martedì 4 marzo 2008
Quelli che... Watchmen è da buttare nel cesso
In una scala di voti da una a cinque stelle c'è chi a Watchmen ne dà una... non potendo scendere sotto zero!
Succede su www.amazon.com, dove il classico di Alan Moore e Dave Gibbons ha ricevuto sette stroncature senza appello.
Cosa dicono i lettori a cui Watchmen fa schifo?
"Lo stile di Alan Moore è eloquente, ma una storia noiosa scritta in modo eloquente rimane noiosa. Mi aspettavo qualcosa di più.
Tre fantastici esempi di graphic novel sono Kingdom Come di Alex Ross, la serie Rising Stars di J. Michael Straczynski e Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller."
"*Nota bene: Ho letto solo una piccola parte di questa graphic novel*
Prima di spargere veleno su una graphic novel che raccoglie così ampi consensi devo dare qualche credenziale sui miei gusti. Sandman era fantastico, Astonishing X-Men di Joss Whedon è un trip e Moonshadow era fenomenale. Una graphic novel per essere buona deve avere una buona storia, buoni disegni, buoni personaggi, dialoghi arguti e humor. Sono disposto a credere che la storia di Watchmen sia incredibile altrimenti non piacerebbe così tanto alla gente, ma tutto il resto è davvero terribile.
E' un lavoro volgare e poco interessante, i personaggi, almeno nelle prime sessanta pagine, sono totalmente noiosi, privi di interesse e vuoti. E non c'è nemmeno un diversivo comico. Questi sono alcuni esempi piccoli ma rappresentativi a supporto della mia tesi.
Il dialogo e i personaggi sono completamente inani. Il romanzo inizia con la morte del "Comico", un vecchio supereroe, e successivamente vediamo le reazioni dei suoi vecchi colleghi. Ognuno ricorda i vecchi tempi, e non so quante volte fanno commenti ritardati come "Abbiamo sempre pensato che avrebbe riso per ultimo". Non è in nessun modo divertente, è solo debole. Ho fatto un salto a metà del libro per scoprire qualcosa sulle origini dell'antieroe e ho trovato che viene analizzato da uno psicologo che, ci viene detto dall'autore, è davvero una brava persona e uno dei migliori nel suo campo. Ma è solo uno stupido. Crede che l'antieroe pazzo stia rinsavendo quando sostiene di vedere farfalle e margherite nel test di Rorschach. E poi, più tardi, lo psicologo appare ferito al cuore quando l'antieroe si prende gioco di lui. Come può essere credibile tutto questo. Quale psicologo non ha mai affrontato un momento di avversità nel corso della sua carriera. So che queste cose possono sembrare piccolezze, ma ogni pagina è piena di cose stupide come queste. E' come la scena idiota di V for Vendetta in cui il cattivo cade a pezzi perché il computer ha a che fare con V.
So che è arrogante e cattivo stroncare duramente una graphic novel che così tanta gente conosce e ama senza nemmeno averla letta abbastanza da entrare nella storia, ma ci sono così tante recensioni entusiastiche che Alan Moore può farsene una ragione. Tutta la storia sembrava così vuota che mi sembrava inutile continuare a leggerla per trovarci qualcosa."
"Mi è piaciuto Ror Schach, ma penso che nel complesso sia un'opera sopravvalutata."
"L'intenzione di Alan Moore era di prendere un tipo di letteratura per bambini - i fumetti di supereroi - e fonderlo con il melodramma della scuola hard boiled di derivazione hemingwayiana. Come era prevedibile gli adolescenti e la gente povera di letture e in possesso di un gusto malnutrito in fatto di prosa sono stati colpiti dal risultato. Pensano che sia 'realistico'; pensano che sia 'grande letteratura'."
E voi che ne dite? Sono tutte vere queste stroncature?
Che siano sincere o finte poco importa, perché sono una più bella dell'altra.
