venerdì 3 febbraio 2012

Before Watchmen: fare i prequel è un diritto morale


L'annuncio da parte di DC Comics dell'uscita di sette prequel di Watchmen è stata accolta in modo negativo da molte persone, compreso Alan Moore (vedi questo articolo).

Mi sembra che la critica più ricorrente riguardi la moralità di
un'operazione del genere. I prequel non dovrebbero essere pubblicati perché Alan Moore, scrittore dell'opera originale, li disapprova. La DC Comics violerebbe un presunto diritto morale del creatore dell'opera pubblicando nuovi fumetti contro la sua volontà.
Una critica del genere è totalmente infondata e stravolge la filosofia alla base della legge sul diritto d'autore. Quando viene creata una nuova opera un diritto morale c'è ma non appartiene all'autore, bensì alla collettività. La creazione di una nuova opera, l'invenzione di nuovi personaggi, arricchisce (non in senso materiale) l'umanità nel suo complesso, fornendo alle persone nuovi strumenti e concetti con cui esprimersi. Romanzi, fumetti, film e altri tipi di opere sono linguaggi, e in quanto tali sono destinati a circolare passando di persona in persona. Fermo restando il riconoscimento della paternità delle opere altrui, i risultati raggiunti da altri devono essere liberi di diventare i mattoni con cui costruire nuove opere. Alla base della legge sul diritto d'autore c'è proprio il riconoscimento che le opere appartengono alla collettività e chiunque è libero di utilizzarle, prendendole come punto di partenza per creare qualcosa di nuovo. Questo diritto morale collettivo viene limitato in modo arbitrario dal legislatore per dare all'autore la possibilità di ottenere un guadagno dal suo lavoro. Per questo motivo viene assegnato all'autore e ai suoi eredi (o chi per loro) un periodo di tempo (attualmente questo diritto dura fino a 70 anni dalla morte dell'autore) entro il quale possono sfruttare l'opera in modo esclusivo. E' un diritto patrimoniale, non morale.
Può accadere che un autore gestisca questo diritto badando alla moralità, ma il suo comportamento è vincolante solo fino a quando è detentore del diritto patrimoniale d'autore. Un autore, convinto che prequel e sequel rovinerebbero l'integrità e bellezza della sua opera, può impedire che i suoi personaggi vengano utilizzati in opere nuove, se ne detiene il diritto d'autore. Tuttavia nessuno sarà vincolato dalle sue scelte morali quando saranno trascorsi 70 anni dalla sua morte. Allo stesso modo un autore in vita non può accampare presunti diritti morali se ha ceduto il diritto patrimoniale d'autore ad altri.
E' quello che succede nel caso di Before Watchmen. Non c'è niente di più morale che utilizzare personaggi altrui contro la volontà del loro creatore!

  Ho già dedicato diversi articoli a Watchmen 2:
- Le copertine di Before Watchmen.
- Watchmen... non è soltanto Watchmen.
- Grant Morrison rifiuta di scrivere Watchmen 2.
- Pax Americana sarà il Watchmen di Grant Morrison e Frank Quitely.
- Alan Moore dice no al seguito di Watchmen.
- Il primo gossip.
 - Darwyn Cooke e Andy Kubert sono gli autori di Watchmen 2?

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