giovedì 15 maggio 2008
Il tramonto delle graphic novel?
Nel forum di Comicus Andrea G. Ciccarelli dà un giudizio sull'ingresso di Guanda nel settore dei fumetti e predice per le graphic novel una tragica morte nella culla:
"(...) Ma con che crismi Schiavone & co. hanno costruito per Guanda un piano editoriale (che, attenzione, ha il compito di fare anche una cosa molto delicata: aprire il catalogo Guanda al fumetto e far vendere i fumetti in libreria di varia) che parte con "Il vangelo del coyote" (bn, produzione italiana indipendente), continua con "chi vuole uccidere Picasso" (americano che cambia formato e va sull'orizzontale, scelta che quando si parla di libri paga zero), svolta su Peter Kuper (che nel nostro paese, per usare un eufemismo, non ha mai avuto vita facile) e finisce con American Born Chinese?
(e notate che non ho infierito con "sono figlia dell'olocausto")
Non si mette in discussione la qualità dei titoli, ma la mancanza totale di un lavoro teso a costruire un piano editoriale, una piattaforma da cui partire per passi successivi e, proprio per questo, dotata di quella coerenza editoriale che potrebbe aiutare a far riconoscere quel progetto editoriale nel mare magno della libreria.
Si scelgono libri a fumetti da pubblicare fingendo che il mercato con cui si dovranno poi confrontare sia un altro, assolutamente più idilliaco, nemmeno lontanamente parente con quello che tutti, tutti i santi giorni, vediamo entrando in una qualsiasi libreria italiana.
Zero compromessi, nessuna direzione.
La sensazione è che Guanda abbia detto ad AF "fate voi che di fumetti ne capite" e loro, che di fumetti ne capiscono (ma che è un dato di fatto che tra le cose che hanno pubblicato non hanno mai avuto un successo editoriale che si possa considerare tale) abbiano preso su dalle cose che avevano già (o per cui avevano già contatti), senza preoccuparsi che questo progetto fosse effettivamente funzionale per Guanda ma preoccupandosi invece di scrivere dappertutto "graphic novel" con la solita logica dell' "afferra tutto e riempiti le tasche prima che la nave affondi".
Scommettiamo che Guanda non arriva a pubblicare 15 titoli a fumetti, che questo (insieme a molte altre cose di segno simile) segnerà la nuova scomparsa del fumetto dalle librerie (tipo Mauretania per Feltrinelli negli anni 90 che ancora sono in molti a ricordarsi) e che nessuno, nemmeno questa volta, si assumerà le sue responsabilità per tutto questo?"
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