Prese pistola, pallottole, pallettoni.
Però pensò: “Polvere pirica! Potrei pappare piste pirotecniche!”
Paperino, pago, pagò pegno perendo pazzerello.

giovedì 21 gennaio 2016

Il Grand Prix di Angoulême si è sputtanato del tutto: la finalista è Claire Wendling


Dopo le polemiche di due settimane fa (vedi questo articolo) gli organizzatori del Festival di Angoulême hanno reso noti i nomi dei tre finalisti del Grand Prix de la Ville. Gli autori che si contenderanno il premio alla carriera sono Alan Moore, Hermann e Claire Wendling.
Se Alan Moore e Hermann non hanno bisogno di presentazioni, Claire Wendling invece ne necessita. Sì, perché la disegnatrice francese non è certo la prima persona a cui pensare quando ci si domanda chi potrebbe meritare un premio alla carriera. Cercate con Google e vediamo se riuscite a trovare qualcosa di significativo oltre a  Le luci dell'Amalou (che già di per sé non si è ancora guadagnato la fama di classico)...

Per quale motivo un'autrice che è solo un'onesta professionista come tanti altri è stata preferita ad autori del calibro di Neil Gaiman, Kazuo Koike, Grant Morrison, Frank Miller, Go Nagai e Garry B. Trudeau (ma anche a P. Craig Russell, Alan Davis, Corrado Roi, Kelley Jones, Sam Kieth: se ne possono trovare migliaia che una carriera l'hanno avuta e che meritano il premio come e più della Wendling senza bisogno di scomodare i calibri da novanta)?
Chiaramente l'unico merito di Claire Wendling è di non avere l'uccello.
Due settimane fa le femministe hanno protestato perché nella selezione iniziale dei candidati al Grand Prix non c'erano donne, e grazie alla loro caciara hanno ottenuto la quota rosa.
La conseguenza della condotta scriteriata delle femministe è che gli autori di sesso maschile sono stati trattati in maniera sessista e discriminatoria. Autori meritevoli del premio sono stati messi da parte per fare spazio a un'autrice non meritevole che li ha sopravanzati per il solo fatto di essere una donna.

Qualcuno potrebbe chiedersi se la Wendling rimedierà al torto ritirando la propria candidatura come avevano fatto i colleghi maschi due settimane fa. E' difficile che succeda, visto che la Wendling ha liquidato le prime critiche scrivendo sul suo profilo di Facebook "Ci sono delle persone che iniziano a dire gnagnagna".

