Nelle scorse settimane si è parlato molto in rete di due ricalchi di Paolo Di Clemente. Era stato scoperto che il disegnatore di Nathan Never aveva ricalcato una copertina della serie Batman della DC Comics e una pin up di Batman disegnate da Jim Lee.
Le copiature di Di Clemente sono molte di più. L'autore ha copiato anche molte vignette della serie All Star Batman and Robin the Boy Wonder scritta da Frank Miller e disegnata da Jim Lee.
Le vignette copiate sono così tante che ho potuto creare due ampie gallerie. Nel blog Batman - The Dark Knight c'è una galleria di immagini dedicata esclusivamente a Robin. Dopo il Continua ci sono tutte le altre copiature.
Sembra che sia stata trovata una spiegazione alla straordinaria produttività di Di Clemente, che ha disegnato ben ventidue episodi della serie mensile Nathan Never e diversi altri fumetti
Non ho individuato personalmente le copiature. I confronti fra le vignette di Nathan Never e Batman mi sono stati forniti da una fonte confidenziale.
Premetto che non conosco Di Clemenete e che quindi si può solo commentare il "suo" (?) lavoro ma tempo addietro, senza perizia alcuna venne messo pure ad inchiostare un maestro come Cimpellin e a mio avviso rovinò le sue tavole....
RispondiEliminaNon stento a crederlo.
RispondiEliminaluigi, il 90% di quello che tu o la tua fonte confidenziale (eehhhhhh queste fonti confidenziali... magari sono colleghi che quando li incontri in redazione sono tutti sorrisini, e poi usando l'anonimato ti smerdano, eh?) indicate come plagi sono semplicemente facce o espressioni di volti abbastanza canoniche e classiche. quanti modi ci sono di raffigurare un primo piano? e uno che sta pensando? o uno che digrigna i denti di profilo?
RispondiEliminaapplicando lo stesso accanimento della tua fonte confidenziale ai testi che scrivi te od io, si potrebbe dire che copiamo tutti qualcun altro, perché usiamo le stesse parole usate da qualcuno in qualche altro articolo o testo pubblicato altrove.
la soluzione qual è, cacciare di clemente e metterlo in mezzo a una strada? allora il 90% dei disegnatori dovrebbe subire la stessa sorte. Galep copiava apiene mani scene e inquadrature tratte dai fil western o foto dei paesaggi dolomitici. vogliamo dire che Galep rubava i soldi, o dire che adesso capiamo perché riusciva a realizzare 32 strisce alla settimana?
evitiamo di fare i puri angioletti, perché questa storia su di clemente è semplicemente una fiera dell'ipocrisia bella e buona. da parte di chi lo accusa, e da parte di chi si accoda ai capibastone.
gli stessi che adesso attaccano DI clemente sono gli stessi pronti a farsi agnellini se qualche editore FORTE gli chiedesse di copiare.
forti con i deboli , e deboli con i forti.
è questo lo slogan del fumetto italiano?
alessandro bottero
ma infatti. alcuni si (basti vedere la prima scena di gruppo)...
Eliminama alcuni sono espressioni talmente standard che posso tirarne fuori decine di "copie", da Druuna di Serpieri a Dago di Wood -.-
se la coppia sul divano è plagio, allora Lee ha inventato le coppie abbracciate
OK capisco... la la cosa più trise è dover adattare le proprie storie ad altri fumetti... e allora dov'è la libera espressione dell'arte ? se dovessimo mettere due disegnatori in due diverse stanse non potrebbero mai uscire le stesse tavole... quindi... cmq tali personaggi non sono da cacciare ma è il mercato stesso che li esclude...
EliminaAlessandro, sono ricalchi.
RispondiEliminaBasta avere gli occhi.
Da che pulpito. Proprio tu, Roberto, che insieme a Giuseppe Ferrario avete mandato in edicola una versione a fumetti delle Cronache del Mondo Emerso che era talmente scopiazzata che la Panini si è affrettata a ritirarla dalla vendita!? E che poca memoria che hanno i lettori di fumetti su internet: http://fumettidicarta.blogspot.it/2009/07/troppe-copiature-nelle-cronache-del.html
EliminaRecchioni era all'oscuro dei plagi di Ferrario. Proprio Recchioni è stato il primo a segnalare il blog che ha individuato i primi plagi di Ferrario.
