sabato 29 marzo 2008
Superman: sentenza storica assegna il diritto d'autore agli eredi di Siegel
Mercoledì un giudice federale degli Stati Uniti ha pronunciato una sentenza in cui viene riconosciuto agli eredi di Jerome Siegel il diritto a una parte dei diritti d'autore statunitensi su Superman. La decisione non tocca invece i diritti internazionali del personaggio.
Ci sarà bisogno di ulteriori udienze per quantificare la somma dovuta dalla Time Warner agli eredi di Siegel a partire dal 1999, la data a partire dalla quale è stata restaurata la titolarità del diritto d'autore in capo agli eredi dello scrittore. E' quindi escluso che gli eredi ricevano compensi relativi al primo film di Superman del 1978 e ai suoi tre seguiti, ma dovrà esserci bisogno di un pagamento se verrà fatto il seguito del recente Superman Returns di Bryan Singer.
Va precisato che la sentenza non tocca i diritti d'autore su Superboy, sui quali è in corso un'altra vertenza.
Lo scrittore Jerry Siegel e il disegnatore Joe Shuster si conobbero alla Glenville High School di Cleveland, dove fecero amicizia e nel 1932 collaborarono al giornale scolastico. Realizzarono assieme il racconto breve intitolato The Reign of the Superman in cui appariva per la prima volta il famoso personaggio, anche se nei panni del cattivo.
Nel 1937 i due proposero alle case editrici di fumetti delle strisce in cui erano già presenti diversi elementi distintivi di Superman: il mantello, la S sul petto e l'identità segreta di Clark Kent. La casa editrice Detective Comics acquistò la storia di 13 pagine pagandola 130 dollari e pretese inoltre da Siegel e Shuster la cessione dei diritti d'autore sul personaggio. La storia venne pubblicata nell'aprile 1938 su Action Comics n. 1.
Ci fu una prima causa negli anni '40. Nel 1946 la DC licenziò Siegel e Shuster perché avevano chiesto un aumento di stipendio e due anni più tardi i due si rivolsero a una corte per rivendicare i loro diritti d'autore. Il giudice propose a Siegel e Shuster di rinunciare all'azione legale in cambio di un pagamento di 94.000 dollari da parte della DC Comics. Da quel momento la casa editrice non scrisse più all'interno degli albi che Superman era un personaggio creato da Siegel e Shuster.
Solo più di trent'anni dopo, quando arrivò sugli schermi il kolossal con Marlon Brando, la DC Comics concesse ai due autori un vitalizio di 20.000 dollari l'anno, il minimo rispetto agli enormi introiti che il loro personaggio aveva generato nel corso degli anni, e adottò la dicitura Superman created by Jerry Siegel and Joe Shuster all'inizio di ogni albo. Il gesto non era dovuto a un ripensamento della casa editrice, quanto a una campagna di Siegel e Shuster che avevano fatto sapere ai maggiori quotidiani americani di vivere in condizioni di povertà mentre la DC guadagnava montagne di dollari con il loro personaggio.
Nel 1997 la moglie e la figlia di Jerry Siegel, morto il 28 gennaio 1996, hanno iniziato la loro battaglia legale contro la Warner, approfittando di una legge del 1976 che consente agli eredi, in presenza di certe circostanze, di recuperare i diritti d'autore.
Da The Beat e New York Times
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Tutti conoscono l'ultima vignetta dei fumetti di Asterix: i Galli organizzano un banchetto a base di cinghiale per festeggiare il ritor...
-
Max Bunker ha attaccato Sergio Bonelli in un editoriale pubblicato su Alan Ford n.493. " In un “discutibile” intervento sul N° 493 di...
-
L'8 maggio è morto Carlos Trillo, uno dei più grandi e amati sceneggiatori di fumetti dell'Argentina. Trillo ha collaborato tra gl...
Nessun commento:
Posta un commento