Sto per scrivere una cosa antipatica a proposito del caso Sara Pavan vs. Il Giornale che nei giorni scorsi ha sollevato un polverone nel piccolo ambito fumettistico (trovate tutti i dettagli in questo articolo).
Nella ricostruzione dei fatti pubblicata nel blog di Ernest, c'è un errore macroscopico. Gli autori del blog affermano che "erano stati distribuiti fumetti disegnati nientepopodimeno che dalla nostra Sara".
In realtà nei due opuscoli distribuiti in una biblioteca di Genova durante un incontro organizzato dal Gay Pride locale non c'erano i fumetti di Sara Pavan. Come ho già avuto modo di spiegare gli opuscoli - sia quello rivolto ai bambini sia quello per gli adolescenti - contengono semplicemente un link al sito www.beyourself.it (descritto come una "community giovanile dedicata alla sessualità e all'affettività in ogni sua forma", senza nominare né i fumetti né Sara Pavan) dove sono presenti i fumetti della Pavan.
[Questa era la cosa antipatica]
La ricostruzione fatta dal Giornale è corretta:
" sui banconi della biblioteca comunale del Porto Antico di Genova sono apparse molte copie di bibliografie intitolate «Diversamente libri» (...) corredate di una serie di siti internet consigliati. Da quelli di Arcigay, Arcilesbica e Crisalide-Azione Trans, a tanti altri, fra cui - ad esempio - www.beyourself.it"
La versione di Ernest, è stata presa per buona da Andrea Plazzi, Luca Boschi e Claudio Calia.
Fin qui non c'è niente di male o quasi.
Il Giornale aveva comunque preso una cantonata, seppure per motivi diversi - e più sottili - da quelli di cui si è discusso in rete, quindi non è stato fatto nessun torto riportando i fatti in maniera distorta.
Inoltre è più che comprensibile una piccola mancanza di lucidità da parte di chi è stato infangato su un quotidiano che aveva esclusivamente lo scopo di attaccare l'avversario politico con qualunque mezzo [per questo motivo ho autodefinito "antipatico" l'incipit di questo pezzo].
"O quasi" perché i lettori dei blog si sono fatti un'idea sbagliata di quello che è successo.
Dopo essermi accorto che le versioni di Ernest, e del Giornale erano clamorosamente antitetiche mi sono fatto spedire i pdf delle bibliografie dalle curatrici e ho scritto la mia opinione.
Ci può stare che quelli che si sono occupati della vicenda in precedenza non leggano il mio blog, lo schifino oppure non abbiano tempo o voglia di tornare sull'argomento.
Ci sta un po' meno che, nonostante i ragazzi di Ernest, siano stati così gentili da linkarmi nel loro blog (quindi facendo conoscere l'articolo al di fuori della cerchia dei quattro gatti che mi leggono di solito, cioè persone che sono interessate all'argomento e ne scrivono), vengano scritti nuovi articoli che continuano ad avallare o quasi la vecchia versione di Ernest,:
"Una biblioteca ha pubblicato, anche in occasione dell'imminente Pride, un bibliografia ragionata su sesso e sentimenti per adolescenti e bambini. Nella parte della bibliografia dedicata ai teenager c'è un link a un sito che, guarda te, parla di sessualità agli adolescenti" [Luca Vanzella]
La cosa buffa - e il motivo che mi ha spinto a scrivere tutta la pappardella - è che l'articolo è condito con le solite tirate sul Giornale che manipola l'informazione e sulla stampa irregimentata.
Nel blog di Vanzella ho scritto:
"Veramente il link è presente anche nella versione per bambini."
Un altro lettore del blog ha risposto:
"abbè, dài.. stiamo ad ascoltare pure il Giornale adesso!"
Vi meritate Berlusconi.
mercoledì 27 maggio 2009
Vi meritate Berlusconi
Labels:
autori italiani,
bambini,
blog,
incontri,
internet,
politica,
quotidiani
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Tutti conoscono l'ultima vignetta dei fumetti di Asterix: i Galli organizzano un banchetto a base di cinghiale per festeggiare il ritor...
-
L'8 maggio è morto Carlos Trillo, uno dei più grandi e amati sceneggiatori di fumetti dell'Argentina. Trillo ha collaborato tra gl...
-
Max Bunker ha attaccato Sergio Bonelli in un editoriale pubblicato su Alan Ford n.493. " In un “discutibile” intervento sul N° 493 di...
Ciao,
RispondiEliminagrazie davvero per l'analisi precisa.
Riguardo ai fumetti che sarebbero stati distribuiti, Rebecca nel suo articolo vi fa riferimento perchè molte persone leggendo la notizia sul giornale avevano inteso questo. Alla fine anche la sua precisazione che cercava di essere ironica lascia intendere quello che non è. Che poi è stato anche il problema alla base della possibilità di travisare il mio fumetto e farlo passare anch'esso per quello che non è: un fumetto pornografico invece che un fumetto in cui si parla di sesso. Usare un tipo di scrittura dalle intenzioni ironiche ed eufemistiche ma non compilando i testi in modo impeccabile porta a lasciare nel lettore il dubbio che il discorso sia fatto seriamente.
Segnaleremo la cosa a tutti quelli che ne hanno scritto e correggeremo innanzitutto il nostro post.
