giovedì 17 maggio 2012

Paperinik contro Mario Monti


Su Topolino n. 1956 del 23 maggio 1993 fu pubblicato un fumetto di Giorgio Pezzin e Corrado Mastantuono intitolato Paperinik e le tasse rapinatorie. Nella storia il sindaco di Paperopoli si fa da parte e lascia l'amministrazione della città nelle mani di un
governo tecnico:
"Ci rivolgiamo ai tecnici! (...) Esperti fiscali indipendenti, assunti allo scopo! Loro incasseranno... soldi e... impopolarità... Mentre il Comune incasserà senza colpo ferire! (...) Presto! Voglio i fiscalisti più feroci sul mercato!"

Una pagina significativa di Paperinik e le tasse rapinatorie è stata pubblicata nel blog Il Post Viola in un articolo intitolato "La profezia di Topolino, nel 1993 aveva già previsto tutto". L'autore del blog si è divertito a confrontare la Paperopoli del 1993 con l'Italia del 2012: oggi sono Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani che hanno ingaggiato l'esperto (?) fiscale Mario Monti per rapinare gli Italiani.

In realtà Pezzin e Mastantuono fecero satira sul Governo tecnico di Giuliano Amato che rimase in carica dal 28 giugno 1992 al 28 aprile 1993. Da Wikipedia:
"Nel suo primo mandato da Presidente del Consiglio si trovò ad affrontare una difficile situazione finanziaria. Per questa ragione, l'11 luglio del 1992 emise un decreto da 30000 miliardi di lire in cui tra le altre cose veniva deliberato (retroattivamente al 9 luglio) il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari per un "interesse di straordinario rilievo", in relazione ad "una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica" (...). Dopo aver perso pesantemente la battaglia contro la svalutazione della lira, nell'autunno dello stesso anno varò una manovra finanziaria "lacrime e sangue" da 93000 miliardi di lire"

A proposito di questa vicenda segnalo che Repubblica ha vinto di nuovo la maglia nera della cialtroneria. La notizia è stata pubblicata anche su Repubblica.it con il titolo "Paperopoli come l'Italia di Monti si avvera la 'Profezia di Topolino'" senza che la giornalista abbia indicato il legame fra il fumetto di Pezzin e Mastantuono e le vicende del Governo Amato.
Per inciso la giornalista non ha scritto nemmeno i nomi degli autori del fumetto.

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