Nota disambigua: ho avuto l'idea di scrivere questo articolo leggendo un pezzo molto ma molto discutibile sul Corriere della Sera. Spero si capisca che lo scopo non è demonizzare o accusare di lesa maestà chi non dà cinque stelle a Watchmen...
Inoltre:
Watchmen di Zack Snyder (recensione)
Watchmen come Scooby-Doo
Watchmen Manga!
The Keene Act: il governo americano vieta le attività dei vigilanti mascherati.
Operazione Ira di Dio: il Dr. Manhattan vince la Guerra del Vietnam (foto d'epoca).
Watchmen raddoppia: I racconti del Vascello Nero in dvd
Dal passato di Watchmen... i Minutemen
Watchmen: foto dei protagonisti del film di Zack Snyder.
Prima pagina di Watchmen
Watchmen, primo trailer
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Interessante intervento: sei su afNews. :-)
RispondiEliminawatchmen è una delle cose a fumetti più belle e coinvolgenti che io abbia mai letto.
RispondiEliminadetto questo, su un pubblico vasto come quello di amazon ci può stare che a qualcuno non sia piaciuto. non sarei sorpreso di trovare persino qualcuno che non apprezza 20th century boys o planetes, cosa ai miei occhi vicina all'impossibile..
btw, complimenti per il blog!
"su un pubblico vasto come quello di amazon ci può stare che a qualcuno non sia piaciuto."
RispondiEliminaE' vero; anche a un paio di miei amici non è piaciuto nolto (uno me lo ha restituito senza finirlo).
Secondo me alcune stroncature sono false (cioè scritte da gente a cui Watchmen è piaciuto). Sospetto quella lunga e quella di Ror Schach...
"non sarei sorpreso di trovare persino qualcuno che non apprezza 20th century boys"
Non serve andare su Amazon :-)))
"complimenti per il blog!"
Grazie!
non saprei se considerarle probabili fake...certo che chi ha scritto l'opinione lunga deve avere qualcosa di personale con alan moore. tipo una vecchia lite per il parcheggio al supermercato.
RispondiElimina;)
davvero non ti è piaciuto 20th century boys?damn, questo mi stupisce più delle reazioni su watchmen!!
:)
Per quattro quinti lo ho trovato un grande fumetto. Poi verso la fine ho avuto la sensazione che l'autore volesse esagerare e tirarla per le lunghe più del dovuto.
RispondiEliminaIl che dimostra che è possibile che non piaccia qualunque cosa. E che si tende a mitizzare troppo...
RispondiEliminaMai mettere nessuno sull'altare. Nessuno.
Dopodiché, a me piace Tintin in Tibet che fa schifo a parecchi. Sono in grado di dissertarci più che su Guerra e Pace. Ma a quelli cui non piace, continuerà a non piacere, anche se io lod escrivessi come un capolavoro della letteratura mondiale. Per cui non mi sembra così strano che a qualcuno non piaccia qualcosa di Moore. O altro.
Giacché di solito la "critica" non va molto oltre il "a me piace". Tutto un altro discorso è la "ciritica scientifica", che però è difficlissima da praticare, epr i fan(atici) di fumetti... No? ;-)
Così io mi tengo il mio Tintin in Tibet, Bonelli il suo Uomo Mascherato (che per molti è noioso) e Watchmen lo lasciamo a quelli cui piace. Alla buona, via. :-)
Se invece vogliamo inoltrarci nella fitta e pericolosa foresta della vera critica, basata su analisi di dettaglio, raffronti stilistici e altre robe da studioso... io me ne resto a casa a leggermi Paperino e le uova quadre. :-)
Effettivamente non è che le critiche da te riportate siano tutte da buttare.
RispondiEliminaD'altra parte Watchmen è un capolavoro ma non è il Capolavoro Assoluto ( per fortuna altrimenti nessuno potrebbe più fare comics sui supereroi ).
