mercoledì 7 gennaio 2009
Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet (recensione)
Nel 2007 la casa editrice Coconino Press ha pubblicato il volume Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet, autore francese ancora poco noto in Italia ma meritevole come pochi di essere scoperto e apprezzato.
Lo scontro quotidiano di cui parla Larcenet nel suo fumetto è la continua e sfibrante battaglia di Marco con il suo male di vivere. Il protagonista è un giovane fotografo volontariamente disoccupato che deve fare i conti con un disagio e un'insicurezza tali da averlo costretto a fuggire in campagna per nascondersi dai rapporti interpersonali.
Larcenet descrive l'incapacità di Marco di costruire o sviluppare le relazioni con i genitori, il fratello (col quale si trova bene ma ha comunque dei piccoli e significativi attimi di black out), la fidanzata e chiunque altro. Ma soprattutto racconta i tentativi, anche fruttuosi, di reagire e aprirsi all'amicizia, all'affetto e all'amore e di riavvicinarsi alla fotografia.
Uno dei grossi problemi di Marco, e un elemento che contribuisce a rendere affascinante l'opera, è la sua incapacità di comprendere lo spirito del tempo contemporaneo. Vive in una Francia che non ha risolto i problemi di integrazione delle minoranze covati a lungo (fin dalla Guerra d'Algeria, significativamente citata in modo importante) ed esplosi in occasione del ballottaggio fra Jacques Chirac (destra) e Jean-Marie Le Pen (estrema destra). Assiste ai prodromi del declino industriale che negli anni successivi verrà accentuato dalla rapida ascesa della Cina. Viene travolto dalla perdita della memoria dovuta ai ritmi e ai cambiamenti vorticosi della contemporaneità.
E' importante sottolineare che durante l'opera Larcenet alterna due stili differenti. Nella maggior parte delle tavole i personaggi sono disegnati in modo caricaturale e hanno il naso a patata come Asterix; inoltre l'autore usa solo le nuvolette di dialogo (non ci sono mai nuvolette di pensiero e didascalie). In alcune occasioni le sequenze disegnate in stile umoristico sono interrotte da una pagina in bicromia realizzata con uno stile realistico (dove non ci sono mai nuvolette di dialogo ma solo didascalie).
Probabilmente la spiegazione di queste scelte stilistiche sta nel fatto che Lo scontro quotidiano è un fumetto parzialmente autobiografico. L'impressione è che Larcenet provi pudore nel mettersi a nudo e raccontare la propria vita in modo diretto e esplicito. Lo stile caricaturale, e il ricorso a un personaggio di fantasia, potrebbe essergli servito da mediazione per riuscire a fissare le idee sui fogli di carta, mentre le pagine disegnate in stile realistico potrebbero essere le pagine nelle quali i suoi pensieri sono emersi con più forza.
Ne Lo scontro quotidiano Manu Larcenet riesce a delineare un personaggio memorabile, complesso e combattuto che, nonostante le sue nevrosi, tenta di lottare per trovare e affermare la sua individualità senza omologarsi. E' significativo l'episodio della mostra fotografica. A dispetto del suo nume tutelare che cerca la rottura a tutti i costi con il passato, Marco punta sulla semplicità, sul ricordo e sulla memoria e decide di fotografare i vecchi colleghi di suo padre, affermando così la sua personalità sia nel macrocosmo artistico sia nel microcosmo del rapporto con il padre e i suoi amici.
Il libro della Coconino contiene due distinti capitoli che in Francia sono stati pubblicati separatamente. Prossimamente la casa editrice bolognese pubblicherà il secondo e conclusivo volume (con i capitoli n. 3 e 4).
Ringraziamenti: www.libroteka.it
Sito di Manu Larcenet.
Sito di Coconino Press.
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