EliminaE come faceva a non saperlo? Non vedeva le tavole che Ferrario disegnava? O lui che è superesperto non conosceva Miyazaki? Che ingenui che siete! E comunque, senza fare nomi, dei collaboratori di Recchioni, a una fiera, mi hanno detto che loro se ne erano accorti, lo avevano messo in guardia e lui gli ha risposto che i lettori di fumetti certe robe non le vedono. Davvero lungimirante!
EliminaCi sono alcuni fatti:
Elimina- Ferrario non ha detto che Recchioni era a conoscenza dei plagi o che addirittura era stato lo stesso Recchioni a chiedergli di ricalcare e fare copia/incolla;
- Recchioni ha messo in rete un estratto della sceneggiatura per mostrare che da parte sua non c'erano richieste di copiare;
- Recchioni è stato il primo a segnalare i plagi contribuendo in maniera non indifferente ad alzare il polverone;
- Panini non ha licenziato Recchioni, segno che lo sceneggiatore, a detta della casa editrice, si è comportato in maniera corretta e quando ha avuto a che fare con il supervisore di Panini non ha mai richiesto o avallato il metodo di lavoro che ha condotto ai plagi;
- prima che venissero scoperti i plagi Recchioni ha postato nel suo blog una tavola con un fondale copiaincollato da un film di Miyazaki. Recchioni si è complimentato con Ferrario per la sua bravura ma Ferrario non è intervenuto per dire che non aveva nessun merito.
Questi sono dei fatti. Da questi fatti si può ricavare in maniera ragionevole che Recchioni era estraneo ai plagi.
Se dici che i collaboratori di Recchioni hanno affermato certe cose devi firmarti e fare i nomi dei collaboratori.
Poi si può chiedere ai collaboratori se confermano.
Probabilmente la loro parola non basterebbe, come non basta la parola di un anonimo che riporta le dichiarazioni di persone anonime...
Sarebbe comunque la loro semplice parola contro i fatti che ho elencato sopra.
Ma che dici dig. Bottero si vede che sono copie o addirittura ricalchi in alcuni casi. Poi dell accanimento se ne puo discutere... Ma affermare che sono somiglianze casuali o si è in mala fede oppure non si è mai presa una matita in mano perche in molti casi tratti somatici ed ombre sono identiche e questo è impossibile che sia una coincidenza in cosI tante vignette e copertine
RispondiEliminacacciamo di clemente, e il mondo del fumetto sarà migliore,.
RispondiEliminaanche se ci sono editori che non pagano le ristampe, e ci sono editori che ti dicono "copiami questa vignetta".
ma siccome di clemente non da lavoro allora tutti addosso a lui.
il 90% dei disegnatori ricalca. facciamo le pulci a tutti. anche a galep, a ticci, a magnus, a frollo, e manara.
vedo che il Donatismo è sempre presente nella mentalità delle persone, anche dopo 1700 anni dalla sua scomparsa ufficiale
alessandro Bottero
anche i soldi per le ristampe di robe ricalcate!
Eliminasenza vergogna!
Senza entrare in merito alla gravità e/o alla punibilità della questione, solo per curiosità: quali sono gli editori che chiedono di copiare questa o quella vignetta?
RispondiEliminaSu FB ho diveso strenuamente il metodo di lavoro di Di Clemente e criticato il dargli addosso, soprattutto per il pulpito: tutti ricalcano, tutti copiano. E' il sistema, baby. Mi fa piacere pensarla come Alessandro Bottaro. Ma capisco come sparare a Di Clemente possa essere divertentissimo.
RispondiEliminaGiuseppe Zironi
Alessandro, deciditi. In due messaggi consecutivi hai detto una cosa e il suo contrario. Una volta hai detto che D.C. non copia perché i modi di disegnare primi piani, persone che pensano etc. sono solo quelli. La volta dopo hai detto che, sì D.C. copia ma lo fa il 90% dei disegnatori.
RispondiEliminaNel frattempo, non penso che nessuno abbia detto di cacciare D.C., ma magari potrebbe, non so, cambiare fonti? Così, per variare un po'?
