mercoledì 22 febbraio 2012
Di Clemente cita Jim Lee: Nathan Never come Batman
Alle fiere del fumetto gli autori di Sergio Bonelli Editore non realizzano disegni presso lo stand della casa editrice. La Bonelli commissiona loro un disegno che
viene stampato in molti esemplari; la stampa viene data in omaggio ai lettori che visitano lo stand e l'autore del disegno si limita ad autografarlo.
Nel sito della Bonelli c'è una galleria con tutte le stampe pubblicate dal 2002 a oggi.
Il forum Stripovi ha pubblicato in anteprima i disegni di Paolo Di Clemente e Sergio Giardo che saranno dati in omaggio a Mantova Comics and Games. L'illustrazione di Di Clemente (in basso) assomiglia in modo impressionante a un disegno di Jim Lee (in alto).
Lo scopo di questo articolo non è dire "Guardate, Di Clemente ha scopiazzato".
Mi sono occupato più volte del tema della copiatura, in particolare in questo articolo. Il caso di Di Clemente mi dà l'opportunità di aggiungere un'altra piccola considerazione.
Di Clemente prende spunto da un disegno molto curato e pregevole ed ottiene un risultato che è inferiore all'originale per più motivi:
Di solito Batman non indossa un'armatura, quindi Jim Lee è stato molto attento a tracciare le linee del costume del supereroe in modo che non ci siano dubbi che quella che indossa sia una corazza. Nel disegno di Nathan Never non c'è la stessa cura: in particolare lascia a desiderare la gamba destra del personaggio. La gamba destra di Nathan Never è il particolare più significativo di tutto il disegno di Di Clemente.
Di Clemente usa lo stratagemma del fumo per rimpiazzare il mantello di Batman. Nell'angolo in alto a destra il disegnatore italiano è costretto a fare "una contorsione" per coprire con il fumo lo svolazzo del mantello disegnato da Jim Lee.
Infine da un disegno all'altro diventano approssimativi il volto del personaggio e lo sfondo.
Probabilmente a qualcuno non è piaciuto il fatto che Di Clemente ha copiato o ricalcato. Secondo me l'unica critica da fare non riguarda il ricalco - è una semplice curiosità sapere che il disegno di Di Clemente deriva da quello di Jim Lee - bensì l'imbruttimento dell'originale.
Domanda per chi non vede di buon occhio la copiatura: ci sarebbe stato qualcosa di male se Jim Lee avesse ricavato il suo disegno da quello di Di Clemente?
AGGIORNAMENTO
Di Clemente non è più indicato fra gli autori che parteciperanno a Mantova Comics and Games. Probabilmente i supervisori della Sergio Bonelli Editore non hanno gradito il ricalco e non c'è stato tempo per sostituire il disegno copiato con un altro.
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Sbaglio oppure nella seconda il fumo in alto a sinistra sembra come incollato quadrato per quadrato?
RispondiEliminaBtw, riguardo alla copia, non ci trovo nulla di male se si cita sempre l'originale, perchè, a riconoscere una bella idea siamo capaci tutti (o quasi), ma ad averla, no, quindi senza citazione ci si prendono dei meriti non propri.
AGGIORNAMENTO
RispondiEliminaDi Clemente non è più indicato fra gli autori che parteciperanno a Mantova Comics and Games. Probabilmente i supervisori della Sergio Bonelli Editore non hanno gradito il ricalco e non c'è stato tempo per sostituire il disegno copiato con un altro.
che schifo di commenti Luigi, peccato che in giro purtroppo c'è gente come te
Eliminama non hai altro da fare?
non lavori?
cercati un amante :-) su
Grande Luigi
Eliminaci vuole un pò di critica seria
la piazza ti da ampiamente ragione
smascheriamo questi pagliacci che si spacciano per artisti!
bhè, Di Clemente aveva cominciato a copiare prima Romita Jr, ed è evidentissimo dai suoi NN, per arrivare a Jim Lee, di nuovo! uhuhu!
RispondiEliminaIl problema è molto più ampio... su internet si è scatenata la caccia al plagio per sputtanare i ricalcatori, ma la maggior parte di addetti ai lavori e lettori non applica lo stesso criterio alle sceneggiature, sempre bonelliane, che da sempre rubano e ricalcano le idee altrui, mascherandole da citazioni più o meno esplicite. Esattamente come in questo caso il disegnatore ha attinto a piene mani da un'opera precedente e non sua, e allora Sclavi che ha sempre copiato il cinema e la letteratura? Sul disegno non si transige, mentre nella storia si parla di "omaggi" ma è lo stesso identico modo di fare di chi non crea nulla e col tempo diventa un esperto di "frullati" di idee riciclate.
RispondiEliminaCocco
No, un momento. Lungi da me difendere Sclavi et simili, ma da che Dylan e Dylan, molte delle citazioni o degli spunti erano già citati in seconda o terza di copertina.
EliminaSe qui avessi letto un "Di Clemente AFTER Jim Lee", avrei potuto dire che non è bella come l'originale e sarebbe finita lì.
Qui invece c'è proprio l'intento del ricalco: avrebbe ad esempio potuto usare come sfondo dei grattacieli moderni ed intatti e risparmiarsi il fumo. Invece così è palese che non abbia voluto perdere tempo a rifare nemmeno lo sfondo.
