Michele Ginevra, collaboratore del Centro Fumetto Andrea Pazienza e del Comics Day, spiega perché gli organizzatori del Comics Day hanno scelto di utilizzare la parola "comics" per denominare la manifestazione:
"In attesa di capire bene quanto il Comics Day abbia effettivamente funzionato, alcuni commentatori della rete hanno criticato l'utilizzo del termine "comics" a scapito di "fumetto". In particolare, Luigi Siviero ha anche criticato l'elencazione dei vari "sinonimi" manga e graphic novel (termine che gli fa ribrezzo).
La denominazione di ciò che noi chiamiamo "fumetto" è un problema culturale e identitario italiano probabilmente irrisolvibile." [continua nel blog Sono io che...]
Ciao Luigi. Non voglio dare un'impressione di capziosità, ma più che spiegare perché è stato scelto il termine Comics Day, ho cercato, brevemente, di ragionare sui nomi che si danno a quello che chiamiamo soprattutto "fumetto". Certamente per fare presente che la scelta aveva un suo senso, ma anche per il piacere intellettuale di discutere su questo tema, che non è banale e che resterà irrisolto.
RispondiElimina