Nel campo della letteratura scrivere a quattro (o più) mani non è per nulla impossibile, però lo scrittore, di norma, realizza le proprie opere da solo e, ad eccezione dei consigli del supervisore, in piena autonomia. Dando una scorsa agli scaffali di qualunque libreria ci si accorge di quanto è difficile trovare un'opera collettiva che non si limiti ad essere una mera antologia ma sia il frutto della collaborazione attiva di molti autori. Fra i non molti casi di scrittura collettiva si possono citare Lo Zar non è morto del Gruppo dei Dieci, Wu Ming, Luther Blissett, il sito Scrittura Industriale Collettiva e il cadavere squisito inventato da Tristan Tzara.
Dal punto di vista della scrittura collettiva c'è un abisso fra la letteratura, dove questa pratica è poco esplorata, e il fumetto, che nella maggior parte dei casi vive di collaborazioni fra più autori. Al di là della classica divisione dei compiti fra soggettista, sceneggiatore, disegnatore, inchiostratore, colorista, letterista e copertinista, i casi più lampanti di scrittura collettiva sono costituiti dagli universi narrativi che si dipanano da decenni nei fumetti supereroistici di Marvel e DC Comics.
Gli autori collaborano fra loro prima di tutto in linea orizzontale, facendo in modo che gli albi che escono in un certo arco di tempo siano coordinati fra di loro, non contengano incongrunze e addirittura si incrocino o abbiano rimandi reciproci. In secondo luogo in questo tipo di fumetti c'è un continuo scavare nel passato, riportando alla luce trame e personaggi scritti decenni prima da altri autori che parlavano con stili molto diversi ad altri pubblici. Un fumetto supereroistico nasce spesso dalla combinazione di storie precedenti realizzate da autori che erano all'oscuro della piega che avrebbero preso gli avvenimenti negli anni successivi.
Quella che in letteratura è eccezione, avanguardia e ricerca, in campo fumettistico diventa il metodo standardizzato e sedimentato.
In un contesto del genere è una grande novità declinare il concetto di cadavere squisito nel campo dei fumetti?
Il cadavere squisito originariamente "era un gioco che consisteva nel comporre una frase da parte di più persone senza che nessuna potesse tener conto della collaborazione o collaborazioni precedenti. Il primo tentativo che si fece originò la frase “Le cadavre exquis boira le vin noveau” (il cadavere squisito berrà il vino novello) dalla quale proviene il nome del gioco." [da Apolide]
Nella versione a fumetti il cadavere squisito è diventato un happening nel corso del quale alcuni autori realizzano una sequenza di pannelli o vignette. Ciascun autore disegna un pannello senza sapere chi sarà l'autore successivo e quale aspetto avrà l'opera una volta terminata.
Un'opera del genere si discosta dai fumetti più tipici - che non sono cadaveri squisiti (il cadavere più squisito che si sia mai visto nei fumetti Marvel è Sophie delle Naiadi di Stepford) - grazie agli elementi dell'improvvisazione e dell'imprevedibilità, contrapposti alla pianificazione che caratterizza i classici fumetti supereroistici (per fare un esempio del poco margine lasciato al caso si può citare il ritorno di Steve Rogers: è probabile che Captain America 600 sia stato progettato quattro anni prima dell'uscita).
In questo pezzo breve e sempliciotto mi interessava evidenziare che, se da un lato c'è una notevole differenza fra fumetto-cadavere squisito e fumetto tradizionale, dall'altro lato il cadavere squisito si inserisce in una tradizione florida di opere collettive a fumetti che, nel settore supereroistico, ha dato vita a un metodo di scrittura molto originale, forse impossibile da replicare altrove (altrove nel senso di letteratura, cinema e tv) nelle dimensioni raggiunte dagli Universi a fumetti di Marvel e DC.
ps: spero di avere tenuto basso il livello delle cazzate.
Vedi:
Cadavere squisito supereroistico.
Articoli e interviste sulla scrittura collettiva.
Una jam session di Art Spiegelman e Charles Burns.
Una jam session di Rob Liefeld e Todd McFarlane.
giovedì 18 giugno 2009
Cadavere squisito e fumetti Marvel
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