domenica 9 dicembre 2012
La Max Bunker Press chiude?
Alan Ford n. 523 in edicola dal 20 dicembre conterrà un "importante messaggio di Max Bunker". Quasi sicuramente Max Bunker annuncerà la chiusura della casa editrice Max Bunker Press e la prosecuzione della pubblicazione di Alan Ford da parte della 1000 volte meglio Publishing della figlia Raffaella Secchi.
Martedì scorso la lettera aperta di Max Bunker è stata pubblicata nel sito della Max Bunker Press e rimossa dopo alcune ore.
La trovate dopo il Continua.
CHEZ MAX SPECIAL
Carissimi alanfordissimi,
Quante volte ho scritto che io sono un autore che ha deciso di fare l’editore di se stesso per non dovere sottostare a imposizioni e impedimenti da parte di terzi? Tante!
Quante volte ho scritto che non mi piace fare l’editore ma che è una tassa che devo pagare se voglio gestirmi a mio totale piacimento? Tante!
Ora siamo alle soglie del 2013, la MBP fu fondata nel 1983, quasi trent’anni fa, godendo di ottimi periodi e subendo quelli di crisi che hanno condizionato tutti quanti e non solo nell’editoria.
Quest’altalena di alti e bassi ricca di soddisfazioni e di delusioni posso valutarla, in una scala da 1 a 10, con un bell’8 ½, che è di rimembranza felliniana, e che comunque è una media di tutto rispetto.
Però siamo giunti al termine, al termine della mia lunga e sudata esperienza di editore in proprio. La parte dell’editore è quella che uccide il mio entusiasmo per tutte quelle piccole e meno piccole forme burocratiche che sembrano inventate apposta per far scappare la voglia di lavorare.
Un creativo non potrà mai essere un amministrativo, i due termini sono inconciliabili e se è obbligato a esserlo ne scaturisce una sofferenza che a lungo andare diventa una forma di insopportabile oppressione.
Così ho deciso la chiusura volontaria della MBP, una chiusura con tutti i conti in ordine senza dovere alcunché a nessuno. MBP sta per Max Bunker Press, e il mio nom-de-plume non può, né voglio che diventi un nome commerciale. Voglio salvare la mia identità di artigiano preservando il mio nome d’arte da ogni qualsiasi tipo di contaminazione. L’artigiano Max Bunker, probabilmente l’ultimo degli artigiani, decide di non fare più l’editore e quindi il nome dell’artigiano viene ritirato dal mercato. Ci sono due cose che amo fare sopra le altre: scrivere e viaggiare. Grazie alla tecnologia posso fare entrambe insieme. Infatti anche se fossi a Timbuctù posso mandare via email una sceneggiatura in pochi minuti.
Questo è l’ultimo numero di Alan Ford edito dalle MBP, ma non l’ultimo di Alan Ford in assoluto. Tutt’altro. Max Bunker artista riprende quello che non aveva mai lasciato, la sua creatività, ma sgravata da condizionamenti editoriali. Max Bunker continuerà a scrivere Alan Ford, di cui è padrone di tutti i diritti, e li affitta alla figlia Raffaella che ha una sua piccola casa editrice, la:
1000 volte meglio Publishing
In tempi recenti e meno recenti ho ricevuto offerte per cedere la società e me ne sono sempre ben guardato. In tempi molto recenti qualcuno ha tentato anche di acquisirla de facto con una manovra da birbantello, ma era così smaccatamente dilettantesca da suscitare non indignazione ma tenera commiserazione.
Per quelli dello zoccolo duro informo che ho anche preso l’impegno di tenere una rubrica periodica, che si intitolerà “Max dixit”. Alan Ford continuerà nella sua numerazione e avrà Dario Perucca principe del foro disegnandi, più qualche aiutante di belle speranze.
È tutto. Ci leggiamo sul prossimo numero.
Sempervoster,
MAX BUNKER
p.s. Ho scelto “Dracula” per chiudere la produzione MBP di Alan, sia per introdurre il nuovo albo “Vampireide” dove c’è una nuova stirpe di vampiri, sia perché trovo che abbia una colorazione d’alto livello creante atmosfere in piena sintonia col testo. M.B.
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