Mi ricorda parecchio il caso Luttazzi, dove un conto è citare, ma anche re-citare monologhi altrui, traducendoli, basta però che lo scrivi da qualche parte.
Ma della cover dell'albo gigante di NN numero 15, dello stesso autore ne vogliamo parlare? Stesso autore e nuova fotocopia sempre da Jim Lee. Su Facebook se ne discute già, vediamo se trovate l'originale!
RispondiEliminaSu Nathan Never Gigante n. 15 c'è già una notizia qua:
RispondiEliminahttp://house-of-mystery.blogspot.it/2012/03/nathan-never-sempre-piu-simile-batman.html
Sì, ma il punto è: perchè indignarsi per disegnatori che copiano (e anche male), quando gli sceneggiatori lo fanno da sempre?
RispondiEliminaCocco
Gli sceneggiatori copiano le battute pari pari da altri o predono spunto dalla stessa idea? Perché il primo caso è quello di cui si discute qui, non spariamo nel mucchio per cortesia.
RispondiElimina@Cocco: per me l'equazione "copia = è un ladro" è sbagliata. Ci sono diversi fattori che vanno presi in considerazione.
RispondiEliminaPer esempio in questo post ho scritto:
"Secondo me l'unica critica da fare non riguarda il ricalco - è una semplice curiosità sapere che il disegno di Di Clemente deriva da quello di Jim Lee - bensì l'imbruttimento dell'originale."
Un altro fattore potrebbe essere la sistematicità dei ricalchi. Il commento di cui sopra è stato scritto pensando che il ricalco fosse un caso unico nella produzione dell'autore. Se scoprissi che l'autore ricalca a mani basse non scriverei più "è una semplice curiosità sapere che il disegno di Di Clemente deriva da quello di Jim Lee".
Poi possono esserci casi (non parlo più di Di Clemente) in cui la rielaborazione di opere altrui fa parte della cifra stilistica dell'autore.
A proposito dei ricalchi ho scritto anche questo articolo:
http://fumettidicarta.blogspot.it/2009/07/proposito-del-plagio-ne-le-cronache-del.html
Chi si è arrabbiato su Facebook probabilmente ha fatto lo stesso ragionamento che ho esposto nell'articolo.
Concordo in pieno Le Cronache del Mondo Emerso è un caso esemplare, come lo sono molti altri fumetti "ispirati" a film e libri più famosi, dove la scarsità di idee è mascherata da omaggio.
RispondiEliminaCocco
sulle sceneggiature e omaggi fake mi trovate d'accordo,uhhu se mi ci trovate!
RispondiEliminaBellissima definizione "omaggi fake" iniziamo a fare il pelo anche a chi scrive e vedrete quanti miti cadono...
RispondiEliminaCocco
bella gatta da pelare? Dove finisce l'omaggio e dove comincia il plagio? Il discrimine dev'essere estetico e concettuale, per le questioni legali se la vedranno gli interessati; ma ci sarà sempre un ampio margine di incertezza; allora forse, o si fa le pulci a tutti o a nessuno.
RispondiEliminaa tutti A TUTTI!
EliminaParlate della vendetta. La vendetta sta andando portare il vostro figlio di nuovo voi o al mio ragazzo me? Rinuncio alla vendetta del mio figlio. Ma il mio più giovane figlio ha dovuto lasciare questo paese a causa di questo commercio di Sollozzo. Così ora devo fare i arraingments per portarlo indietro sicuro ho eliminato di tutte queste spese false. Ma I' m. un uomo supersticious. E se un certo incidente del unluck lo accade, se è sparato nella testa da un ufficiale di polizia, o se appenda in sua cellula di prigione, o se he' la s ha colpito da un bullone di lampo allora I' m. che va incolpare di alcuna della gente in questa stanza ed in quella, non perdono. Ma, quello da parte, ha lasciato per dirlo che giuro, sulle anima dei miei nipoti, che non sarò quello per rompere la pace ha fatto qui oggi.
RispondiEliminaVito... ma te cosa mangi???
RispondiEliminaMa di cosa parlate????... nessuno dice che nell'opera di Jim Lee c'è un banale errore di prospettiva nello sfondo (i palazzi sulla destra hanno un'unclinazione diversa da quelli di sinistra) e lo sventurato ha copiato anche quello!!!! Ma che gente lavora alla Bonelli?
copiato?
RispondiEliminavorrai dire RICALCATO!
A me viene il dubbio che Paolo di Clemente in realta' non sappia disegnare, ma sia solamente capace ad utilizzare photoshop e creare patchworks di immagini altrui. Oltre 40 vignette copiate (male) e spudoratamente in un solo fumetto, senza contare le copertine e le vignette varie ed eventuali che probabilmente non sono state smascherate.
RispondiEliminaE' tantissimo .. e in passato sarebbe stato abbastanza per allontanarlo da quella che un tempo era una casa Editrice DAVVERO prestigiosa - la Bonelli.
Purtroppo pero' la Bonelli ha fatto alcuni nuovi acquisti che lasciano davvero a desiderare, rispetto alle punte di diamante a cui ci eravamo abituati negli anni 90.
Sara' la crisi? Forse non si possono piu' permettere di dare il giusto compenso a VERI artisti? Non lo so ... ma mi pare che siano in caduta libera (soprattutto Nathan Never).