sabato 11 agosto 2007
Genndy Tartakovski alla Marvel
La Marvel è lanciatissima e questo fine settimana alla Wizard World di Chicago bissa quanto a importanza gli annunci di San Diego.
Fra le novità di rilievo c'è senz'altro la miniserie di quattro numeri Cage! dell'animatore russo Genndy Tartakovski.
Dal sito www.newsarama.com
NEWSARAMA: Sei ben noto per le tue serie animate, ma da quanto tempo ti interessi di fumetti? Quali sono i tuoi preferiti e da quali, se ci sono, trai ispirazione artistica?
GENNDY TARTAKOVSKY: Quando sono immigrato in America dalla Russia le prime cose che ho scoperto sono state la televisione e i fumetti. Il primo fumetto che ho comperato è stato Super-Friends basato sul cartone animato, e poi da lì la mia passione per i fumetti si è estesa a Uomo Ragno, Iron Man, Fantastici Quattro. Daredevil e quasi ogni altra cosa. Mi piacevano tutte le varie serie di eroi, ma ciò che veramente seguivo erano i disegnatori. Qualunque cosa disegnata da John Byrne dalla metà degli anni Settanta dovevo averla. Inoltre gli ovvi Frank Miller, Jack Kirby, George Perez, Walt Simonson, mi piaceva il lavoro di Paul Smith su X-Men e Dottor Strange e Michael Golden sui Micronauti. Per Cage mi sono ispirato all'artista originale della serie, George Tuska, e alle tonalità delle locandine dei film Bloxpoitation [film degli anni Settanta rivolti ai neri].
NEWSARAMA: Negli ultimi anni diverse persone dell'ambiente della televisione e del cinema hanno iniziato a scrivere fumetti. Quando lavori già per un medium diffuso, dinamico e visuale, perché i fumetti ti affascinano?
GENNDY TARTAKOVSKY: E' una domanda davvero interessante. Penso che per me sia un amore per il medium iniziato nell'infanzia e che prosegue nell'età adulta. Mi dà ancora un grande piacere leggere un fumetto ben scritto e disegnato.
Penso anche che il fumetto sia una forma di narrazione davvero personale. Nell'animazione c'è una collaborazione enorme, che è entusiasmante, ma alcune volte si ha qualcosa da dire dal proprio punto di vista e diventa soddisfacente dal punto di vista creativo esprimerlo senza avere troppe persone attorno che ci mettono il becco.
Uscirà in novembre la miniserie di quattro numeri Silver Surfer: In Thy Name di Simon Spurrier e Tan Eng Huat.
Da www.newsarama.com (dove trovate anche un po' di tavole in anteprima):
NEWSARAMA: Da quel che ho capito, Silver Surfer: In Thy Name non sarà collegata alla miniserie di sei numeri Annihilation: Conquest in uscita da novembre ad aprile dell'anno prossimo. Piuttosto, sarà un racconto politico sull'incontro di Silver Surfer con due razze aliene dell'immenso Universo cosmico marvelliano in lotta fra di loro, giusto?
SIMON SPURRIER: Sì. Esito a usare il termine "politico" perché richiama immagini di gente in doppiopetto che dice bugie per 22 pagine, piuttosto che demoni-fantasma, esseri astrali, pirati d'organi e sensuali principesse aliene. Maaaa, certo: essenzialmente riguarda gruppi differenti che vogliono imporre gli uni agli altri i loro valori e ideali. Tendo a pensare che ogni guerra nella storia è iniziata con qualcuno che ha annunciato: "Ad ognuno è permesso di pensarla solamente come la penso io", ed è precisamente questo che succede qua - con il vecchio Norrin Radd preso nel mezzo.
Infine parliamo del nuovo Killraven di Robert Kirkman e Rob Liefeld.
NEWSARAMA: Robert, parlaci di Killraveb come se dovessi descriverlo a chi non lo ha mai sentito nominare. Chi è Killraven? Com'è il suo mondo, e in che modo è collegato alla continuity Marvel?
ROBERT KIRKMAN: Nella nostra serie c'è una nuova versione di Killraven. E' saldamente ambientato nel futuro dell'Universo Marvel, invaso e conquistato dai Marziani da diversi anni. Hanno sconfitto gli eroi Marvel e governano il pianeta da così tanti anni che nessuno ricorda più i tempi in cui la Terra non era controllata da Marte.
La prima volta che incontriamo Killraven è un gladiatore - un combattente che deve intrattenere i Marziani. Velocemente scappa e si ritrova in un mondo che non gli è per nulla familiare, dato che ha trascorso quasi tutta la vita a combattere nell'arena. Lo seguiamo nell'Universo Marvel dove incontra facce e artifatti familiari ed anche i Vendicatori del futuro.
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