Nel sito del Corriere della Sera è stato pubblicato un breve fumetto di Franco Portinari sull'omicidio di Sarah Scazzi.
La ricostruzione è basata sulla confessione di Michele Misseri, quindi nel fumetto viene data forma all'ipotesi investigativa che l'omicidio sia stato commesso dallo zio e dalla cugina della vittima.
A proposito di questa vicenda su Facebook è nato il gruppo Lasciate lo zio di Sarah alla folla. Gipi ha preso spunto dai messaggi degli iscritti al gruppo per realizzare il cortometraggio intitolato A 1562 persone piace questo elemento:
"C’era proprio bisogno di una ricostruzione illustrata? Come se non bastassero il voyeurismo mediatico e il turismo dell’orrore (sostantivo attribuibile non tanto alla vicenda, quanto piuttosto alla perversa curiosità di chi desidera apparire nei tg della sera). Come se non bastasse la drammaticità di una storia che, a differenza di analoghi fatti di cronaca – o come il delitto di Cogne o il terremoto a L’Aquila – ha conquistato" [continua su Stunf.it]
A me questo fumetto sembra semplicemente inutile.
Sicuramente tutta la faccenda sta "stuccando", come tutti i casi mediatici.
RispondiEliminaMa nel fatto che tra le 100.000 narrazioni fatte degli eventi ce ne sia una a fumetti non vedo un problema di specificità. Sarebbe un problema se l'avessero fatto per i minatori cileni?
L'uso del fumetto come strumento giornalistico è di per sé un segno positivo, già stato usato (per esempio su il Fatto Quotidiano in certi casi, su Internazionale, eccetera).
Possiamo dire secondo me che è superfluo continuare a soddisfare il senso pruriginoso di certo pubblico nel caso in dettaglio, ma non perché è il fumetto a farlo.
Anche Giacomo Nanni ha fatto una tavola sulla questione:
RispondiEliminahttp://www.ilpost.it/giacomonanni/2010/10/13/il-cellulare/
decisamente meno morbosa (secondo me) di quanto pubblicato sul Corriere.
Baci!
c.