Emiliano Pecoraro
non ho affatto detto una cosa e il contrario. ho detto due cose diverse.
RispondiEliminaper me di clemente non ha copiato. adotta solo lo stesso metodo di lavoro che adotta il 90% dei disegnatori. per cui evitiamo di attaccarlo.
poi io dico: SE stabiliamo che di clemente copia, allora tutti copiano. anche Galep. devo buttare dalla finstra i tex disegnati da Galep?
Alessandro Bottero
la prossima volta leggi meglio cosa scrivo.
Di Clemente è ancora in tempo per aprire un blog e raccogliere le sue scopiazzature in un post intitolato "Contenuti Speciali".
RispondiEliminaCiao Alessandro,
RispondiEliminaho scritto come la penso sul tema di copia e ricalco qua
http://fumettidicarta.blogspot.it/2009/07/proposito-del-plagio-ne-le-cronache-del.html
qua
http://house-of-mystery.blogspot.it/2012/02/di-clemente-cita-jim-lee-nathan-never.html
e qua
http://house-of-mystery.blogspot.it/2012/02/di-clemente-cita-jim-lee-nathan-never.html?showComment=1332518978849#c5157038844774523640
Come ho scritto nelle tre pagine che ho indicato sopra, per me non è necessariamente sbagliato copiare o ricalcare. In alcuni casi può esserlo e in altri no.
Non mi disturba che i disegnatori abbiano dei punti di riferimento e prendano spunto da fumetti, quadri e illustrazioni fatti da altri.
Qualche pensiero sparso:
- uno Stano, un Bacilieri o un Mari hanno degli stili tali per cui non potrebbero semplicemente ricalcare Jim Lee ma dovrebbero rielaborare a modo loro i disegni presi come punti di riferimento. Penso che nessuno avrebbe niente da dire se Bacilieri prendesse spunto da quaranta vignette di Jim Lee.
- in uno dei post indicati sopra ho scritto che la cosa peggiore della pin up disegnata da Di Clemente per Mantova non è che era ricalcata ma che era un peggioramento rispetto all'originale.
- ci può anche stare che uno ricalchi o fotocopi se ha i suoi buoni motivi.
A me sembra che l'unico motivo che ha spinto Di Clemente a ricalcare (molte delle immagini mostrate in questo post sono veri e propri ricalchi) sia di produrre le tavole nel minor tempo possibile. Più tavole, più soldi. Di Clemente si è accordato con la Bonelli per consegnare tavole originali ma in realtà ha fatto delle scopiazzature.
L'anno scorso al posto di un Di Clemente - che in un anno ha consegnato 500 tavole - avrebbero potuto lavorare quattro o cinque disegnatori. Fra di loro ci sarebbe potuto essere qualcuno motivato (a differenza di Di Clemente).
Non sono un addetto ai lavori ma credo che la chiusa di questo commento sia chiarificatrice.
EliminaNon leggo NN da un pezzo, ma mi ricordo che (mi pare) nel secondo gigante in copertina c'era l'onda di Hokusai e la cosa fu ovviamente dichiarata.
E' stato fatto lo stesso con le opere di Di Clemente? Si è detto: se avete già il fumetto originale di Bilal potete comprare solo la sceneggiatura ad un prezzo ridotto?
Per me si può copiare quello che si vuole, basta dirlo. Non so, in Agenzia Alfa, se c'è ancora, si dice: per questa storia gli autori si sono ispirati a Blade Runner, mentre Di Clemente ha ricalcato le vignette dal n°XXX di Batman. Basta dirlo.
tu risolvi tutto con la brama economica.
RispondiEliminamolto comodo e molto semplice.
X è avido, X usa metodi illeciti per arricchire.
mi pare una soluzione non semplice. semplicistica.
e le soluzioni semplicistiche sono SEMPRE sbagliate. sempre.
Alessandro bottero
ma da dove arriva questa percentuale?!
RispondiEliminaIl 90% dei disegnatori copia, tutti rubano, i politici sono tutti corrotti, non ci sono più le mezze stagioni...
chi lo dice?
Vi improvvisate geni della lampada o avete fatto ricerche accurate? Immagino non la seconda.
