Daniele Brolli racconta il terzo viaggio di Andrea Pazienza.
"È la tarda primavera del 1985 e un’allora sconosciuta azienda che fa orologi invita a Basilea una serie di autori a un happening di pittura per lanciare il loro nuovo modello in plastica trasparente. La ditta si chiama Swatch.
Andrea non è stato chiamato, ma tutti i suoi amici di Bologna sì. Forse perché lui è più istintivo e meno designer di loro. O forse perché non" [continua su Proud Underdog]
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