"Sergio Bonelli (1932-2011), figlio d’arte di genitori troppo presto divorziati, ha ereditato in egual misura le doti del padre e della madre. Da Gian Luigi Bonelli, il patriarca del fumetto italiano del dopoguerra, la passione per il fumetto. Da Tea Bonelli, invece, le doti amministrative: era la madre, infatti, a gestire la casa editrice dopo la separazione. Sergio Bonelli, infatti, da una parte affiancherà la madre nelle questioni burocratiche e dall’altra parteciperà alla" [continua su Qohelet]
Moreno Burattini:
"Il primo SMS mi ha raggiunto alle 10 e 50 di questa mattina. Era di un lettore di Zagor. Diceva: "Moreno, dimmi che non è vero". Io sapevo che era vero da poco più di un'ora, e" [continua su Freddo cane in questa palude]
Roberto Recchioni:
"Un giorno squilla il telefono.
Risponde mia madre.
Vedo che si agita e poi mi viene incontro sventolando la cornetta del cordless e starnazzando tutta emozionata:
"ROBERTO! ROBERTO! E' Sergio Bonelli! Sergio Bonelli! Che bella voce!!"
Afferro il telefono, piuttosto incredulo, e dall'altra parte della cornetta qualcuno mi dice:
"Pronto, Roberto? Mi ha risposto una signora che ha detto che avevo una bella voce..."
Era proprio Sergio Bonelli che chiamava per" [continua su Asso Merrill]
Una vignetta di Giacomo Bevilacqua su A panda piace...
Illustrazione di Makkox su Il Post.
Alfredo Castelli:
"Sono ancora sotto l'effetto dello schiaffo: per ora lo choc annulla il dolore, che senz'altro verrà dopo. Ho saputo - come gli altri colleghi della redazione - della morte di Bonelli soltanto poche ore fa. Razionalmente so che la notizia è vera; irrazionalmente, per ora, mi sembra che" [continua nel sito del Corriere della Sera]
Illustrazione di Massimo Carnevale nel blog Sketchedsnatched.
Nel sito della Sergio Bonelli Editore c'è una galleria di omaggi inviati alla casa editrice da Mauricio de Sousa, Alessandro Vitti, Luigi Siniscalchi e altri autori.
Lorenzo Bartoli:
"Non mi piacciono le cose di ridere. La frontiera, il bivacco, le bistecche alte tre dita, la vegetazione lussureggiante, i saloon pieni di bari e di donnine allegre, le canoe a pantofola, il grande fiume, le barche con la ruota, i duelli, i film western: questo mi piace. E le cene con gli amici (mi piacciono gli" [continua su Cuori da bar]
Un messaggio della mamma di Roberto Recchioni su Facebook:
"Ricordo con affetto una telefonata di tanti anni "sono Sergio Bonelli vorrei parlare con Roberto" mi ero così emozionata che non riuscivo a dire a Roberto di venire al telefono ciao Sergio Buon viaggio"
Illustrazione di Luigi Siniscalchi dal sito della Sergio Bonelli Editore
Luca Raffaelli:
"E' morto a Milano all'età di 79 anni, Sergio Bonelli. Nato il 2 dicembre del 1932 a Milano, era ricoverato in ospedale San Gerardo da una settimana dopo aver iniziato ad accusare problemi di salute ad agosto. Editore, fumettista, anche conosciuto all'inizio della sua carriera con lo pseudonimo di Guido Nolitta, che aveva scelto per evitare di essere confuso con" [continua su Repubblica]
Alessandro Trevisani:
"“Io sono il generale Custer. Difendo il fumetto fino all'ultimo e cadrò per ultimo”, amava dire. E adesso che Sergio Bonelli se n'è andato, che succede? Vedremo Tex sull'iPad (sarebbe ora), all'ipermercato marchiato sulle lattine di Fanta (speriamo di no), dal benzinaio che ci sorride e ci invita a fare il pieno? Vedremo la pubblicità, che in settant'anni non è mai" [continua su Max]
AGGIORNAMENTO
RispondiEliminaRoberto Recchioni:
"Un giorno squilla il telefono.
Risponde mia madre.
Vedo che si agita e poi mi viene incontro sventolando la cornetta del cordless e starnazzando tutta emozionata:
"ROBERTO! ROBERTO! E' Sergio Bonelli! Sergio Bonelli! Che bella voce!!"
Afferro il telefono, piuttosto incredulo, e dall'altra parte della cornetta qualcuno mi dice:
"Pronto, Roberto? Mi ha risposto una signora che ha detto che avevo una bella voce..."
Era proprio Sergio Bonelli che chiamava per" [continua su Asso Merrill]
Alessandro Trevisani:
"“Io sono il generale Custer. Difendo il fumetto fino all'ultimo e cadrò
per ultimo”, amava dire. E adesso che Sergio Bonelli se n'è andato, che
succede? Vedremo Tex sull'iPad (sarebbe ora), all'ipermercato marchiato
sulle lattine di Fanta (speriamo di no), dal benzinaio che ci sorride e
ci invita a fare il pieno? Vedremo la pubblicità, che in settant'anni
non è mai" [continua su Max]