La casa editrice NPE ha annunciato l'uscita di un'edizione da libreria del Texone disegnato da Guido Buzzelli. Il libro sarà presentato a Lucca Comics and Games 2012.
Tex il grande! di Claudio Nizzi e Guido Buzzelli sarà arricchito da schizzi e bozzetti del disegnatore e avrà un apparato critico di Gianni Brunoro e una prefazione di Matteo Stefanelli.
Dopo il Continua c'è la descrizione della nuova edizione di Tex il grande! accompagnata da una galleria di schizzi e bozzetti che saranno pubblicati nel libro.
TEX – il grande!
Claudio Nizzi – Guido Buzzelli
Cartonato, 210x290
pp. 256, b/n e colore
Euro 24,00
ISBN: 9788897141150
“Poeta del
deforme nel fumetto, Buzzelli pratica nel Texone quella stessa
tensione a indagare lì, nei corpi, i segni della paradossale
degenerazione che racconta e, per certi versi, sente di incarnare
nella sua opera...”
- Dalla prefazione di Matteo Stefanelli
“Il suo episodio
di Tex – quello qui riproposto – era in sostanza una creatura
anomala, perché lui, con la sua forte personalità, aveva dotato il
personaggio di caratteristiche figurative decisamente insolite.”
- Dall'apparato critico di Gianni Brunoro
Tex il grande!
– volume che nel 1988 inaugurò la collana dei “texoni” – è
l'incontro tra l'eroe per eccellenza del nostro immaginario con uno
dei massimi autori del fumetto europeo: Guido Buzzelli (1927-1992).
L'artista romano, virtuoso del pennello dallo stile al
tempo stesso classico e iconoclasta, ha qui la possibilità di
mostrare tutta la potenza espressiva, unita al rigore tecnico, che
sapeva infondere al disegno.
Impegnato a risolvere un caso di omicidi tra compagnie
rivali di boscaioli, il Tex di Buzzelli e Nizzi è solido e dinamico:
una leggenda colorata da tocchi di umana ironia.
Questa pietra miliare viene ora riproposta in una
versione deluxe di grande formato, con un ampio apparato critico e
con stupefacente serie di schizzi e disegni preparatori, a colori e
in bianco e nero, mai visti prima d'ora.
Nato nel 1948 dall'ingegno di Giovanni Luigi Bonelli e
dall'inconfondibile tratto di Aurelio Galeppini, Tex è divenuto ben
presto uno dei personaggi più popolari del fumetto.
Il celebre ranger ha vissuto oltre 60 anni di avventure
diventando il simbolo della Sergio Bonelli Editore, storica realtà
editoriale che ha formato alcuni dei maggiori talenti italiani e
internazionali della nona arte.
Di Tex Gian Luigi Bonelli ha scritto i soggetti di tutte
le avventure pubblicate fino a oltre la metà degli anni Ottanta,
continuando anche in seguito a supervisionarne la produzione. Il
testimone della serie regolare passò quindi nel corso degli anni a
un ristretto gruppo di sceneggiatori di talento come Mauro Boselli,
Decio Canzio, Tito Faraci, Gianfranco Manfredi, Michele Medda,
Claudio Nizzi, Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli), Pasquale
Ruju e, ultimo in ordine di arrivo, il giovane Roberto Recchioni, il
cui primo albo è atteso in edicola nel 2013.
Galleppini, dal canto suo, legò il suo segno al
personaggio per parecchi anni, fino a quando le dimensioni della
pubblicazione richiesero la mano di altri disegnatori. Realizzò
comunque tutte le copertine sino al numero 400, per poi cedere il
pennello a Claudio Villa.
Sulle pagine di Tex, oltre ai più grandi maestri
italiani, si sono susseguite anche prestigiose firme straniere come
Joe Kubert, Manfred Sommer, Colin Wilson, José Ortiz e altri ancora,
contribuendo con la propria arte alla leggenda di “Aquila della
Notte”.
Guido Buzzelli
Nato
a Roma nel 1927 in una famiglia di artisti, si avviò ben presto alla
carriera pittorica, formandosi all'Accademia di San Luca e nello
studio di Rino Albertarelli, grazie a cui esordì a soli diciotto
anni collaborando con il settimanale Argentovivo.
Ben
presto però dimostrò anche il suo interesse per il fumetto,
iniziando a pubblicare alcune tavole nei primi anni cinquanta,
all'interno della rivista Zorro
dell'editore
Gioggi, a cui seguiranno Mandrake,
Flash
Gordon,
e L'Uomo
Mascherato
edite dai Fratelli Spada.
Trasferitosi
neanche trentenne in Gran Bretagna, nel 1954 creò Angélique
per il «Daily
Mirror».
Tornato in Italia, dopo essersi sposato con Grazia de Stefani, che
diverrà la sua principale collaboratrice, nel 1966 realizzò La
rivolta dei racchi,
opera di rottura pubblicata in Francia nel 1970 sulla rivista Charlie
che gli aprì le porte degli editori d'oltralpe. Per Pilote,
Circus,
L'Écho
des Savanes,
Vailant
e le prestigiose Métal
Hurlant
e À
Suivre
firmerà I
Labirinti
(1970), Zil
Zelub
(1972), Annalisa
e il diavolo
(1973), L'intervista
(1975), L'Agnone
(1977), La
guerra videologica
(1978) e altre opere in cui si ritraeva sempre nei panni del
protagonista, un essere gracile e insignificante, vittima e al tempo
stesso carnefice del mondo.
Nel
1973 ricevette il premio Yellow Kid come miglior disegnatore e
autore, sei anni dopo gli fu riconosciuto l'equivalente francese, il
Crayon
d'Or e
aumentano le collaborazioni con riviste italiane come Linus,
L'Espresso,
L'Eternauta,
Corriere
dei Ragazzi,
Comic
Art,
e quitidiani come «l'Unità»
e «Repubblica».
La forza grottesca del suo tratto e l'incredibile visionarietà, gli
valsero l'etichetta di “Michelangelo dei mostri” (Michel Grisolia
nel 1974) e di “Goya italiano” (Michel Bourgeois nel 1978).
La
sua carriera nel fumetto si concluse proprio con Tex
– Il grande!,
realizzato nel 1985 e pubblicato tre anni dopo. L'ultimo periodo
della sua vita lo dedicò alle attività di pittore e illustratore, e
a sporadiche collaborazioni televisive (il TG2 e il canale francese
TV7).
Si spegne a Roma il 25 gennaio del 1992.
Claudio Nizzi
Nato
Sétif, il 9 settembre 1938, trascorre gli anni della formazione a
Fiumalbo, in provincia di Modena, per esordire agli inizi degli anni
sessanta su Il
Vittorioso.
Nel 1969 avvia una prolifica collaborazione con Il
Giornalino
delle Edizioni Paoline per cui crea personaggi arcinoti come Larry
Yuma, Capitan Erik, Rosco & Sonny e Nicoletta.
Nel
1981 entra nella scuderia Bonelli con Mister
No,
per poi divenire il principale soggettista e sceneggiatore di Tex
per
oltre vent'anni. Nel 1988 crea la serie poliziesca Nick
Raider
e nel 2001 Leo
Pulp.
Dal
2005 ha rarefatto il suo impegno sul ranger di via Buonarroti per
dedicarsi alla narrativa. Nel settembre del 2008 pubblica L'epidemia
(I peccatori di Borgo Torre),
primo capitolo di una serie di romanzi noir dall'atmosfera frizzante
e divertita a cui seguiranno Il
federale di Borgo Torre e
Il
pretino.
Nessun commento:
Posta un commento