venerdì 15 ottobre 2010

Il brigante Grossi e la sua miserabile banda di Michele Petrucci: copertina e anteprima



Tunué pubblica Il brigante Grossi e la sua miserabile banda di Michele Petrucci.
Dopo il Continua trovate una galleria di tavole commentate dall'autore.

Tavole e commenti provengono dal blog di Michele Petrucci. Nel suo blog trovate altre tavole e vignette commentate.


"Arrivo della Banda Grossi nel paese di Acqualagna. Terenzio Grossi e tutta la banda (che nel fumetto ho semplificato perché spesso la sua composizione variava a seconda dei tempi e dei luoghi) erano banditi sociali. Il banditismo sociale era composto da una buona parte di contestazione verso l'autorità. Per questo motivo non solo non nascondevano i loro volti ma spesso si "annunciavano" urlando e sparando in aria. E spesso le loro azioni erano dimostrative, come sparare ai simboli del potere locali oppure deridere pubblicamente la Forza." [dal blog di Michele Petrucci]


"Con questa tavola ha inizio una sequenza di Banda Grossi che mi sta molto a cuore. Sono solo 3 pagine ma spiegano (cercano di spiegare) uno dei perché spesso placidi contadini divennero sanguinosi briganti. E questo motivo, secondo molti studiosi del fenomeno del banditismo sociale, fu lo sradicamento dalle proprie terre, dalle proprie coltivazioni." [dal blog di Michele Petrucci]








"Nella provincia di Pesaro la strada ferrata arrivò nel novembre 1861. Per capire lo stravolgimento che ciò produsse in quel mondo si pensi che era agli albori l'illuminazione urbana e che pochi anni prima i Telegrafi Elettrici Pontifici avevano collegato Pesaro con Urbino, Ancona e Macerata.
La storia della Banda Grossi si colloca su questo fondo mutevole.
" [dal blog di Michele Petrucci]

"L'incontro/scontro tra il capobanda Terenzio Grossi e uno dei primi treni.
Che io sappia non ci sono documenti che testimoniano questo incontro. Ma mi piaceva l'idea della banda che si trova di fronte ad un cambiamento epocale e non riconoscendolo come tale ne ha paura e cerca di sfuggirgli.
" [dal blog di Michele Petrucci]



"Tutta la prima sequenza (che ho appena ultimato) è ambientata nella gola del Furlo, una specie di canyon scavato nei millenni dal Candigliano, un affluente del fiume Metauro. Si tratta di una scena importante per la storia della Banda Grossi, un vero e proprio punto di svolta per le loro vicende. Per questo ho deciso di metterla all'inizio del fumetto per poi tornare indietro nel tempo. L'intera sequenza è praticamente muta e racconta lo scontro tra la banda e due carabinieri incontrati per caso in una locanda nella mattina del 17 ottobre 1861." [dal blog di Michele Petrucci]


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