mercoledì 2 aprile 2008
E' morto Jim Mooney
Nato nel 1919, Jim Mooney ha assistito all'evoluzione del fumetto americano dal suo interno fin dalla Golden Age. Nel 1940 si trasferì da Los Angeles a New York e iniziò la sua carriera disegnando The Moth, un'imitazione di Batman pubblicata dalla Fox Publication. Per un po' fece parte dello studio Eisner-Iger ma lo lasciò presto perché, spiegò in seguito, era intimidito dalla bravura degli artisti che vi lavoravano.
Diventò freelancer e disegnò fumetti per la Fiction House e la Timely Comics di Stan Lee (la futura Marvel), iniziando un rapporto che sarebbe durato cinquant'anni. In un primo momento gli vennero affidate delle strisce comiche con protagonisti degli animaletti antropomorfi, ma Stan Lee si accorse presto che Mooney, oltre ad essere molto affidabile, era versatile e riusciva a padroneggiare tutti i generi. In particolare era bravo a disegnare donne affascinanti e così i suoi incarichi vennero scelti tenendo presente questa caratteristica. Quando gli chiedevano spiegazioni su questa sua abilità, Mooney raccontava che sua sorella era stata una "Ziegfeld Girl" (le Ziegfeld Girls erano le ragazze che formavano il coro dello spettacolo teatrale Ziegfeld Girl di Florenz Ziegfeld, diventato un film nel 1941) e così era abituato ad essere circondato da ragazze deliziose.
Nel 1946 i supervisori della DC, che in precedenza avevano apprezzato The Moth, gli proposero di disegnare Batman. Le sue storie, come quelle di molti altri, non uscirono con il suo nome ma con la firma di Bob Kane. Alla DC disegnò anche Tommy Tomorrow, The Legion of Super Heroes e gli incontri fra Superman e Batman nella collana World's Finest, ma le sue due serie più famose furono Dial H For Hero, che apparì su House of Mystery negli anni '60, e Supergirl su Action Comics dal 1959 al 1968. Durante il decennio in cui disegnò Supergirl ritornò a Los Angeles dove gestì una libreria antiquaria, disegnando il fumetto quando non c'erano clienti.
Nel '68 ritornò a New York e litigò con l'editor Mort Weisinger, che voleva dare alle Super-collane un look più fresco e moderno. Allora telefonò a Stan Lee che lo accolse immediatamente alla Marvel, a quel tempo in fase di espansione e bisognosa di nuovi autori. Iniziò con l'Uomo Ragno, prima inchiostrando le tavole di John Romita e poi disegnandolo in prima persona. In seguitò lavorò su altre serie della Casa delle Idee, in particolare su Man-Thing e Omega the Unknown, scritte da Steve Gerber.
Dopo circa un decennio in forza alla Marvel ricominciò a fare il freelancer e disegnò fumetti sia per la Marvel che per la DC. Iniziò però a ridurre il suo numero di collaborazioni. Continuò però a rimanere vicino al mondo dei fumetti partecipando più volte a incontri e convegni.
Da The Beat e dal blog di Mark Evanier
Gallerie:
Tavole di Marvel Team-Up
Supergirl
Supergirl vestita da Wonder Woman
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