Di recente la casa editrice Panini Comics ha proposto ai visitatori del suo sito questo sondaggio:
La numerazione delle pagine interne negli albi a fumetti...
a. Interferisce coi disegni, preferisco quando non c’è
b. Agevola la lettura dell’albo, preferisco trovarla sempre
c. E’ opportuna nelle pagine in cui si può inserirla senza interferire col disegno
Io voto... D!
1) Regola generale: la prima persona che deve decidere se e come mettere i numeri delle pagine è l'autore. L'autore sceglie a), b) o c) come più gli garba e la casa editrice si adegua.
2) Ovviamente la casa editrice può dire all'autore: O b) o nisba. Non c'è niente di male visto che l'autore lo sa in anticipo.
3) La 1) vale soprattutto nei in casi in cui la casa editrice che ha scelto b) ristampa un fumetto che l'autore aveva pubblicato presso un'altra casa editrice con la regola a).
Sostituite "casa editrice" con "Panini" e "altra casa editrice" con "Marvel" e avrete:
La 1) vale soprattutto nei casi in cui Panini ha scelto b) e ristampa un fumetto che l'autore aveva pubblicato presso la Marvel con la regola a).
[ovviamente il fatto che Panini scelga b) è un'ipotesi di fantasia]
Sono pignolo? No, non sono pignolo, perché in passato è già capitato che diversi fumetti siano stati infilati a forza in formati editoriali che non erano adeguati. Magari la numerazione delle pagine è una piccolezza, però fa parte dello stesso atteggiamento - decidere il formato editoriale a priori prescindendo dalle opere che dovrà contenere - che ha portato a pubblicare il Punitore di Ennis in formato bonellide e Il ritorno del Cavaliere Oscuro senza sfondamenti.
giovedì 14 maggio 2009
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non son del tutto d'accordo. Dipende da che importanza hanno.
RispondiEliminaPer esempio se leggo un'albo che presenta più storie in fondo può essere utile per ritrovarsi nel sommario, e un numerino non pregiudica la lettura (almeno se messo con criterio non necessariamente in ogni pagina).
Per il punitore... E' fallito, ovvio non è un optimus, e se stessimo parlando di un albo di un certo costo avrei da obiettare, ma se serve a ridurre i costi, potendosi proporre a un pubblico più ampio... qualsiasi cosa non sia uno scempio dell'opera e contribuisca a diffondere il nostro amato medium per me è benemerita.
"non son del tutto d'accordo. Dipende da che importanza hanno."
RispondiEliminaE' vero, quasi sempre il numerino della pagina ha un'importanza marginale/nulla. Era più che altro un discorso ideale.
Si, certo, quello che intendevo è proprio che se non si rovina un opera si può anche soprassedere su certi peccatucci..
RispondiEliminaDiciamo che al di là dei motivi da me citati, oggettivamente marginali, la vera utilità (almeno per me) è quando ti capita un tomo di 200pag e all'inizio o fine c'è la nota con rif. a pag.96... In quel caso serve...
Ho sempre pensato che non mettere il num. di pag. fosse una trovata dell'editore che in quel modo non dichiara che un prezzo così alto per un numero così esiguo di pagine è una mezza truffa...
RispondiEliminaAhaha
RispondiEliminaNon è così: certe case editrici fanno prezzi assurdi senza preoccuparsi di spiattellare in bella vista il numero di pagine.