Fastto sta che, però, prima di Watchmen c'era il nulla e che dopo Watchmen nulla è più stato come prima.
Senza Watchmen forse non ci sarebbe stato un "Venga il tuo regno" o un "Civil War".
Poi, personalmente, mi fido di più dei giudizi personali che di quelli critici, magari sono mossi da ignoranza, ma sono più sinceri e spontanei.
Comunque, io che ho letto watchmen per la prima volta a puntate su Corto Maltese, sino ad allora non avevo mai visto nulla del genere.
Nessuno aveva mai affrontato il genere con la capacità di Moore.
E comunque la pensiate, è e resta una pietra miliare nel fumetto supereroistico è la prova di questo è che siamo qui a parlarne dopo 21 anni dalla sua prima pubblicazione.
Scusate se è poco.
Salve! passavo su questo bel blog e non ho saputo resistere a dire la mia, da lettore di fumetti (e non solo) da oltre 16 anni... Watchmen efettivamente ha i suoi difetti, ma un detrattore deve essere del calibro di Moore per farlo. Perché dire "mancano diversivi comici" o un ossimoro come "hard boiled hemgwayiano", è fuffa pura. Che certi personaggi siano poco credibili mi pare decisamente affrettato: lo psichatra ha un serie di crisi che si sommano e la persona con cui parla è decisamente sgradevole. Ogni psichiatra ha momenti molto disturbanti coi pazienti, quindi non mi si venga a dire il contrario. I personaggi hanno tutti un solido background, e dirli vuoti necessita spiegazioni. Altrimenti uno va oltre. Ad esempio trovo che Kingdome Come abbia buchi nella sceneggiatura assurdi e pesonaggi che sono la caricatura di se stessi, i cui dubbi e le contraddizioni (infinite) non smuovono le certezze (?) di questi pilastri della giustizia. Grandi dialgoghi e regia, magnifici disegni e tanti errori, che sono però alla base della "ideologia" di certi comics superomistici. Watchmen si fa beffe di tutto e tutti, soprattutto perché il grande degli eroi è una pagliuzza di fronte una guerra massiccia e di fronte all'universo stesso. Direi che come riflessione, non è così banale ;) - gennari.federico@tiscali.it
RispondiEliminama stiamo scherzando?
RispondiEliminasiete voi che dovete andare dallo psichiatra che criticate un'opera che possiede uno schema di fondo, una grandiosità e una storia fantastica
datevi al curling, che l'ippica è troppo per voi...
penso si posso anche chiudere questa discussione dato che è nata da una persona che critica uno dei più grandi fumetti mai concepiti senza averlo letto..... guardando le figure.... davvero un grande critico!
RispondiEliminaBeh. Diciamolo. Se questa è una raccolta media delle critiche di un fumetto che ha oltre vent'anni, controverso e particolare, discusso e analizzato a fondo, direi che la cosa è piuttosto ottimistica. Aprendo il link mi aspettavo critiche fondate, radicali, mature, ragionate e plasmate con cognizione di causa (più o meno la definizione di "critica"), non una accozzaglia di indiscutibili espressioni di 'gusto personale' e qualche sputo su dettagli formali.
RispondiEliminaSe un'opera così vecchia e così discussa riscuote solo critiche del genere la cosa tende solo a far salire, agli occhi di chi non conosce il fumetto, il suo valore 'a priori'. Poi, tralasciando i vari "è noioso" (che ad alcuni non piaccia è del tutto normale direi, si chiamano gusti!), criticare il mancato aspetto comico (che, secondo me, moore non aveva la benchèmminima intenzione di infilare) o le spocchiose manifestazioni di cultura, le critiche si riducono ad un 'è sopravvalutato', cosa blandamente opinabile quanto abbastanza inconcludente come critica in se.
Sintetizzo dicendo, se a qualcuno non piace per DEI MOTIVI, mi sta oltremodo bene, si chiama critica; se a qualcuno non piace per gusti personali l'opinione è insindacabile e non scalfisce, in ogni caso, la validità di un'opera.
