venerdì 17 settembre 2010
Scritti sul fumetto di Oreste Del Buono: due articoli di Michele R. Serra
La rivista Linus ha pubblicato un articolo di Michele R. Serra sul libro Scritti sul fumetto di Oreste Del Buono:
"Devono essere la delusione per il presente e l’apprensione per il futuro a renderci tanto devoti al passato. Non c’è ricorrenza gradevole o sgradita che non venga puntualmente ricordata, commentata, discussa, celebrata come se si trattasse, sempre, di qualcosa di eccezionale veramente. Siamo ammalati di un’influenza di nostalgia perpetua.
A dir la verità, odio quelli che citano (maggior rispetto, piuttosto, per quelli che copiano, riuscendo a non farsi scoprire: nell’epoca della banda larga, non è più facile come un tempo). Nonostante questa idiosincrasia, finisco per citare più spesso di quanto vorrei. Stavolta però ho la giustificazione pronta: qui si cita il direttore, si cita Oreste del Buono (lui che, del resto, col tivava una piccola mania citazionista). Poche righe con cui si apre la raccolta Scritti sul fumetto curata da Daniele Brolli, in arrivo nelle librerie per l’editore bolognese Comma 22, di cui Brolli è anima. Cosa contiene, si capisce. Ma, per la precisione: la maggior parte di questi articoli sono apparsi su La Stampa, un numero minore su Linus, altri sui molti libri di fumetto curati da OdB. L’antologia tenta di offrire a chi legge l’ultima versione, quella definitiva, del suo" [continua su Linus]
Sempre Serra, questa volta su Vice Magazine:
"Qualcuno ha detto che ce l’eravamo già dimenticato, tutti quanti. Non è affatto così. Anzi, per quel che mi riguarda: mi sembra di iniziare solo ora, a conoscerlo davvero. Arrivano in libreria due mattoni che pesano più di Infinite Jest—escono più o meno contemporaneamente, in questi giorni—e tanti parlano di lui. L’ho sentito in radio, letto sui giornali. Si parla di Oreste del Buono, che riposa in un cimitero elbano da sette anni: sembra sia arrivato il momento delle belle iniziative editoriali, di quelle che—metti il cuore in pace—ti possono dedicare solo una volta che sei andato, kaputt. Sono due libri spessi.
Uno, il volume primo de L’antimeridiano edito da ISBN e curato da Silvia Sartorio, ha dentro tutti i romanzi e i racconti, la produzione letteraria. L’unico, altro antimeridiano nel catalogo di quella casa editrice è dedicato a Luciano Bianciardi. Quindi, si capisce che è una gran collana. Unico dubbio: hanno fatto Bianciardi, ora del Buono... non so davvero chi potrebbe essere il prossimo, degno di essere ammesso in un Regno dei Giusti tanto esclusivo.
Due, Scritti sul fumetto edito da Comma22 e curato da Daniele Brolli: cosa c’è dentro, si capisce dal titolo. Con un’avvertenza:" [continua su Vice Magazine]
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