QUESTO è un ragionamento semplicistico, e quindi sbagliato, sempre.
Alessandro, accetto la tua spiegazione e ti ringrazio del chiarimento. Ma ora mi prendi 10 disegnatori a caso e per 9 di essi mi trovi quaranta vignette così palesemente ricalcate da qualcun altro?
RispondiEliminaE.P.
emiliano, io non ho tutto questo tempo per vivisezionare un albo, confezionare un file con singole vignette scansionate, altre vignette ricavate da un altro fumetto, e poi inviar eil tutto ad un blog perché lo pubblichi
RispondiEliminaprimo perché non ho tempo
secondo perché non sono un collega di di clemente che vuole pugnarlalo alle spalle
terxzo perchè non mi metto ad esaminare col micriscopio un fumetto, avendo già in mente il teorema che l'autore copia altri.
se avessi il tempo, ed avessi in testa lo schema mentale per cui l'autore del fumetto che sto esaminando COPIA altir, stai sicuro che ti troverei facilmente 40 vignette "copiate" per ogni albo bonelliano attualmente presente in edicola.
e quindi poi realizzerei dei dossier anonimi da spedire ai blog per colpire i miei colleghi disegnatori.
ma siccome -come ho detto- non ho il tempo, purtroppo non ti prendo proprio nulla.
Alessandro Bottero
Bottè mi prendi a lavorare? Sono un disegnatore esordiente. Non ho il book però se vuoi ti mando un artbook di Jim Lee. Tanto lavorano tutti così
RispondiEliminaSì, è un'iperbole ma più sensata di tante cose lette qui.
Un conto sono i reference, un altro campare a livelli in trasparenza con photoshop e a tavolo luminoso.
Un conto è usare un proprio archivio di fonti fotografiche e non, Un altro tracopiare per finire prima.
So boni tutti così.
A mio parere le cose sono andare in questa maniera: il Sig. Di Clemente si è seduto al tavolo con la sceneggiatura da una parte e il volume di Jim Lee dall’altra, e ha preso da lì tutte le vignette che gli sono state utili. Credo che non sia la prima volta in cui applica questo metodo di lavoro: in anni precedenti il suo stile era simile a quello di Olivares; ancora prima era praticamente identico a quello di Romita Junior.
RispondiEliminaDetto questo, prima di scannare qualcuno – e prima di negare a tutti i costi o generalizzare – va spiegato il motivo di tutto ciò.
Il Signor Di Clemente è un disegnatore scarsino che non sapendo come riprodurre certe cose è costretto ad affidarsi ad altri? E’ un disegnatore lento che per rimanere al passo deve cercare “aiuti”? E’ un disegnatore annoiato e stanco che bada solo a portare a casa la giornata?
Dobbiamo infatti tenere conto, prima di valutare, che quelli che per noi sono i Grandi Dei Dell’Arte, in fondo sono soltanto persone che lavorano, che si siedono per otto e passa ore al giorno ad un tavolo da disegno cercando di macinare pagine, rispettare le scadenze, tirare su uno stipendio. E che i personaggi di cui noi Nerdamente discutiamo, di cui conosciamo a memoria le storie e la continuità per loro significano LAVORO, ergo fatica, ergo impegno, ergo a volte disaffezione dopo tanti anni passati a disegnare le stesse cose.
Quello che va distinto (ma solo se si è in vena di perderci tempo) è se l’atto di copiare è stato fatto così come un lavoratore cerca modi di sveltire un lavoro noioso, o se è stato fatto per pura e semplice pigrizia nonché scarso rispetto nei confronti del pubblico (che in fin dei conti viene da te a chiederti un autografo) e del tuo editore (che ti paga per portare qualcosa che sia tuo, e non la brutta copia del lavoro di un altro). In ogni caso, tranne forse nell’ultima eventualità, i concetti di “gogna”, “furto” “tradimento” “licenziamento” che vedo citati in giro vanno sicuramente ridimensionati o evitati. Un disegnatore non è un cavaliere templare che ha fatto con noi un sacro patto di fedeltà in nome dell’arte. Ugualmente, un disegnatore non dovrebbe cercare scorciatoie soltanto perché non ha voglia di faticare e perché è sicuro che non lo scoprirà nessuno.
