venerdì 21 marzo 2008

Vauro: Fiamma Frankenstein


Splendida vignetta di Vauro pubblicata sul Manifesto del 13 marzo.

Alcuni ebrei e filo-israeliani si sono lamentati perché Vauro ha accostato il fascio littorio alla stella di David.

Vauro ironizza sulla candidatura di Fiamma Nirenstein nello stesso partito di Ciarrapico (l'imprenditore che alcuni giorni fa ha affermato di essere fascista). Dove siano l'antisemitismo e l'offesa agli ebrei nel loro complesso ("Ci riteniamo oltraggiati dal fatto che il manifesto abbia pubblicato una vignetta indiscutibilmente antisemita" dice Abraham Foxman dell'Anti-Defamation League) è un mistero. Vauro si è limitato a sottolineare la contraddizione che nasce quando una persona di religione ebraica, appartenente ad uno dei popoli che in passato (e non nel presente) hanno subito una dura repressione, abbraccia idee che vanno nella direzione del totalitarismo e dei sopprusi.

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10 commenti:

  1. A me la vignetta sembra essere molto chiara. Come si fa a considerarla antisemita?!? Forse bisognerebbe fare un corso di lettura della letteratura disegnata per chi non ha ancora imparato a 'leggere' nemmeno le vignette...

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  2. La vignetta di vauro il comunista seguace di stalin puzza di antisemitismo!! Se lui si reputa un vignettista libero e democratico deve disegnarne qualcuna su maometto; altrimenti ha ragione la giornalista!!!
    Aspettiamo!!!!

    Lorenzo

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  3. lorenzo, è evidente che il sillogismo non è il tuo forte.
    e i punti esclamativi buttati a profusione rafforzano un discorso debole quanto dei gioielli indossati, con tutto il rispetto, da una signora di 80 anni.

    quanto alla nirenstein, i compagni (anzi, i camerati) di viaggio se li è scelti da sola. quoi dire? vedrà il da farsi quando questi stessi, magari in compagnia di forza nuova, andranno a qualche manifestazione contro gli ebrei.

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  4. sono perfettamente d'accordo con Goria. Specie quando propone un corso di alfabetizzazione: non solo iconico ma anche ironico, aggiungo.

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  5. Non mi risulta assolutamente che il Popolo delle LIBERTÀ sia antisemita, e quindi non vedo cosa ci sia da stupirsi per la candidatura di Fiamma Nirenstein.
    Agitare lo spettro del fascismo su una forza liberale e liberista è la solita balla ideologica di una certa area politica ed oramai mi sembra solo puerile.

    Stefano

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  6. Non sono di sinistra, quindi quello che ho scritto non è una balla ideologica di una certa area politica.

    Interpreto la vignetta così.
    Per prima cosa la considero legata all'attualità: nei giorni scorsi Ciarrapico ha detto di essere fascista e il suo partito non lo ha espulso. Il PdL può non essere fascista - anzi, di certo non è fascista - ma al suo interno almeno un fascista c'è, questo è un fatto. Un altro fatto: chi entra nel PdL - Fiamma Nirenstein - accetta di buon grado di convivere con un fascista, altrimenti se ne andrebbe.
    Vauro doveva riassumere tutto questo in una semplice vignetta, non scrivere un trattato politico. I simboli aiutano a riassumere e ad essere sintetici. Poi sta al lettore decifrare e contestualizzare.

    In teoria dovrebbe essere questa l'interpretazione.

    Ci sarebbe una seconda interpretazione più allettante.
    Fiamma Nirenstein si è sempre distinta per essere migliaia di migliaia più a destra di Sharon e dei neocon. Per lei anche i feti palestinesi sono degli sporchi terroristi.
    Chiunque l'ha sentita almeno una volta di certo non si è stupito nel vederla in quella vignetta con la spilletta fascista sul petto (fa più specie il suo strillare come un'aquila...).
    Messe così le cose non sarebbe la Nirenstein a sporcarsi entrando nel PdL, ma il partito di Berlusconi accogliendo tale poco di buono.
    Interpretazione allettante ma non è quello che voleva dire Vauro.

    In entrambi i casi lo scopo non è agitare lo spettro del fascismo sul PdL ma solo sulla Nirenstein.

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  7. Ah, allora avevo male interpretato "abbraccia idee che vanno nella direzione del totalitarismo e dei sopprusi", che mi sembrava riferito al PDL (dato che il quid è l'adesione della Nirenstein a tale forza politica).

    Ma al di là del caso specifico, penso che ad esempio, l'intervento dell'utente Lorenzo, per quando - mi si conceda - un po' impulsivo e privo di argomentazioni - nasca anch'esso dalla stanchezza di vedere erroneamente riconosciuto alla sinistra un primato morale che in realtà non c'è.

    Un manicheismo di comodo, dove basta un Ciarrapico che non condanna del tutto il fascismo (le sue ritrattazioni, ad esempio, non sembrano esser valse un fico secco, tanto era golosa l'occasione agli oppositori) per ribaltare l'intera ideologia del PDL. E qui non mi si può negare che dare al PDL in toto un connotato fascista è quantomeno una tendenza comune, Vauro a parte.

    Quindi è in questa atmosfera che va collocato il mio discorso, per non sentirsi personalmente attaccati: Berlusconi è il simbolo dell'immoralità ad ogni piè sospinto (golosissime in tal senso le sue maldestre battutine), mentre ad esempio un Mastella viene gettato come una zavorra non appena i nodi vengono al pettine, come se non fosse mai appartenuto alla coalizione. E mille esempi analoghi (tornando al caso Ciarrapico: a quanti allora sfugge o vuol sfuggire il passato dell'illustre Indro Montanelli?).

    Ma, per inciso, Vauro NON è né dimostra di essere antisemita. Questo è chiaro. Occhio però a non imboccare erronee scorciatoie ideologiche: il fatto che Vauro non sia antisemita non basta di per sé a dire che il PDL è fascista e che ai suoi membri passi per la testa di manifestare contro gli ebrei. Non siamo certo noi che bruciamo le bandiere di Israele.

    Spero di esser stato chiaro, adesso. Ciao a tutti.

    Stefano

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  8. Pare che Mastella abbia gettato il governo Prodi come una zavorra, regalando l'Italia ad un Berlusconi resuscitato, non il contrario. E pare che Silvio se ne sia tenuto lontano per pura immagine elettorale, nonostante si sia preso il caro Dini, anche lui degno compare di Catilina-Mastella.

    Vauro antisemita è semplicemente un nuovo lampante esempio della "Scomparsa dei Fatti" che colpisce i fumetti dopo aver imperversato sui giornali e in TV.
    Manipolazione e censura del pensiero, che è il vero cuore culturale del PDL.

    E' veramente pazzesco che il Cavaliere Nero possa dare del comunista a chiunque, cercando di nascondere sotto il tappeto le evidenti radici del suo movimento.

    Finirà con una collina in salotto...

    Fab

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  9. Come volevasi dimostrare.

    Stefano

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