venerdì 13 marzo 2009
Roberto Recchioni fascista zen del fumetto postmoderno
Il Secolo d'Italia ha dedicato un articolo a Roberto Recchioni:
"Sono pronti a saltargli alla gola. Metaforicamente, s’intende. Non i vampiri, con i quali, essendo un autore di punta di Dylan Dog, ha una certa familiarità. Roberto Recchioni – romano del 1974, scrittore di una versatilità esplosiva – deve temere solo gli zombie. E non parliamo di quelli resi celebri dal cult movie di George A. Romero del ’68. Su di loro, e discendenza, ha pubblicato un vero e proprio trattato: La figura degli zombie nel mondo dei videogiochi. Deve guardarsi, piuttosto, dai morti viventi del politicamente corretto." Continua nel blog di Roberto Alfatti Appetiti
"Allora, meglio specificare che poi lo so come vanno queste cose: uno scherza dicendo che è "la rockstar del fumetto italiano" e poi finisce che la Repubblica riprenda la definizione e che l'etichetta ti resti appiccicata come una roba vera, detta seriamente. Il che, ammettiamolo, nel caso specifico non è una cosa che mi dispiaccia.
Discorso un pelo diverso invece per quello che riguarda la definizione di "fascista zen del fumetto postmoderno"." Continua nel blog di Roberto Recchioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Tutti conoscono l'ultima vignetta dei fumetti di Asterix: i Galli organizzano un banchetto a base di cinghiale per festeggiare il ritor...
-
L'8 maggio è morto Carlos Trillo, uno dei più grandi e amati sceneggiatori di fumetti dell'Argentina. Trillo ha collaborato tra gl...
-
Max Bunker ha attaccato Sergio Bonelli in un editoriale pubblicato su Alan Ford n.493. " In un “discutibile” intervento sul N° 493 di...
Nessun commento:
Posta un commento