giovedì 28 ottobre 2010

Sergio Toppi e il Giornalino



Ho ricevuto il seguente articolo di Stefano Gorla sotto forma di comunicato stampa da parte de Il Giornalino, che oggi inizia a pubblicare la collana di dodici volumi Sulle rotte dell'immaginario.


SERGIO TOPPI E IL GIORNALINO


Sergio Toppi collabora da oltre trent’anni con il Giornalino e ha una produzione molto ampia per il mondo dei ragazzi che lo apprezzano moltissimo. Questo a volte stupisce, soprattutto chi non ha esperienza di ragazzi. I ragazzi sono affascinati dalle storie e amano sentirsele raccontare e Toppi lo fa in modo magistrale. I ragazzi amano il bello, il buono e il vero e non vogliono essere ingannati, vogliono essere presi sul serio e questo il disegno di Toppi l’ha sempre fatto, incantando ragazzi e adulti con le sue storie e i suoi disegni che trasudano verità. Nella prima metà degli anni Settanta Toppi si avvicinò al Giornalino, in un periodo di grande fermento per la testata che pubblicava autori di primissimo piano, da De Luca a Landolfi, Giovannini e D’Antonio, sempre alla ricerca di nuove modalità di racconto e soluzioni grafiche innovative. La sua prima storia “Amore alla vita”, dove Toppi affronta il mondo letterario di Jack London, viene pubblicata nel 1976.
È la prima di una serie di avventure che vede il nostro Toppi misurarsi con i classici della letteratura e con racconti dove si prende spunto dalla cronaca ma anche dalla storia sempre riletta alla luce dell’avventura. Storie brevi e avventure lunghe, proposte da autore completo, occupandosi sia dei testi che dei disegni, sia lavorando su testi di altri autori: tra tutti ricordiamo la collaborazione con Gino D’Antonio con cui crea, fra l’altro, la saga ecologista di «Magda & Moroni». Grande spazio dedica anche a personaggi storici, sempre trattati con una particolare sensibilità e uno sguardo non convenzionale: il beato Giacomo Alberione, Federico II di Svevia, Carlo Magno, Don Gnocchi, Archimede, Gengis Khan, l’apostolo dell’Africa Daniele Comboni, Ambrogio da Milano e la biografia a fumetti di Karol Wojtyla, che viene tradotta in più lingue per diversi paesi. Di particolare intensità è una serie sceneggiata da Beppe Ramello dal doppio titolo: «In quel giorno…» e «Un uomo chiamato Gesù», dove si raccontano episodi tratti dal Vangelo che ripercorrono la vita di Gesù senza mai mostrarlo, una narrazione che ben esprime lo sguardo di Toppi sulla storia. Per «il Giornalino» copiosa è stata anche la produzione di illustrazioni per l’inserto «Conoscere Insieme», dove Toppi illustra magistralmente personaggi storici, tematiche legate alla storia, alla scienza, alla religione: immagini dallo sviluppo solitamente verticale, quasi un marchio di fabbrica, su uno sfondo composto da altre figure che, didascalicamente, accompagnano l’avvenimento o il personaggio narrato. Una collaborazione, quella con il Giornalino, che continua e che stimola i giovani lettori del settimanale offrendo loro una delle coniugazioni del bello, di un bello che fa riflettere e apre alla comprensione del mondo e delle persone. In Toppi i lettori del Giornalino hanno trovato, e continuano a trovare, un discreto e saggio compagno di viaggio.

Stefano Gorla

Direttore de «il Giornalino»
e dell’Area Ragazzi Periodici San Paolo



Sergio Toppi Nato a Milano l’11 ottobre 1932, è oggi considerato uno dei maggiori artisti viventi del fumetto, in Italia e all’estero. Abbandonati gli studi di medicina si dedica al disegno esordendo come illustratore agli inizi degli anni Cinquanta sull’Enciclopedia dei Ragazzi della Mondadori. Collabora con lo Studio Pagot come intercalatore per spot e cartoni animati e inizia a pubblicare sulle pagine del Corriere dei Piccoli, il Messaggero dei Ragazzi, Linus, Alter Alter, Corto Maltese, L’Eternauta, Comic Art, per Sergio Bonelli Editore e per il Giornalino, con cui collabora dal 1977. Ha pubblicato per molte case editrici italiane e straniere come illustratore, per Mondadori, Garzanti, Utet, Larousse, Mosquito, Planeta, Eckart Schott, Einaudi, San Paolo, Piemme e per pubblicazioni periodiche come Famiglia Cristiana, Corriere della Sera, Selezione Reader’s Digest, Times, e Le Figaro. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali mentre il suo stile inconfondibile ha ispirato autori di altissimo livello come Frank Miller, Tom Palmer, Howard Chaykin e Walter Simonson.

1 commento:

  1. ....

    Stò sbattendo la testa al muro da stamattina..stamattina ho visto il primo volume...Avevo preso il quotidiano ed ho visto il volumetto..un tuffo al cuore, non ho avuto il coraggio morale di tornare indietro...assolutamente...sono andato via di corsa...i due volumi sulla Storia d'italia di cui si parlava negli altri post sono altri muri da trovare...^__^

    Tutto giusto quello che dice Goria, anche se bisognava lanciare l'iniziativa con maggiore imput, ho l'impressione che stiamo "museizzando" la figura di Toppi, ed invece è davvero un grande narratore per ragazzi di ogni tempo...

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