Che poi tutti i disegnatori còpino, mi pare una stupidaggine. Io disegnatori ne conosco più d’uno, e non ho mai visto tra i loro lavori una vignetta copiata (non sto dicendo “dallo stile simile a”: dico COPIATA) da quella di un altro. Né ritengo che loro ne sentano la necessità, anzi. Casomai allora andrebbe discusso sui motivi che spingono un disegnatore a copiare, più che sul copiare in se. A nessuno è mai venuto in mente che per piegarsi alla serialità, alle esigenze di sceneggiatura, alla propria particolare incapacità di disegnare qualcosa che invece viene loro richiesto (e non perché a loro piace, ma perché è LAVORO) un artista si possa ritrovare a dover prender spunti? Non sarà corretto, non sarà Arte, ma almeno la tavola verrà completata in modo dignitoso.
Questioni del tipo “al rogo Galleppini” ovviamente non hanno il minimo senso, ma mi stupisce che persone che dovrebbero essere all’interno del settore da esperti pensino ai disegnatori in modo così riduttivo. Gli stessi disegnatori che a volte non vengono neppure pagati per il proprio lavoro.
Dunque niente rogo, grazie. Niente gogne, niente difese strenue, niente negazioni dell’evidenza, niente attacchi da Nerd nei confronti di un “traditore”. Sapere i veri motivi per cui il Signor Di Clemente disegna per scorciatoie non ci è dato sapere; ma finchè lui si ritiene a posto, e l’editore è soddisfatto del prodotto finale, non ci sono problemi. Nessuno qui merita applausi, ma neppure gogne.
Esatto!
EliminaGiuseppe z.
Nessuna gogna. Credo che però a tanti esordienti che sgomitano e si portano book più grossi di loro alle fiere con lavori magari acerbi ma frutto della loro esclusiva capacità che si vedono rifiutare il lavoro girano i coglioni un bel po'.
RispondiEliminale soluzioni semplicistiche sono sempre sbagliate....perchè?
RispondiEliminaps poi giusto per: ma tutti 'sti anonimi?
RispondiEliminaAlessandro, veramente il "teorema" che quasi tutti i disegnatori copiano lo hai tirato fuori proprio tu. È facile accusare tutti e poi dire che però non si ha il tempo per trovare le prove. Comunque, se lo dici tu, ti crediamo sulla parola, no?
RispondiEliminaE.P.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAlessandro Botero = Paolo DiClemente
RispondiEliminaé la difesa di Moggi... lo fanno tutti per cui non è male.
VERO
semplicemente TU non sei capace!
Non puoi che essere un raccomandato come metà di questi cani che non fanno una faccia con un briciolo di profondità o che non sanno mettere due pennellate una dietro l'altra senza guardare come lo fanno "QUELLI BRAVI".
ecco appunto... quelli bravi!
Peter Parker
No, no, Bottero è Bottero.
EliminaQualche giorno fa aveva scritto questo editoriale:
http://www.fumettodautore.com/editoriali/3467-leditoriale-r-di-clemente-e-un-cialtrone-che-ruba-i-soldi-copiando-le-vignette-o-non-sarebbe-molto-meglio-farsi-tutti-quanti-una-vagonata-di-affari-nostri
Letto. Il solo interrogativo insito nel titolo stesso dell'editoriale è uno schiaffo a mano aperta in faccia alla categoria dei disegnatori professionisti. Il filo logico (?) conduttore di tutto l'articolo è uno e uno soltanto: se qualcuno sbaglia, mente, ruba, truffa (fa il cazzo che gli pare, in sostanza), TU, che sia collega, addetto ai lavori, giornalista estraneo ai fatti o membro non meglio identificato del popolo ignorante e bue, devi sempre e comunque FARTI I CAZZI TUOI.
EliminaTutto molto semplice. Tutto molto italiano. Tutto molto, molto disgustoso e avvilente.
Negare che quelli del Di Clemente non siano RICALCHI FATTI E FINITI è negare l'evidenza. È malafede. È mentire spudoratamente. Senza alcun ritegno. Senza alcuna vergogna. Senza alcun rimorso.