giovedì 7 gennaio 2016

Il Grand Prix di Angoulême travolto da accuse di sessismo


Il Grand Prix de la Ville d’Angoulême è un premio alla carriera che viene assegnato ogni anno in occasione del Festival di Angoulême. È un premio unico, nel senso che esiste una sola categoria: non ci sono il Grand Prix al disegnatore, sceneggiatore, copertinista, inchiostratore… C’è solo un unico Grand Prix assegnato una volta l’anno a un solo autore (ci fu un’unica eccezione nel 2008, quando vinsero Dupuy e Berberian, ma in quel caso era giusto fare uno strappo alla regola), con l’aggiunta sporadica di un secondo Premio speciale di pari importanza (sono stati assegnati Premi speciali in occasione del decimo, quindicesimo, ventesimo e quarantesimo anniversario del Grand Prix, un Premio speciale del millennio nel 1999 e un Premio speciale vinto dalla rivista Charlie Hebdo nel 2015).
Il Grand Prix è stato vinto da autori come Will Eisner, Moebius, Jean-Claude Forest, Hugo Pratt (Premio speciale del quindicesimo anniversario) Jacques Tardi, Morris, Enki Bilal, Robert Crumb, Albert Uderzo (Premio speciale del millennio), Art Spiegelman, Bill Watterson e Katsuhiro Otomo.
Insomma, non ne danno tanti e non li danno al primo che capita…
Il 5 gennaio 2016 gli organizzatori del Festival di Angoulême hanno reso nota una lista di trenta autori di fumetti candidati all’edizione 2016 Grand Prix. Il secondo passo sarebbe dovuto essere la selezione ulteriore di tre di essi e il terzo passo sarebbe dovuto essere l’assegnazione del Grand Prix a uno dei tre.
Qualcosa si è inceppato. È stato notato che fra i trenta candidati al Grand Prix non c’è nemmeno una donna, e così ben dieci autori candidati hanno rifiutato di concorrere per il premio in segno di solidarietà nei confronti delle donne che fanno fumetti oppure per protestare contro una selezione che da più parti è stata definita sessista. Gli autori che hanno scelto di non gareggiare per il premio sono Daniel Clowes, Chris Ware, Charles Burns, Riad Sattouf, Joann Sfar, Milo Manara, Pierre Christin, Etienne Davodeau, Christophe Blain e Brian Michael Bendis. L’organizzazione del festival è corsa al riparo annunciando che saranno aggiunte delle donne nella lista dei finalisti.
La polemica ha avuto risonanza mondiale, sia per la caratura e per il numero degli autori coinvolti sia per l’importanza del premio. È intervenuta anche Fleur Pellerin, Ministro della cultura in Francia, affermando di essere un po’ turbata dal fatto che in una lista di trenta autori non ci fosse nemmeno una donna.
Il direttore del festival Franck Bondoux, intervistato da Télérama, ha affermato che “Il Festival ama le donne, ma non si può riscrivere la storia del fumetto”.
E ha ragione Bondoux: per decenni la storia del fumetto è stata fatta principalmente da autori di sesso maschile. È normale che i vincitori fino a oggi siano quasi tutti uomini e che i candidati siano quasi tutti (o tutti, come è successo quest’anno) uomini.
Chi contesta la scelta della giuria dovrebbe fare due cose. Innanzitutto dovrebbe produrre un lungo elenco di autrici che meritano un premio alla carriera così prestigioso, un premio che è stato vinto da Moebius, Pratt, Watterson e Otomo e che vanta fra i candidati dell’edizione del 2016 Alan Moore, Frank Miller, Lorenzo Mattotti e Alejandro Jodorowsky. Parlo di autrici di prima grandezza, non di oneste professioniste da elencare solo perché donne, che sarebbero le prime a provare imbarazzo per essere state infilate a forza in un contesto che non appartiene loro. Le autrici meritevoli esistono, ci mancherebbe. Per esempio Grazia Nidasio, Alison Bechdel, Marjane Satrapi, Rumiko Takahashi, Riyoko Ikeda, Moto Hagio e Ai Yazawa. Probabilmente ce ne sono altre, ma quante altre?
In secondo luogo i contestatori dovrebbero fare un elenco di uomini all’altezza di vincere il premio. Sicuramente l’elenco sarebbe molto lungo. Sarebbe nettamente più lungo di quello delle donne.
In passato il fumetto è stato appannaggio principalmente dei maschi. I premi alla carriera vengono assegnati ad autori che una carriera l’hanno avuta (i vincitori del Grand Prix hanno in media 50 anni e solo in cinque occasioni il premio è stato assegnato ad autori trentenni), non all’ultimo arrivato che ha azzeccato un libro nel 2015 e sul quale si prova a scommettere. E gli autori che hanno avuto una carriera, oggi, provengono da un mondo che era principalmente maschile. Volere inserire forzatamente la componente femminile in un contesto che era principalmente maschile significa riscrivere la storia del fumetto, e riscriverla in maniera falsa. Non che le donne in passato siano sempre state estranee al mondo del fumetto (sopra ho scritto che donne meritevoli di vincere il premio ce ne sono), ma fare finta che le donne abbiano avuto un impatto determinante nella storia del fumetto significa raccontare una bugia.
Le vittime di questa bugia sono le donne. La candidatura di trenta uomini al Grand Prix descrive il mondo del fumetto come era in passato e come si vorrebbe che non fosse. Fare una fotografia veritiera del passato aiuta a mettere a fuoco il problema e a cercare soluzioni per superarlo (visto che ancora oggi le donne che fanno fumetti sono una piccola minoranza). Cosa succederebbe se venisse dato uno spazio abnorme alle donne? Esauriti in fretta i nomi di prima grandezza, si sarebbe costretti a raschiare il fondo del barile pur di dare uno spazio obbligatorio alle donne. Le autrici finirebbero con il conquistare uno spazio per via della femminilità anziché della bravura. Sarebbe svilente per le donne e irritante per gli uomini.
Le vittime di questa bugia sono anche gli uomini. Il tentativo di dare alle donne un rilievo che non hanno avuto nella storia del fumetto è una discriminazione sessista nei confronti dei fumettisti di sesso maschile che un ruolo di primo piano lo hanno avuto.
La candidatura di trenta maschi al Grand Prix de la Ville avrebbe dovuto essere l’occasione per scrivere il futuro, non per riscrivere il passato a proprio comodo.
Meglio stendere un velo pietoso sul comportamento dell'associazione di autrici Collectif des créatrices de bande dessisée contre le sexism, che ha invocato il boicottaggio del premio da parte dei trenta candidati, e degli organizzatori del Festival di Angoulême, che hanno ceduto alle proteste inserendo in un secondo momento sei donne fra i finalisti (Lynda Barry, Julie Doucet, Moto Hagio, Chantal Montellier, Marjane Satrapi, Posy Simmonds).

