Qualche tempo fa la rivista D di Repubblica ha pubblicato un articolo di Laura Piccinini su Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet.
Estrapolo un pezzettino sulla comic mafia (!!!) di Parigi:
"Adesso di anni ne ha 39, quindi per le tabelle italiane è un giovane autore, ma a sentirlo raccontarsi - e a contare i suoi più di cinquanta volumi pubblicati - è come se avesse vissuto due volte, se non tre. Vita vera, disegnata, raccontata all'analista. In più si è autoesiliato in campagna come fanno gli autori arrivati e stufi, dalle banlieue al Beaujolais: "Ragioni famigliari", dice lui, ma non convince. Qualcuno del suo ambiente professionale rivelerà poi, con preghiera di non scriverlo, che Manu Larcenet è dovuto scappare anche per evitare la guerra che pare gli abbiano "velatamente" dichiarato i colleghi rivali, perché se sei troppo bravo ti ritrovi una di quelle spedizioni di avvertimento nello studio per farti capire che non devi rovinare la piazza ad altri. Prova che in quel paradiso dei fumettari che è Parigi aleggia la lobby della "comic mafia"."
Nel blog di Fabio Lai trovate le scansioni delle pagine con l'articolo.
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