RispondiEliminaComplimenti vivissimi al signor Bottero, funambolico oratore nonché spericolato arrampicatore di specchi.
Il panorama fumettistico italiano si merita esattamente personaggi come lei.
Continui così.
FUNAMBOLICO?
Eliminadirei Cogl#####
totale?
un editore ignorante un disegnatore incapace e un blogger inetto
come direbbe il buon EmilioneFede....
....cheffiguradimmmerd....
posso sapere una cosa? ma quanto credete possa prendere in considerazione commenti fatti da chi non ci mette il nome e cognome? ve lo dico io. assolutamente per niente.
RispondiEliminaio alle cose scrivo ci metto nome e cognome. credo in cosa scrivo e non ho paura a dire cose che vanno contro l'opinione corrente. sono 1 contro 1.000? rispondo come diceva franz zappa "Why do you necessarily have to be wrong jus because a few million people think
you are?" (perché dovresti aver torto, solo perché qualche milione di persone crede tu lo abbia?"
o si mette il nome e il cognome a cosa si dice, o per quel che mi riguarda non vi do il minimo credito.
Alessandro Bottero
Alessandro più che da disegnatore, parlo da lettore Bonelli, tutta questa vicenda fa male, non tanto per il fatto "come lui lo fanno il 90% degli autori", ma perchè il lettore non compra un numero di Tex o Nathan never perchè cosi completa la collezione, ma decide di privarsi di soldi (sembrano pochi ma nella realtà essere un lettore di fumetti costa) per un momento di intimità. Un momento con cui si confronta con uno sceneggiatore e il grafico che ha interpretato la scenaggiatura, e sapere che la stragrande maggioranza di quelle tavole sono già state disegnate da altri vorrebbe dire che ad oggi ogni nuovo fumetto, ogni nuova sceneggiatura potrebbe essere un collage di altri fumetti già esistenti.
RispondiEliminaSe esistesse un database con tutte le vignette fino ad oggi prodotte ad ogni richiesta di un nuovo fumetto basterebbe scegliere nel database.
Lo so, forse è assurdo, ma la magia, e l'aspettativa che si ha quando si inizia a leggere un fumetto deve restare un relazione personale, bella o brutta che sia alla fine e non può dipendere dalle vignette che altri hanno pensato per altri fumetti o altre sceneggiature.
Posso capire che il mondo di chi disegna non sia rose e fiori e si è costretti ad ore ed ore ininterrotte di lavoro per portare a termine quanto richiesto in quel breve periodo, ma questo non deve scadere mai nell'industrializzazione di un processo che deve restare creativo, soprattutto nei confronti dei lettori che si sentono defraudati di questo sogno.
Luca Pellegrino
Io da lettore non compero fumetti dove vedo troppi "riferimenti" da altri autori, in questo caso ho il Batnam di Jim Lee e non trovo la necessità di comperarne una brutta copia.
RispondiEliminaLa tipologia di lavoro usata da certi autori non deve sorprendere, ci sono strade semplice e quelle più difficili, in questo caso vedo pigrizia, nel neanche provarci a mascherare le copiature. Una persona che un minimo si capisce di disegno vede al volo che queste vignette sono copiate, senza criminalizzare Di Clemente. Alla Bonelli penso vada bene così, ha autori veloci, che rispettano i tempi, dunque alla fine starà al lettore giudicare i fumetti da comperare.
Alessandro, a parte che qualcuno qui il nome e il cognome lo mette, è interessante vedere come in ogni successivo messaggio sposti la questione: "Di Clemente non copia"; "Copiano tutti"; "Non ho tempo per dimostrare che copiano tutti"; "Voi siete anonimi quindi non vi sto a sentire". Comodo! Me lo metto da parte tra i trucchetti da usare quando non ho argomentazioni migliori.
RispondiElimina(E anche la citazione da Frank Zappa fa molto fighetto, è vero.)
E.P.
Esattamente. L'unica cosa che preme all'esimio signor Bottero è sviare sul tema cardine della discussione, che non sono i lettori più o meno anonimi, i fumettisti più o meno copioni e neppure (incredibile a dirsi) il signor Bottero stesso. Qui si discute (pacificamente peraltro, non vedo traccia alcuna di gogna pubblica) dell'operato del disegnatore professionista Di Clemente che, da quanto ho potuto verificare con i miei stessi occhi, è professionale solo nell'utilizzo reiterato (al limite del disturbo ossessivo-compulsivo) del tavolo luminoso.