Avrei voluto leggere più critiche e meno gusti, più opinioni e meno asserzioni, ma vabbè...
Ok,il mio è un commento un po in ritardo, ma mi è capitato sottomano sto sito solo adesso. E' sempre utile ascoltare pareri diversi e contrastanti dai propri, ma... se un idiota ha letto solo alcune pagine di un libro dovrebbe stare zitto o almeno continuare la lettura per dare un giudizio completo! Hai letto le prime 60 pagine? Bravo:non hai letto nulla! Non hai capito molto delle storie dei personaggi; non hai capito che è una dark story e quindi i personaggi comici non ci possono stare; non hai avuto modo di leggere il geniale e poetico "metafumetto" che sottolinea gli eventi dei supereroi; non hai avuto modo di cogliere i tanti messaggi umani nascosti nelle frasi, nel passato e nelle azioni dei protagonisti... .
RispondiEliminaUna cosa puo piacere o no, ma bisogna conoscerla per giudicarla. E ti assicuro che leggere le prime pagine, poi sfogliare qua e là e subito dopo commentare negativamente (o positivamente)un opera è da IGNORANTI! Se la lettura non ti ha coinvolto dall'inizio sei libero di lasciare stare il libro...ma non di sentirti in dovere di commentare. In nessun modo! Ignorante!
Be' io arrivo ancora più tardi, ma ci tengo a dire la mia. In rete, e non solo, si trovano analisi molto approfondite di "Watchmen", che in parte contribuiscono a spiegare perchè questo assoluto capolavoro sia tale. Il somaro che che straparla senza neppure leggere l'opera, figuriamoci se si sarà preso la briga di leggere gli interventi di tutti coloro (più o meno accreditati, ma questo conta poco) che negli anni hanno offerto il proprio contributo analizzando scrupolosamente, leggendola e ri-leggendola, l'opera di Moore. Mi spiace dirlo ma molti giovani, che non hanno alcuno spessore culturale, nessun riferimento che vada più indietro di cinque o sei anni nel passato, non hanno i mezzi per porsi di fronte a un media che merita un approccio un po' diverso da un videogioco della playstation! Fanno lo stesso con i film. Che importa il percorso che può aver fatto la settima arte dai Lumiere, a Melies a Griffith fino a Tarantino o a Singer o a Vanzina. Metropolis di Lang è noioso! mamma mia è addirittura muto! Perciò sarebbe una schifezza? E' ovvio che chi se ne esce con considerazioni di questo tipo è "ignorante" nel senso letterale del termine, "deficiente", nel senso che deficita dei mezzi appropriati per esercitare uno spirito critico consapevole e che abbia quel poco di spessore culturale che lo renda credibile e interessante per gli altri. Non basta citare qualche fumetto e qualche autore (famosissimi tra l'altro, come Sandman di Neil Gaiman, o il capolavoro di Miller) per convincere chi legge di essere qualcuno che sa quello che dice, perchè resta evidente che non è così... perché in generale l'intervento "contro" Watchmen letto qui, si commenta da solo per la sua povertà. Watchmen va letto e riletto per avvicinarsi alla sua complessità, ed è necessario essere in possesso di un profondo background per coglierne le sfumature, i numerosi livelli, i particolari. E' necessario, ovvio, anche contestualizzarlo nel panorama letterario (tout court, non solo fumettistico) e anche nell'epoca in cui è stato scritto. Detto questo l'irritante presunzione e sicurezza con cui l'autore dell'articolo, spara a zero, è ciò che più terrorizza di questa epoca in cui evidentemente molti sentono l'esigenza di sbandierare la propria povertà intellettuale, la fretta, la mancanza di riflessione e di ponderatezza, il pregiudizio, la propria inadeguatezza e addirittura di farlo con un certo (davvero malriposto) orgoglio.
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