Nel 2011 non si svolgerà la seconda edizione del Comics Day, la manifestazione finanziata dal ministero della gioventù, da A.N.C.I e dal comune di Lucca che l'anno scorso era stata accolta con una pioggia di critiche.
Il Comics Day "ha presentato al Ministero della Gioventù un nuovo progetto per il Comics Day 2011. La richiesta di finanziamenti è stata analoga a quella per il 2010, ovvero 80.000 € netti (...). Ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta ufficiale, e il dilatarsi dei tempi ministeriali impone ormai di rinviare il Comics Day 2011 e di concentrare ogni sforzo sull’anno successivo." [da AFNews]
Lo scorso 20 gennaio nella pagina del Comics Day su Facebook un utente ha chiesto se "Ci sarà anche quest'anno il Comics Day".
Da allora non ha ricevuto risposta.
Una domanda simile è stata fatta da un altro utente il 14 marzo.
Nello sterminato Comitato Organizzatore (che comprende Lucca Comics & Games, Anafi, Centro Fumetto Andrea Pazienza, Comitato Nazionale “Un Secolo di Fumetto Italiano”, Hamelin, Napoli Comicon, Romics e da quest'anno Associazione Illustratori, Afui e Associazione Mirada) non c'è neanche una persona che abbia voglia di rispondere in modo telegrafico su Facebook?
Mi chiedo se è un bene o un male che il finanziamento sia stato tagliato (è una domanda retorica).
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Come ho scritto in un altro blog penso che noi appassionati e tutti coloro che vivono di fumetto (autori, editori, giornalisti ecc,) dobbiamo fare una riflessione sul fatto che non si può e non si deve dipendere in modo totale dal finanziamento pubblico.
RispondiEliminaPerchè spesso il finanziamento pubblico non premia chi più lo meriterebbe, perchè chi eroga il denaro può finire col condizionare chi lo riceve,perchè si finisce col dipendere dal capriccio del "principe".
Allora, perchè non cerchiamo ognuno per la sua parte di organizzare autonomamente e con propri mezzi iniziative fumettistiche come mostre, comics day e quant'altro?
Non chiediamo sovvenzioni, ma cerchiamo di procurarci i fondi da soli coinvolgendo sponsor privati, ilettori, gli editori e gli autori.
Forse il mio suggerimento è ingenuo e semplicistico o forse può essere lo spunto per una riflessione utile.
Al di là del giudizio che ciascuno può dare delle mie parole, resta il fatto che il "mondo" del fumetto ha preso un bel ceffone dalla politica che non ha ritenuto di investire in esso 80.000,00 €, somma certamente rilevantissima per un comune cittadino o per un editore medio, ma ben poca cosa se confrontato con quanto si spende nel nostro paese per cose di dubbio valore.
Saluti