A questo punto mi permetto di ribadire però che ENTRAMBI GLI OPUSCOLI (quello con i contenuti per adolescenti e quello con contenunti per i pre adolescenti) che riportavano entrambi l'elenco dei siti incriminato NON SONO STATI DISTRIBUITI A DEI BAMBINI MA DI RIVOLGEVANO A EDUCATORI E GENITORI.
Sul fatto poi che questa faccenda abbia portato molti a fare del semplice tifo politico da una parte e dall'altra non possiamo farci niente. I discorsi online sono quello che erano per i nostri nonni i discorsi da bar. Siamo in campagna elettorale, per questo è salita alla ribalta questa cosa, per questo se ne parla, anche in questi termini superficiali.
RispondiEliminale voci fuori dal coro, soprattutto quando offrono un punto di vista diverso o servono a precisare le cose, per me sono sempre benvenute.
RispondiEliminaCiao, Rebecca
Che vi meritiate berluskoni non ci piove. Peccato che me lo devo beccare anch'io che non me lo merito... Comunque, non è per far di tutta l'erba un fascio (per l'appunto...), ma il parlare per dar aria ai denti, senza cioè verificare le informazioni, è davvero transpartitico, trans-schieramentistico e trans-quelchevoletevoi.
RispondiElimina"La ricostruzione fatta dal Giornale è corretta"
RispondiEliminaNB: era l'unica cosa corretta di tutto l'articolo del Giornale.
Boh? Luigi (rompe se ti do del tu?), leggendo qua sono andato ad appurare a qualche giorno di distanza quello che ho scritto sul mio blog, e mi sembra di essermi riferito solo alla pubblicazione delle tavole su Il Giornale, lasciando poi spazio alla lettera di Sara.
RispondiEliminaMi autocito: "Il fatto è che le tavole utilizzate per condire questo livoroso articolo, tratte dal portale beyourself.it, appartengono alla storia Resisti? realizzata da Sara Pavan per Resistenze - cronache di ribellione quotidiana (Sherwood Comix/BeccoGiallo, 2007), l'annuale catalogo dello Sherwood Comix Festival a cura mia e del socio Emiliano Rabuiti."
Tra l'altro ho riportato le pagine integrali de Il Giornale che ricostruiscono la vicenda per cui boh... certo, poi ho espresso la mia opinione di avversità totale rispetto a Il Giornale, e me la tengo e non me ne vergogno, ma appunto, non mi sembra di avere diffuso notizie sbagliate.
Comunque la prossima volta che mi dai del diffusore di notizie scorrette o sbagliate, segnalalo anche a me! Che poi magari non me ne accorgo :-(
Baci,
c.
"lasciando poi spazio alla lettera di Sara"
RispondiEliminaNella parte di articolo scritta da te non c'è nulla di male.
Quello che non mi torna è nella lettera di Sara Pavan:
"Il Giornale ha costruito la falsa notizia della diffusione di materiale pornografico a bambini all'interno di un incontro organizzato dalla Biblioteca di Genova"
Non mi torna perché il Giornale ha scritto solo che nella bibliografia per bambini c'è un link a www.beyourself.it e in quel sito - e solo lì - ci sono i fumetti.
La mia conclusione non è che il Giornale ha pubblicato un bell'articolo ma piuttosto che ha torto per motivi ben diversi da quelli che sono stati scritti in rete (ne ho parlato nell'altro articolo).
"Genova: Porno fumetti per lezioni di sesso ai bimbi" è il titolo sparato in prima pagina de Il Giornale in questione, però!
RispondiEliminaCertamente, non siamo così ingenui da non sapere che non è il giornalista autore dell'articolo a scegliersi i titoli, ma sappiamo anche che il messaggio che "passa" al lettore è quello strillato in prima pagina, piuttosto che la giusta descrizione (seppur maliziosa) degli eventi presentata nell'articolo.
Per cui a me, mi sbaglierò, la reazione di Sara, anche "a freddo", continua a convincere e anzi ne ammiro l'umiltà nei toni...
Senza polemiche, eh! Davvero! Comunque grazie per il contributo per una ricostruzione corretta (anche se no, non sento proprio di meritarmelo, quello là ;-)
baci!
c.
"Ci può stare che quelli che si sono occupati della vicenda in precedenza non leggano il mio blog, lo schifino oppure non abbiano tempo o voglia di tornare sull'argomento.
RispondiEliminaCi sta un po' meno che, nonostante i ragazzi di Ernest, siano stati così gentili da linkarmi nel loro blog (quindi facendo conoscere l'articolo al di fuori della cerchia dei quattro gatti che mi leggono di solito, cioè persone che sono interessate all'argomento e ne scrivono), vengano scritti nuovi articoli che continuano ad avallare o quasi la vecchia versione di Ernest,:"
"Vi meritate Berlusconi" è riferito a quelli che hanno avallato la versione sbagliata dopo che ho scritto il mio primo articolo (che è stato linkato nel blog di Ernest,).
All'inizio volevo intitolarlo "La frustrazione di scrivere un blog sui fumetti..."
Con questo articolo non ho fatto un passo indietro rispetto a quello che avevo scritto nel pezzo precedente.
RispondiEliminaLa conclusione era:
"sul Giornale sono state scritte un mucchio di puttanate"
Capito tutto ora ;-)
RispondiEliminaCambiando discorso: ci si conoscerà a Trento al festival IndietroTutta?
baci!
c.
Sì, volentieri! Ci vediamo a Trento.
RispondiElimina