Lo scorso 8 settembre Gianluca Maconi ha scritto nel blog di Roberto Recchioni un messaggio che lascia davvero poco spazio alle interpretazioni. Lo riassumo:
- il mercato dei volumi a fumetti è un far west;
- nei casi migliori c'è mancanza di trasparenza, nei peggiori si viene raggirati;
- per esempio i libri di Maconi vendono almeno una decina di copie a ogni fiera ma la sua ex casa editrice glielo tiene nascosto (Maconi è venuto a conoscenza di queste vendite parlando con altri autori che firmano dediche allo stand dell'editore).
In pratica Maconi ha scritto che l'ambiente della piccola editoria di fumetti è strutturalmente approssimativo o fraudolento e ha descritto un
imbroglio. Manca solo il nome della casa editrice (ma non è difficile capirlo).
Il 9 settembre ho citato la testimonianza di Maconi su House of Mystery. Lo ho fatto sia perché il fatto in sé è grave (un raggiro ai danni di un autore da parte di una casa editrice) sia perché da alcuni mesi a questa parte è in corso un dibattito sul problema del pagamento dei compensi agli autori.
Un mese dopo ci ha pensato Fumetto d'Autore a dare un nome alla casa editrice (BeccoGiallo).
Dopodiché succede l'inspiegabile.
I siti di informazione stendono un velo di silenzio sulla vicenda (ma questo è spiegabilissimo...).
Poi (ecco l'inspiegabile) c'è un botta e risposta fra Maconi e il sito Fumetto d'Autore. Qua c'è il riassunto con tutti i link.
Maconi cerca di sminuire il più possibile la polemica con frasi come:
- "tutti i lettori occasionali o comunque quelli disamorati della polemica futile sono sconsigliati dal procedere"
- "Apprezzo di essere stato protagonista di UN CASO, e altresì apprezzo che la mia importanza mediatica sia pari a zero, in modo da arginare la cosa"
- "A Treviso, mentre stavo mangiando una fantastica porchetta coi funghi sono stato interrotto da Giorgio Messina"
- "io me ne sarei anche sbattuto di tutta questa storia, ma... Una settimana fa mi è arrivata una mail di Ketty Formaggio"
E suggerisce che il sito Fumetto d'Autore si è comportato in maniera scorretta:
- "dopo aver letto questo articolo sono rimasto stupito del tono pseudo-sensazionalistico ed impreciso";
- "Questo adattare le cose per personali crociate non lo accetto";
- "Parliamone, ma con dati di fatto sotto mano e seriamente, senza inventare fantomatici testimoni";
- "E' giusto parlarne, ma con serietà";
- "invece di costruire una rete di prove intervistando vari autori BeccoGiallo, o ex tali, come me o Paolo Cossi, hai montato una discussione che sfocia nel personale e che non porta niente a nessuno".
Però, allo stesso tempo, conferma tutti i fatti importanti che sono stati descritti da Fumetto d'Autore:
- "quando Guido Ostanel disse che Pasolini era ancora il best seller del BeccoGiallo risposi che mi dispiaceva per loro visto che mi arrivavano i rendiconti con zero venduto da due anni";
- "dai diritti esteri venduti in Spagna mi hanno scalato i resi perché sì, il venduto delle fiere a quanto mi risulta non viene rendicontato".
Gli unici errori imputati a Fumetto d'Autore sono il luogo in cui si è svolta la conferenza durante la quale Maconi ha detto a Ostanel che da due anni gli arrivano i rendiconti con zero euro nonostante il libro continui a vendere nelle fiere (Modena anziché Treviso) e l'indicazione de I delitti di Alleghe fra i libri di Maconi che hanno avuto successo (Maconi ha precisato che l'unico fumetto che ha avuto successo è stato Il delitto Pasolini).
Poi Maconi ha scritto dei commenti anche su House of Mystery:
- "Il concetto è mistificato, qui si parla di un discorso generalizzato sull'editoria e quella riportata è una domanda, non un'affermazione. Ovviamente nessuno si è anche solo pensato di chiedere la mia opinione prima. Complimenti. Nessuna frode, vergognatevi." (qua);
- e un altro qua.
Di cosa dovrei vergognarmi? Cosa ho mistificato?
- cosa ho mistificato?? Mi sono limitato a citare tra virgolette un testo scritto da Maconi... Quindi Maconi si mistifica da solo?
- non c'era bisogno di chiedere un'ulteriore opinione a Maconi perché quella citata tra virgolette era proprio l'opinione di Maconi!! Inoltre il testo era chiaro (vedi l'inizio di questo articolo). Tanto è vero che l'autore, negli interventi successivi, ha ribadito i medesimi concetti.
A me sembra che Maconi si sia pentito di avere sollevato un problema scomodo e abbia cercato di sminuire la faccenda screditando gli unici due siti che ne hanno parlato. A giudicare dai commenti che leggo qua e qua pare che ci sia riuscito.
Sarebbe interessante sapere perché si è pentito di avere raccontato questi episodi.
Secondo me la risposta (che a questo punto esula dalla questione Maconi) ha a che fare con l'ipotetica vendita in nero alle fiere.
Per esempio: Lucca ha più di 100.000 visitatori. Ipotizziamo che ognuno spenda 50 euro. E' un giro d'affari da 5 milioni di euro. Questo fine settimana se andate in fiera controllate quanti rilasciano scontrino o ricevuta fiscale.
Ecco, già non è bello avere a che fare con gli scagnozzi dell'Agenzia delle Entrate che riscuotono il pizzo per conto dello Stato... Se poi sono i diretti interessati che attirano l'attenzione e mettono il dito nella piaga...
Ovviamente la mia è solo un'ipotesi. Però è curioso che Maconi abbia specificato proprio che "quella riportata è una domanda, non un'affermazione" (a proposito del presunto nero che si farebbe in fiera).
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Superfluo rinnovare la mia stima Luigi. Se bisogna vergognarsi perchè si riportano i fatti si capisce molto di questo paese.
RispondiEliminaNoto che:
su mangaforever non c'p traccia, un tentativo di commento prima su FDA, poi rettificato al tuo blog stroncato perchè sul tuo blog c'è link a DFA cui non si vuol dare pubblicità...
Quello che mi spiego di meno è il forum di comicus, capisco molti sono restii, ma NESSUN utente ha commentato la cosa, se non chi voleva sminuire.
Su Comicus è malsano mettersi contro l'opinione della moderazione.
RispondiEliminaE pensare che il topic sulla Magic che non pagava è durato 50 pagine....
RispondiEliminaNon ho visto nessuno scontrino :asd:
RispondiElimina(intendo in generale; allo stand BeccoGiallo non sono passato).