mercoledì 11 dicembre 2013
Il principio dell'incertezza
Il principio dell'incertezza
di Andrea Brunello
Regia di Andrea Brunello e Michela Marelli
Con Andrea Brunello
Il principio dell'incertezza è un monologo scritto e interpretato da Andrea Brunello, attore che, dopo avere conseguito un dottorato in fisica, ha abbandonato la ricerca accademica per dedicarsi a tempo pieno al teatro. In quest'opera convivono le due passioni di Brunello, dal momento che Il principio dell'incertezza è strutturato come una
sorta di lezione sulla meccanica quantistica collegata a doppio filo a uno sviluppo narrativo imprevisto e impensabile per gli spettatori.
Lo scopo della rappresentazione è unire divulgazione scientifica e intrattenimento, da un lato fornendo agli spettatori un'infarinatura sulla meccanica quantistica, e dall'altro lato creando una cornice fabulistica che permetta di inquadrare in modo coerente e senza forzature quell'insegnamento di dati teorici all'interno di una narrazione fittizia.
A mio parere l'operazione è riuscita nel migliore dei modi. Assistendo allo spettacolo non ho avuto la sensazione che Brunello volesse fare una lezione scientifica malamente malamente mascherata da opera di finzione (sensazione che ho provato leggendo due opere che si proponevano lo stesso obiettivo, il romanzo Durkheim Is Dead! di Arthur Asa Berger e i racconti di Bruce Colin pubblicati nella raccolta intitolata Sherlock Holmes e i misteri della scienza).
Il merito della riuscita dello spettacolo va ascritto innanzitutto al modo in cui è costruita la trama, nella quale c'è equilibrio fra divulgazione e narrazione, al punto che i due aspetti convivono armoniosamente fino a fondersi. Riveste un ruolo di primo piano nel buon esito del monologo anche la caratterizzazione del protagonista. Il personaggio interpretato da Brunello ha delle peculiarità tali - di cui la capigliatura scomposta e l'abbigliamento trasandato sono solo le caratteristiche più evidenti - per cui è chiaro che non ci si trova di fronte a un professore qualunque salito sul palco solo perché esperto di fisica, ma a un attore che ha messo a punto una parte dalle caratteristiche particolari e inusuali.
Ho assistito a una versione ridotta dello spettacolo. Nell'opera originale il monologo è accompagnato da musiche di Enrico Merlin. Inoltre Brunello si è servito di una lavagna per illustrare l'esperimento della doppia fenditura e per scrivere delle formule, mentre nella rappresentazione originale le immagini vengono proiettate su un grande telo collocato alle spalle dell'attore.
Visto il 29 novembre 2013 nella Sala della circoscrizione di Vigo Meano (TN).
In cima: fotografia di Monica Condini.
Il sito del Teatro Portland
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