Vi racconto la mia più recente figura di m@@@a.
Mercoledì alle 12.40 stavo chiacchierando di fumetti con due ragazzi del Centro sociale Bruno.
A un certo punto mi hanno detto che hanno letto il mio articolo sull'incontro con Alessandro Baronciani al Centro sociale (lo trovate su www.fumettidicarta.it). Durante la serata Baronciani aveva sottolineato con molta enfasi ma anche in modo scherzoso che al termine dell'incontro il pubblico poteva comperare il suo libro e farsi fare una dedica disegnata. I due ragazzi con cui ho parlato al Bruno hanno interpretato il mio pezzo come una critica all'atteggiamento di Baronciani che - secondo la lettura data al mio articolo - aveva fatto troppo il venditore.
Probabilmente si riferivano a questo passo:
"(...) Questo spirito di bonario raggiro mi ha ricordato i medici ciarlatani del far west, come quello - nobile - cantato da Fabrizio De Andrè che curava la povera gente con una pozione di fiori di ciliegio o altri - meno nobili - che viaggiavano di villaggio in villaggio truffando a più non posso. (...) Chissà se i pesciolini del Centro Sociale Bruno hanno abboccato all'amo e si sono fatti abbindolare?"
In realtà Baronciani mi aveva divertito e nella parte citata mi riferivo al proporre al pubblico un concetto di graphic novel (non una graphic novel in senso fisico!) che, per come era stato presentato dall'autore, non condividevo nel modo più assoluto.
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