mercoledì 21 luglio 2010
Etica e politica nei fumetti di Garth Ennis: Le piccole comunità (seconda parte)
Nel libro Garth Ennis - Nessuna pietà agli eroi è stato pubblicato un mio saggio dedicato a Hitman di Garth Ennis e John McCrea.
Link utili:
Blog della casa editrice Edizioni XII.
Gli autori del libro.
Indice del mio pezzo.
Di seguito pubblico la seconda metà del paragrafo 6.5.3.
Il paragrafo 6.5.3 va letto dopo i paragrafi 6.5.1 e 6.5.2 e la prima metà del paragrafo 6.5.3.
In rete c'è anche:
Il tema della guerra nella serie Hitman
6.3.1 - La battaglia del ponte Langstone.
6.3.2 - L'Iraq.
6.3.3 - L'Africa.
Per Ennis, la saga Salvation è innanzitutto un’occasione per affrontare di petto il tema della politica. L’autore, oltre ad attaccare il sistema delle lobby, vuole esprimere la sua avversione per lo Stato, i cui vertici sono talmente lontani dai cittadini da esserne scissi, e più in generale per le forme di potere esercitate senza avere gli individui come punti di riferimento.
Nello Stato, il contratto sociale fra il governante e i governati, che si privano di una parte della libertà per consegnarla alla classe politica, non ha senso perché il governante si trova così distante dai cittadini da non poter vedere i loro interessi e bisogni. A Salvation, invece, il patto è possibile perché la comunità è piccola (6): è un vero e proprio contratto sociale, simile a quello teorizzato dalla filosofia politica e giuridica del Seicento e del Settecento, quello che viene stretto fra Custer e i cittadini. Il reverendo/sceriffo indice un’assemblea (7) e chiede, mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro, se i cittadini vogliono che vada davvero fino in fondo nella guerra contro Odin Quincannon.
Un contratto di questo tipo è possibile solo perché Custer è abbastanza vicino ai cittadini da poter chiedere e capire quali sono i loro bisogni e a loro volta i cittadini hanno la possibilità di esprimere il loro punto di vista. Viceversa, il vertice statale prende decisioni che hanno lo scopo esclusivo di assecondare le lobby e solo incidentalmente e casualmente possono essere favorevoli ad alcuni cittadini.
La piccola comunità offre anche l’opportunità di essere abbandonata dai membri che non ne vogliono più fare parte (8), a differenza dello Stato che grava sui cittadini senza che questi possano sbarazzarsene. Il tema dell’abbandono, non prospettato in Preacher n. 45, emergerà in maniera latente alla fine del ciclo Salvation quando Jesse Custer se ne andrà dal paese, disgustato dal razzismo strisciante che trasuda dai membri della comunità (9).
Ennis sottolinea la differenza fra lo Stato e la piccola comunità anche in una sequenza (10) nella quale Custer dirime una controversia fra due vicini. Uno accusa l’altro di avergli rubato delle assi di legno e di averle utilizzate per rifare il tetto. Custer, dopo averne accertato la colpevolezza, mette il ladro di fronte a un’alternativa: andare da “quel coglione del giudice” e affrontare un processo lunghissimo al termine del quale sarà condannato a pagare la legna e le spese processuali, oppure pagare la legna e farsi dare un pugno in faccia.
Nel discorso di Custer si respira il disprezzo per il potere giudiziario che, invece di dirimere le controversie nel miglior modo possibile, si è arroccato in un sistema contorto e inavvicinabile.
In Hitman compaiono due microsocietà: il già citato Calderone di Gotham City e la Repubblica di Tynanda. La varietà e l’estensione del cast non è di stimolo a Ennis solo per inventare situazioni inaspettate e parlare a ruota libera di un vasto numero di argomenti. Lo è anche perché la moltitudine dei personaggi è una moltitudine di tasselli che formano una società sganciata dalle logiche della politica tradizionale.
Nel corso del fumetto viene detto in modo esplicito che il Calderone è una zona nella quale il controllo della polizia è labile, se non inesistente. In una sequenza (11), nella quale i poliziotti si recano a casa di Tommy per arrestarlo, i vicini scendono in strada e protestano perché non riconoscono l’autorità degli uomini in divisa ma rispettano il ragazzo del Calderone. Il ruolo di Tommy è rimarcato quando (12) una donna del quartiere, Maggie Lorenzo, si rivolge a lui per chiedergli di aiutarla a ritrovare il figlio; in una città diventata Terra di nessuno in seguito a un catastrofico terremoto, Hitman e i suoi amici hanno l’onere di offrire un’alternativa ai cittadini del Calderone che sono stati abbandonati dal sistema ufficiale (13).
A differenza della società macroscopica di Gotham City – retta dal potere e dall’uso della forza (della polizia e di Batman) – il Calderone funziona grazie ai rapporti interpersonali e al rispetto reciproco. Ennis dedica molto spazio al bar di Noonan, fulcro del piccolo quartiere e quindi fucina del tessuto sociale.
Infine, la Repubblica di Tynanda (14) è una società di dimensioni piccolissime che, dopo il colpo di Stato fatto con l’aiuto degli eroi di Tommy, viene governata da Christian Ributu, un uomo che agisce solo per il bene del popolo. La detronizzazione del dittatore Kijaro ha molti punti in comune con la cacciata del proprietario della macelleria in Salvation.
NOTE
(6) Talmente piccola che sul cartello collocato all’ingresso del paese è stato scritto il numero dei cittadini. Questo aspetto è messo in evidenza sulla copertina di Preacher n. 41.
(7) Op. cit. n. 45, 1999.
(8) Nella miniserie Just a Pilgrim, il Pellegrino mette la comunità di fronte all’alternativa fra seguirlo o andare per conto proprio.
(9) Salvation è un tipico paese del sud degli Stati Uniti dove il razzismo verso i neri non si è mai spento completamente e l’odio viene riversato anche sulla nuova minoranza degli immigrati messicani.
(10) Op. cit. n. 45, 1999.
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