sabato 10 ottobre 2015

Fate, eroi, corsari


Il 5 settembre si è svolta a Como la premiazione del Premio letterario Antonio Fogazzaro. Ero finalista nella categoria Microletteratura e Social network - Qualità, ma purtroppo non ho vinto.
E' stata comunque un'esperienza piacevole: merito dell'ottima organizzazione di Alberto e Stefania Buscaglia e dell'incantevole sede della premiazione, Villa Gallia sul Lago di Como.

La casa editrice New Press Edizioni ha pubblicato un'antologia intitolata Fate, eroi, corsari che contiene tutte le opere vincitrici e una selezione delle opere finaliste. Nel libro sono presenti quattro miei microracconti intitolati Dal diario, Poesia in forma di rosa, Il caos e Il fiore delle mille e una notte.

Nella mia pagina di Facebook c'è una galleria di fotografie.

Il libro è in vendita nel sito della casa editrice New Press Edizioni.

Il sito del Premio Fogazzaro.

Nella foto in alto la presentatrice Rossella Pretto mi consegna l'attestato di finalista (mi sono classificato al sesto posto).



Foto di gruppo dei finalisti presenti alla premiazione.

Villa Gallia

L'ingresso di Villa Gallia
 

giovedì 3 settembre 2015

Di parole e fumetti


Questa estate Giada Vicenzi, redattrice del sito Il Fatto 24 Ore, si è interessata alla mia attività di scrittore dopo avere appreso che ero finalista al Premio Antonio Fogazzaro. Mi ha fatto un'intervista da cui ha ricavato un articolo nel quale ha passato in esame tutte le mie pubblicazioni:
"Incontro Luigi Siviero per scoprire qualcosa di più sulla sua attività di scrittore e sulla sua partecipazione al Premio letterario Fogazzaro (di cui è finalista, leggi qui) e il risultato è quello di ritrovarmi con un quaderno pieno zeppo di appunti e la sensazione che mi ci vorrebbero almeno altre dieci interviste per mettere a fuoco questo autore. Nato a Trento nel 1977, Luigi Siviero è una personalità profondamente eclettica e così la sua produzione letteraria, che spazia dalle prose asciutte dei testi e dei saggi di critica fumettistica, alle poesie più introspettive, dalle sintesi lapalissiane dei “microracconti” all’opera d’arte concettuale." [continua su Il Fatto 24 Ore]

Giada ha scritto delle belle parole su di me anche su Facebook:
"Se vi piacciono i fumetti e volete saperne di più su come le strisce e i supereroi hanno affrontato l'11 settembre e la Guerra al Terrore, se amate la poesia sofferta che scandaglia l’animo e fa affiorare angosce e pulsioni inconfessabili, se siete alla ricerca di inedite atmosfere noir e gotiche, ma anche ironiche, dissacranti, cerebrali e paradossali, ebbene, non avete che da iniziare a leggere un libro di Luigi Siviero!"

domenica 5 luglio 2015

Sono finalista al Premio letterario Antonio Fogazzaro


Ho appreso con enorme piacere di essere fra i finalisti del Premio letterario Antonio Fogazzaro 2015 nella sezione "Microletteratura e Social network".
Questa sezione del Premio si articola in quattro categorie: categoria Qualità (premio al miglior racconto assegnato da una giuria), categoria Humor (premio al miglior racconto umoristico assegnato da una giuria), categoria "Mi piace" (premio al racconto che riceve più "Mi piace" su Facebook dalle persone iscritte alla pagina del Premio Fogazzaro) e categoria Quantum (premio all'autore che ha scritto il maggior numero di microracconti).
Gli organizzatori del Premio non hanno specificato in quale categoria sono finalista, ma credo che si tratti della categoria Qualità o Humor.

