mercoledì 14 maggio 2008

Un fumetto che vorrei trovare dal barbiere


Alessandro Bottero scrive su Comicus Forum e io trascrivo fedelmente:

"sono arrivato alla conclusione che il prezzo è una variabile che incide pochissimo.

anche perché certi discorsi ormai faccio fatica ad accettarli.


esempio.
LIBRO. the believer n.1 , editrice ISBN. 286 pagine. antologia della rivista americana.
costo: 22 euro.

lo vuoi? lo paghi. ma nessuno dice in giro "Costa troppo!"

invece un fumetto di 286 pagine a 22 euro (STESSO PREZZO) subito attirebbe le critiche "ehhhhhhh, ma costa troppo. bisogna farlo pagare meno...."

perché? perché con i libri non si lamenta nessuno e coi fumetti sì.
perché i libri li compri, o non li compri (ma sostanzialmente si accetta che se c'è un prezzo QUELLO è il prezzo che l'editore ha ritenuto giusto per quel prodotto), mentre per i fumetti siamo sempe capaci di fare gli editori coi soldi degli altri "Ehh.... lo so IO come dovresti fare. abbassa il prezzo!"

piccolo esempio concreto che mi riguarda.

ho annunciato un fumetto dal costo di UN EURO. autore italiano. 16 pagine. bianco e nero.

ma signori....UN EURO! di meno lo regalo.

beh. sapete quante copie me ne ha ordinate un'importante catena di distribuzione nazionale per fumetterie?

ve lo dico io: meno di dieci.

che dovevo fare per incentivare le vendite in quella catena distributiva? REGALARLO?

e sono sicuro che paradossalmente (siccome la stupidità fa fare cose meravigliose), se lo mettevo a DIECI euro, ne avrei venduto qualche copia in più.

allora il prezzo NON è il discrimine ultimo.

il discrimine ultimo è se io VOGLIO comprare quella cosa.
se la VOGLIO prendere costa due, tre, quattro, cinque, sei, la prendo.
se NON la voglio, può pure costare un euro. non lo spendo.

domanda: come posso io far VOLERE prendere il fumetto X? ecco il punto."


Il problema non è solo italiano. Negli Stati Uniti ha fatto scalpore l'annuncio che il settimo volume dell'antologia Kramers Ergot curata da Sammy Harkham avrà 96 pagine allo strabiliante prezzo di 125 dollari. Altro particolare che ha creato un po' di sconcerto: il sesto volume con le sue 300 pagine costerà 39 dollari.
A cosa sono dovute queste oscillazioni da un mese all'altro? I prezzi vengono decisi lanciando il dado? Non è così: Sammy Harkham spiega che il settimo numero della collana costa di più a causa delle sue dimensioni pantagrueliche. E' grande come la recente ristampa di Little Nemo.
da The Beat


Chissà se Harkham ha pensato a questa strategia per far conoscere il suo volumazzo:
"Il miglior diffusore del fumetto e' il barbiere! Editori, riempite i saloni di taglio con fumetti di ogni sorta, invece di mandare le rese al macero regalateli ai parrucchieri."
[Daniele Tomasi da Comicus Forum]

3 commenti:

  1. > Sammy Harkham spiega che il settimo
    > numero della collana costa di più a
    > causa delle sue dimensioni
    > pantagrueliche. E' grande come la
    > recente ristampa di Little Nemo.

    sarà, ma la recente - e eccellente - ristampa di Little Nemo dal 1905 al 1914 l'ho pagata 19.99 €. in libreria.

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  3. Mi riferivo a Little Nemo: So Many Splendid Sundays! pubblicato da Peter Maresca.

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