lunedì 2 febbraio 2009
Judge Dredd - America di John Wagner e Colin MacNeil (recensione)
Il volume Judge Dredd - America scritto da John Wagner, co-ideatore del personaggio nato nel 1977 nella rivista inglese 2000AD, e disegnato da Colin MacNeil raccoglie una trilogia incentrata su America, figlia di due immigrati portoricani arrivati a Mega City Uno - l'imponente megalopoli che sorge sulla costa orientale del Nord America dalla Florida fino ai Grandi Laghi - con la speranza di trovare libertà in abbondanza.
Il Paese nel quale nasce America è però uno Stato fascita che ha affidato ai Giudici il doppio ruolo di poliziotti e amministratori della giustizia. E sopra la Statua della Libertà troneggia simbolicamente la Statua della Giustizia, come spiega Judge Dredd in un monologo dal sapore molto autoritario collocato nell'incipit del fumetto:
"Da che parte sto?
Ve lo dico io da che parte sto.
Sto dalla parte della giustizia, senza se e senza ma. Sto dalla parte dell'ordine, della disciplina e della rigida applicazione della legge, e Dio mi scampi da quelle fighette di progressisti che provano a sostenere il contrario.
La gente sa da che parte sto. A loro servono regole per vivere e io gliele do. Rompi le regole e io ti rompo la schiena. E' così che funziona.
E' così che piace alla gente. Hanno bisogno di sapere da che parte stare.
E i diritti?
Come no. Vado pazzo per i diritti. Ma non a spese dell'ordine.
E' per questo che adoro ammirare la Statua della Giustizia che torreggia sulla Libertà.
E' un simbolo.
La giustizia ha un prezzo.
Quel prezzo è la libertà."
Nel primo episodio della trilogia, intitolato America come il volume e pubblicato originariamente nel 1990, il futuro distopico di Mega City Uno è visto attraverso gli occhi di America. I Giudici sono figure autoritarie che incutono timore soltanto nominandoli e fanno il bello e il cattivo tempo massacrando e punendo chiunque abbia la sfortuna di incrociarli.
"I grandi ci dicevano sempre che i Giudici erano lì per il nostro bene, per proteggerci e rendere sicure le strade.
Ma sentivamo il tremito che scuoteva le loro voci quando ne parlavano e notavama la faccia che facevano quando un Giudice li fissava. Sapevamo che erano spaventati.
E la notte le nostre madri ci rimboccavano le coperte con un greve avviso: fate i bravi o i Giudici verranno a prendervi."
America è la lotta di America contro questo sistema fascista. Una volta adulta, la ragazza americana di origini portoricane combatterà in tutti i modi, dalle marce pacifiste agli attentati dinamitardi, e tenterà di far esplodere la Statua della Libertà per mostrare alla gente che la libertà è morta.
MacNeil dipinge il primo capitolo con uno stile realistico per dare maggiore risalto al punto di vista di America. I Giudici sono delle entità lontane, massima espressione di uno Stato di polizia, e per questo tipo di storia andava privilegiata la vita quotidiana alla loro ombra. Andava allontanato qualunque riferimento al fumetto di tipo avventuroso e all'estetica dei personaggi in costume ai quali MacNeil avrebbe occhieggiato, seppur vagamente, con dei classici fumetti a matita ripassata con la china.
E infatti MacNeil disegna a china il secondo e terzo capitolo che vengono pubblicati rispettivamente nel 1996 (Una luce che svanisce) e nel 2006 (Il cadetto), molti anni dopo l'uscita di America.
L'arco di tempo che separa le tre storie mi fa pensare che John Wagner non abbia pianificato una trilogia fin dal principio ma abbia pensato ai seguiti solo diversi anni dopo l'uscita di America. Se le cose stanno così gli va fatto un plauso perché è riuscito a ripetere la stessa intensità di America e a dare al corpus dei tre racconti una coerenza che non riguarda solo la trama ma anche la riflessione sui concetti di libertà e giustizia e sulla figura di Dredd.
Il cambiamento di stile di MacNeil accompagna il cambiamento del punto di vista adottato da Wagner. Dopo il primo capitolo dedicato alla lotta di America, lo scrittore mostra Mega City Uno dagli occhi di Bennett Beeny e della figlia di America. Naturalmente nuovi occhi significano nuove opinioni non del tutto in sintonia con quelle della donna che dà il titolo al fumetto.
Queste sfaccettature contribuiscono a rendere il fumetto non solo una storia di monito e di denuncia (il classico caso di fumetto fantascientifico che sotto la patina futuribile mostra un Mondo non molto lontano da quello reale) ma anche a dargli una complessità poco manichea. A rendere Judge Dredd - America una lettura importante non solo per chi è appassionato di fantascienza e di letture (in senso lato) supereroistiche.
Ringraziamenti: www.libroteka.it
Altra recensione del volume su Fumetti di Carta
Judge Dredd - America
scritto da John Wagner
disegnato da Colin MacNeil
Magic Press
brossurato, 156 pagine, colori
12,50 euro
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