EliminaAHAHAHAH AHAHAHAHAHAHAH
RispondiElimina"se non mettete il nome e cognome non vi do nessun credito"
POOOOOOOVERO!!!!
ti brucia eh? ;-)
Anche io sono più che convinto che bottero celi di clemente, la difesa è talmente goffa che solo chi è davvero preso dalle accuse non riesce a riordinare le idee e finisce col darsi la zappa sui piedi.
Parlate tutti e dite la vostra, in sostanza solo sciocchezze, ma forse non sapete che esiste la legge e i diritti d'autore, cose per cui in America non si scherza per niente.
Bhè, io sono un avvocato e qui gli estremi del plagio ci sono tutti; vediamo se bussando alla porta della DC Comics viene fuori qualcosa. :-)
Eh qui sono botte di milioni! :-))))
E vediamo se gli editori italiani (plurale inutile visto il monopolio del mercato italico) capiscono che uno che consegna più di trecento tavole all'anno non è bravo ma un farlocco e fonte di future batoste milionarie.
ciaaaaaao :-)
Ti assicuro al 100% che Alessandro Bottero non è un fake di Paolo Di Clemente. Probabilmente nei prossimi giorni pubblicherà un nuovo articolo su Fumetto d'Autore. Basterà leggerlo per vedere se le argomentazioni sono le stesse che ha scritto qua nei commenti.
EliminaSu Facebook più di una persona si firma con nome e cognome e difende l'operato di Di Clemente.
Il fatto che qualcuno parli in modo positivo di Di Clemente non significa che sia Di Clemente stesso sotto falso nome o in forma anonima. Anzi, fino a prova contraria non lo è.
bravo ignoto avvocato. allora, se sei così sicuro di giadagnare milioni, scrivi alla DC COmics e dille che ti offri come avvocato per citare di clemente.
Eliminaaltrimenti stai zitto, che a fare lo sbruffone su internet sono bravi tutti.
credi che Diclemente abbia commesso un reato? denuncialo.
sennò stai zitto, e non dare aria alle mascelle facendoti bello con una presunta competenza legale (dico presunta, perché fino a prova contraria tu per me potresti essere un 15enne che spara vaccate a caso, per sentiersi il più fico della discussione). sei un avvocato? nome, cognome, e foro di competenza, grazie. altrimenti sei come chi copia i disegnini. spacci per vere cose che vere non sono.
visto che facciamo le pulci a di clemente, facciamole anche a chi dice di essere avvocato, no?
Alessandro Bottero
Scusate.
RispondiEliminaMa nessuno dice che semplicemente le tavole di Di Clemente sono brutte?
A me non piace molto Lee ma Di Clemente, che ne faccia una o centomila, fa schifo, come il 90% dei disegni pubblicati dalla Bonelli.
Copiati o no, sono semplicemente e brutalmente gabinetti pieni di errori, e la fretta non è una giustificazione!
Non a caso sono riuscito a convincere tutti quelli che conosco a non comprare più le schifezze bonelliane!
Alina
Lo avevo scritto qua :-)
RispondiEliminahttp://house-of-mystery.blogspot.it/2012/02/di-clemente-cita-jim-lee-nathan-never.html
Trovo imbarazzante che così tante persone che non hanno la minima idea di cosa voglia dire fare fumetti si butti a capofitto nelle critiche verso un autore...non difendo e non critico Di Clemente di cui tra l'altro conosco poco i lavori, ma chi ha cercato le copiature ha davvero molto tempo libero, e vorrei chiedergli se ha provato a fare la stessa cosa con un altro autore a caso :)
RispondiEliminahttp://4.bp.blogspot.com/-ppIiRIUvFcs/T3NKDWSbs4I/AAAAAAAABAk/ezITJRmojF8/s640/536334_3249769275846_1015400879_3002730_1657678306_n.jpg
Eliminaalcuni lo sanno bene cosa vuol dire fare fumetti :)
Eliminainfatti non ho detto tutti, ma di sicuro sono la maggior parte :)
EliminaLe scuole del fumetto sono le prime a consigliarti di copiare...
