giovedì 19 agosto 2010
I fedelissimi di Asterix vogliono la testa di René Goscinny
A costo di passare per un rompiscatole dedico un altro articolo alla pubblicità di McDonalds con Asterix.
In precedenza avevo scritto che le miriadi di articoli apparsi in rete (tutti copiati l'uno dall'altro, come da triste tradizione) su questo caso non esisterebbero se gli autori avessero cercato "Asterix McDonalds" con Google. Si sarebbero accorti che il casus belli (la profanazione e resa di Asterix ai turpi venditori di panini al pattume) non esiste perché Asterix ha già sponsorizzato McDonalds in altre occasioni.
Lo stile dei giornalisti di Repubblica, Corriere della Sera e simili prevede che ogni volta che c'è una notizia di colore il fantomatico "popolo del web" si schieri a favore o contro. Ho sempre pensato che questi schieramenti del "popolo del web" fossero inventati di sana pianta dai giornalisti per riempiere in fretta i brevi articoli senza fare troppa fatica (la formula è sempre la stessa: basta fare copia/incolla da un articolo all'altro). La conferma arriva da un video di Repubblica dedicato a Asterix:
"Sul web si moltiplicano le proteste dei fedelissimi appassionati del fumetto ma anche dei sostenitori della cultura francese che si scagliano contro Uderzo e René Goscinny, creatori delle avventure di Asterix, rei di avere svenduto l'eroe gallico al Dio del consumismo".
Lo sa solo la giornalista chi sono i fedelissimi appassionati del fumetto che protestano contro il povero René Goscinny morto a Parigi il 5 novembre 1977.
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