Le tre collane hanno la caratteristica comune di contenere fumetti statunitensi che sono diventati di pubblico dominio. Proprio il diritto d'autore e il pubblico dominio sono gli argomenti di questo articolo: questi fumetti - certamente di pubblico dominio negli Stati Uniti - sono pubblicabili liberamente anche in Italia?
Le norme che regolano il diritto d'autore in Italia e negli Stati Uniti non sono identiche. Ci sono anzi delle differenze macroscopiche soprattutto per quello che riguarda la durata del diritto patrimoniale d'autore.
Stardust, the Super Wizard di Fletcher Hanks
In Italia il diritto di sfruttare economicamente l'opera decade dopo che sono trascorsi 70 anni dalla morte dell'autore. Dopo quella data l'opera diventa di pubblico dominio e chiunque può metterla in commercio senza rendere conto a nessuno.
Negli Stati Uniti le regole per determinare se un'opera è di pubblico dominio sono complicatissime. Questo schema è molto comodo.
Ai fini di questo articolo mi interessano solo alcune norme che riguardano le opere pubblicate dall'1 gennaio 1923 al 31 dicembre 1963, il periodo di tempo al quale risalgono le opere che saranno presentate dalle tre case editrici italiane.
All'epoca il diritto d'autore durava 28 anni a partire dalla data della pubblicazione. Al termine di questo periodo il diritto poteva essere rinnovato una volta per altri 28 anni (in seguito la durata del rinnovo è stata estesa retroattivamente a 67 anni) facendo richiesta all'ufficio del copyright della Libreria del Congresso. Se il diritto non veniva rinnovato l'opera diventava di pubblico dominio.
Daredevil di Jack Cole (da Silver Streak Comics n. 10 del 1941)
In molti casi non è stata presentata domanda di rinnovo, quindi negli Stati Uniti esistono molte opere di pubblico dominio realizzate da autori ancora in vita o morti da pochissimo tempo.
Per quello che riguarda i fumetti è stato creato un sito che raccoglie la versione digitale dei fumetti diventati di pubblico dominio. Inoltre negli Stati Uniti qualunque editore può pubblicare liberamente questi fumetti.
La domanda è:
un'operazione di questo tipo è possibile in Italia? I fumetti pubblicati in USA dall'1 gennaio 1923 al 31 dicembre 1963 il cui diritto d'autore non è stato rinnovato sono di pubblico dominio anche in Italia?
The Cadmus Seed di Joe Simon e Jack Kirby (da Alarming Tales n. 1 del 1957)
Credevo che la risposta fosse no e che in Italia i fumetti di Joe Simon e Jack Kirby fossero protetti fino a quando non fossero passati 70 anni dalla morte del più longevo dei due autori. Che i fumetti di Jack Cole fossero protetti fino al 2028. Quelli di Bob Powell fino al 2037. Quelli di Wally Wood fino al 2051. Quelli di Alex Toth fino al 2076.
Ho sottoposto i miei dubbi ad Alessandro Bottero (Bottero Edizioni), Giorgio Messina (Cagliostro E-Press) e Daniele Tomasi (DTE), che hanno annunciato la pubblicazione di fumetti di Jack Kirby, Jack Cole, Bob Powell, Wally Wood e Alex Toth, per sapere se avevo impostato il problema in maniera corretta oppure se c'erano dei dati che non avevo preso in considerazione.
Dopo uno scambio di email e una piccola ricerca ho scoperto che la risposta invece è sì, perché alle opere straniere viene applicata la regola del periodo più breve (art. 188 della legge sul diritto d'autore):
"La durata della protezione dell'opera straniera non può in nessun caso eccedere quella di cui l'opera gode nello stato di cui è cittadino l'autore straniero."
Quindi per le opere straniere - solo quando la durata della protezione nello Stato straniero è inferiore a quella accordata dallo Stato italiano - non vale la regola per cui l'opera diventa di pubblico dominio dopo che sono trascorsi 70 anni dalla morte dell'autore. La durata del diritto patrimoniale d'autore viene calcolata utilizzando i parametri dello Stato straniero.
Utilissimo!
RispondiEliminaGrazie!!!
:)