I partecipanti alla sezione “Microletteratura e Social network” dovevano scrivere racconti di 180 parole al massimo ispirati a ventuno titoli di opere di Pier Paolo Pasolini. Nella pagina di Facebook del Premio si possono leggere i miei dieci microracconti:
- Dov'è la mia patria
- Dal diario
- Petrolchimico
- La meglio gioventù
- Poesia in forma di rosa
- Il caos
- Il sogno delle mille e una notte
- La rabbia
- Che cosa sono le nuvole?
- Scritti corsari

Illustrazione di Martin Johnson Heade

giovedì 19 giugno 2014

Dall'11 settembre a Barack Obama: necessario


Mi ha fatto piacere scoprire che Loris Cantarelli, direttore editoriale del mensile Fumo di China, ha inserito Dall'11 settembre a Barack Obama. La storia contemporanea nei fumetti al primo posto della classifica dei migliori saggi sul fumetto del 2013 che ha redatto per la Top Ten 2013 del sito Lo Spazio Bianco.

Questa è la motivazione di Cantarelli:
Un’attenta e scrupolosa analisi di quanto il fumetto abbia sempre più scandagliato la stretta attualità, creando una fiction non avulsa dalla realtà ma che anzi aiuta a capirla. Necessario.

Ogni anno il sito Lo Spazio Bianco chiede ad alcuni esperti di fumetti di redigere le classifiche dei migliori fumetti e saggi pubblicati l'anno precedente. Ogni votante fornisce la top 10 dei migliori fumetti inediti e le top 3 di saggi, ristampe e fumetti online. Il fumetto inedito inserito al primo posto della classifica del singolo votante riceve dieci punti, il secondo nove punti, il terzo otto punti e così via. Il saggio, la ristampa e il fumetto online al primo posto ricevono tre punti, quelli al secondo posto due punti e quelli al terzo posto un punto. Poi viene fatta la somma dei punti assegnati da tutti i votanti: le opere che ricevono più punti vincono il premio Top Ten Lo Spazio Bianco.
I vincitori di quest'anno sono unastoria di Gipi (fumetto inedito), Sinfonia a Bombay di Igort (ristampa), Will Eisner - Una vita per il fumetto di Bob Andelman (saggio) e Zerocalcare.it di Michele Rech (fumetto online).
Nel sito Lo Spazio Bianco ci sono le classifiche finali e le classifiche dei singoli votanti accompagnate dalle motivazioni.

Clicca qua per leggere interviste e recensioni di Dall'11 settembre a Barack Obama.
Su Youtube c'è anche una videointervista.

lunedì 2 giugno 2014

Chinaski


In aprile ho partecipato al concorso di microletteratura indetto dal Premio Antonio Fogazzaro.
Gli organizzatori del premio hanno ricevuto circa 1.400 racconti scritti da 66 concorrenti. Una selezione dei racconti è stata pubblicata nel sito del Premio. Fra i racconti selezionati ce ne sono cinque scritti da me. Li trovate in queste pagine:
CAPITOLO I
CAPITOLO II
CAPITOLO III
CAPITOLO IV

CAPITOLO V

Il tema del concorso era "Charles Bukowski". Bisognava prendere spunto da quarantuno titoli di romanzi, racconti e poesie di Bukowski per scrivere racconti lunghi al massimo 180 parole.

Ho scritto altri racconti per il concorso di microletteratura:
Spegni la luce e aspetta.
Storie di ordinaria follia.
E così vorresti fare lo scrittore?
Le poesie dell'ultima notte della Terra.
Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio.
Le ragazze che seguivamo.
Donne.
Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze.