giovedì 21 febbraio 2008

Tarzan contro l'uomo che crocifisse Gesù


Di recente Planeta DeAgostini ha iniziato a pubblicare l'edizione integrale del Tarzan di Hal Foster in una collana di volumi cartonati che escono in edicola a cadenza quindicinale.
A proposito del primo volume c'è da dire una cosa buffa. Il lungo articolo introduttivo è una gigantesca stroncatura del lavoro di Rex Maxon, l'autore che per 28 settimane aveva realizzato Tarzan prima dell'arrivo di Foster:
"Uno zombi barcollante, un golem che girovagava infagottato in pelle di leopardo, asseriva di essere il vero uomo-scimmia e aveva vagato libero, tristemente abbinato al nome di Burroughs, per tutte le 28 settimane precedenti, riuscendo a far storcere il naso ad almeno un milione di lettori supplementi domenicali. Il disegnatore Rex Maxon aveva dato fondo a tutta la sua incompetenza per muovere il suo modello in cartapesta del signore della giungla all'interno di parvenze di avventura appena in grado di mantenere desto l'interesse da una settimana all'altra... fallendo su tutta la linea." E poi continua!

Nel volume è stata riprodotta una tavola di Maxon e bisogna dire che è brutta forte, però... perché prendersela così tanto con un disegnatore di settanta anni fa che è estraneo alla ristampa? C'è da chiedersi se l'autore dell'articolo lo ha sorpreso a letto con la moglie, oppure se Maxon è il discendente diretto dell'uomo che ha piantato i chiodi a Gesù...

Vedi anche:
Recensione dei primi due volumi di Tarzan

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