Alcuni giorni fa Giuseppe Di Bernardo ha raccontato nel suo blog che un albo dell'Insonne che doveva essere distribuito gratuitamente nel corso del festival Cartoon Club di Rimini è stato censurato. Un'azienda che ha sponsorizzato l'albo con una pubblicità in terza di copertina ha chiesto che il fumetto non venisse distribuito quando si è accorta che il cattivo di turno era il sottosegretario alla cultura.
Anche gli organizzatori di Cartoon Club hanno raccontato l'episodio in un comunicato stampa pubblicato nel sito AFNews. Cito una parte del testo da cui si desume che l'azienda che ha bloccato l'uscita del fumetto aveva potuto visionare solo le tavole senza lettering (quindi senza nessuna menzione al sottosegretario alla cultura) prima di ricevere l'albo stampato:
"A rendere più complessa ancora la questione c’è il fatto che Cartoon Club ha sottoposto allo sponsor in fase esecutiva le tavole disegnate prima che venissero letterate, ovvero prima che il testo fosse inserito nelle nuvolette del fumetto, per ricevere una approvazione su come era stata rappresentata graficamente la facciata esterna del Centro Commerciale “Le Befane” all'interno della storia. Il testo però non era stato fornito allo sponsor."
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