RispondiEliminaHAHAHAHAH
RispondiEliminanessuno vuole giadagnare... ahia ahia... si perdono i colpi e si passa all'intimidazione... ma chi sei per dire a qualcuno stai zitto. e a nessuno interessa gIadagnare su di clemente ma vedere la Bonelli che sborsa dei soldi per colpa di uno che copia.
AHAHAHAHle scuole di fumetto consigliano di copiare a chi non è capace.
Il nocciolo è tutto qui, la gente si indigna non perchè si copia, ma perchè lo si fa MALE!!!
"AHAHAHAHAH" un par de cojoni.
Eliminai tuoi te li sei già giocati!
Elimina;-)
;-)
Elimina:-D
EliminaHo fatto un giro su Fb e ho trovato a riguardo solo un post di Jackson Lloyd Brown dove non mi sembrava che nessun'altro a parte Bottero prendeva le difese di Di Clemente.
RispondiEliminaIl fatto di essere collega di Paolo non mi inpedisce di denigrare il suo modo di lavorare che sminuisce l'azienda e la espone a rischi in un momento come questo.
Un semplice "scusate" rivolto a tutti sarebbe stato più dignitoso.
:-D
RispondiEliminasemplicemente un confronto ridicolo. una singola inquadratura o espressione non può essere determinata per determinare che il singolo artista abbia "copiato" se poi si può parlare di copiare. In realtà è semplicemente l'inevitabile vincolo a cui sono legati i fumettisti per rappresentare in un certo modo una certa scena. prendiamo l'espressione di batman che ride o che ghigna. non è che ci siano mille modi di rappresentare tale azione. semplicemente ridicolo!
RispondiEliminaSono amareggiato da lettore Bonelli,questo fatto dei plagi spiega la produzione abnorme di Di Clemente dell'anno scorso,una situazione inaccettabile sia per i lettori-finanziatori della Bonelli che per la credibilità della casa editrice.Urgono scuse serie da parte del disegnatore oppure qui ci vedo un disastro legale economico sia per lui che per la Bonelli!
RispondiEliminaMa di Clemente ha sempre copiato. Basta dare un'occhiata al numero 78 di Nathan Never, quello del suo esordio in Bonelli per intenderci. Lì non copiava Lee, bensì Casertano. Per dirne un paio: nella seconda vignetta di pag. 32 riprende una vignetta presente a pag.8 de "il signore del silenzio" (dylan dog 39)
RispondiEliminaSempre nel numero 78 di Nathan Never, nella prima vignetta di pag. 15 c'è una tipa che è copiata paro paro da una vignetta di pag. 25 di "memorie dall'invisibile" (dylan dog n.19).
chi ha tempo e voglia se le cerchi.
marc
cito:"la soluzione qual è, cacciare di clemente e metterlo in mezzo a una strada? allora il 90% dei disegnatori dovrebbe subire la stessa sorte." SI! VA BENE!! MAGARI! Così il 10% che rimane avrebbe il giusto plauso!! Il fumetto non dovrebbe essere una catena di montaggio o di riciclaggio.
RispondiEliminaBE... ma se Di Clemente non ha nulla da nascondere... perche su Facebook si firma PAOLO MART ?? e proprio oggi 30.08.2012 modifica uno dei "suoi" fumetti usati come sfondo cancellando la firma PAOLO DI CLEMENTE ?? anche quello è una copia ? ...patetico !!!
RispondiEliminaNon capisco il problema. Se tra i credits vedete scritto Di Clemente, e se leggere le sue tavole vi da' tanto fastidio, non comprate il fumetto. Non ci vedo nulla di scandaloso nel copiare qualche vignetta. Nel mondo del fumetto non sono tutti artisti eccelsi e non mi pare che tutte le altre case editrici, italiane e straniere, abbiano solo disegnatori eccelsi.
RispondiEliminaQuanto alla questione del Nome e Cognome. Il diritto di critica si pratica anche mettendoci la faccia, sennò a mio parere non vale niente.
Vincenzo Valente, un lettore di fumetti
Che tristezza...
RispondiEliminaT.A.