giovedì 22 novembre 2012
Comunicati stampa falsi su Stefano Piccoli: e sono due
Ieri pomeriggio il fantomatico ufficio stampa di Stefano Piccoli ha fatto circolare un comunicato nel quale è stata data notizia dell'infarto dell'autore. Successivamente la notizia è stata smentita: Stefano Piccoli non ha un ufficio stampa e il comunicato è stato inviato da qualcuno che ha fatto uno scherzo stupido.
E' la seconda volta che qualcuno manda in giro comunicati stampa falsi su Stefano Piccoli. Nel 2007 era stata messa in giro la notizia di uno sceneggiato televisivo basato un episodio del Massacratore di Piccoli.
In entrambi i casi Piccoli ha avuto la stessa reazione.
2007:
"La cosa più divertente di quel fatto (e su questo devo dire che aveva ragione Giorgio Messina) fu che pressochè TUTTI i siti che si occupano di fumetto pubblicarono quel comunicato stampa senza verificarne la fonte. Non chiamarono l'ufficio stampa della TaoDue, nè tantomeno chiamarono me (l'autore, il diretto interessato) per chiedermi - magari - qualche conferma e/o delucidazione al riguardo."
2012:
"caro Comicsblog, io sto benissimo e non ho nemmeno un “mio” ufficio stampa. Casomai ce l’ha la Tunué, che comunque non avrebbe mai scritto un comunicato del genere. Così privato. Se vi foste presi la briga di VERIFICARE la fonte (probabilmente uno scherzo di pessimo gusto) vi sareste evitati questa figura. Potevate prima telefonare a me, o a loro. Sia chiaro: non sono nemmeno arrabbiato. Casomai sorrido di questa ENORME ingenuità. E poi come si dice? Mi avete allungato la vita ;)"
Sarò strano io ma le reazioni di Piccoli mi danno fastidio. Anziché dare lezioncine su come si fa giornalismo dovrebbe chiedere scusa ai siti che hanno pubblicato il comunicato stampa. Su Comicsblog sarebbe stato più appropriato scrivere un messaggio di questo tipo:
"Mi dispiace che questo sito sia stato usato per attaccarmi e denigrarmi. Per colpa delle mie faide una persona che voleva attaccare me vi ha usati e vi ha fatto fare una brutta figura con i vostri lettori."
Morale: la prossima volta che ricevete un comunicato stampa su Stefano Piccoli, cestinatelo. Nel caso il comunicato stampa sia ancora una volta falso eviterete che vi faccia di nuovo la lezioncina.
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Grazie per il supporto, ma non ho scuse.
RispondiEliminaHo preso la notizia per vera poiché alcune persone già facevano gli auguri di guarigione all'autore. Ci sono cascato.
Lezioncina???!!!
RispondiEliminaLa verifica delle fonti è l'ABC del giornalismo!
Evidentemente hai bisogno eccome di lezioncine.
Sono curioso di vedere quanto ci metti ad eliminare il commento, ho notato la propensione a togliere quel che non ti garba in termini di feedback.
Continua così, sei un ottimo esempio di come si fa informazione in questo paese.
"ho notato la propensione a togliere quel che non ti garba in termini di feedback."
RispondiEliminaCosa avrei eliminato?
La decenza?
RispondiEliminaCome immaginavo...
EliminaNon ho capito perchè Piccoli dovrebbe chiedere scusa...non ha un ufficio stampa e non ha avuto un infarto...
RispondiEliminaConcordo con Andrea Livio. Altro che "lezioncine", Piccoli ha ragione da vendere. Le notizie andrebbero prima verificate, se ci si vuole dare l'appellativo di giornalisti. Altrimenti si è solo dei, pur volenterosi, amatori (e in senso assoluto non ci sarebbe nulla di male, eh, ma le due cose sono molto molto diverse).
RispondiEliminaQua l'unico che scrive stronzate campate in aria è Andrea Livio:
Elimina"ho notato la propensione a togliere quel che non ti garba in termini di feedback."
Gli ho chiesto quali commenti che non mi garbano avrei censurato. Non potendo fare esempi, perché esempi non esistono, ha cercato inutilmente di sviare il discorso con una battuta demente.
Lo stesso Andrea Livio (chissà se è il suo vero nome) che mi ha accusato ingiustamente ha avuto la faccia tosta di scrivere:
"La verifica delle fonti è l'ABC del giornalismo!
Evidentemente hai bisogno eccome di lezioncine."
Non mi sembra che Comicsblog e i siti di fumetti in generale pubblichino notizie false a raffica. Quella è una prerogativa di Repubblica e simili (vedi Aquaro che accusa Neil Gaiman di essere il mandante morale della strage alla prima di Dark Knight Rises).
Mi sono limitato a suggerire ai colleghi blogger di non pubblicare più comunicati stampa su Stefano Piccoli. Per ben due volte sono circolati comunicati stampa falsi su di lui e per ben due volte ha rotto i coglioni invece di dire "Mi dispiace che ci siate finiti in mezzo".
Ammetto di aver sbagliato nella faccenda della censura, mi sembrava d'aver visto sparire un commento critico scritto in precedenza, invece avevo solo letto un altro articolo. Di questo chiedo scusa.
EliminaIl resto rimane. Le notizie si verificano. Sempre.
Tant'è che il primo commento recita: "Non ho scuse".
I siti di fumetti in generale non mi interessano, così come non mi interessa il patetico confronto da "benaltrista" che hai usato. La critica era a te in particolare che dopo aver commesso un errore da dilettante hai avuto la faccia tosta di prendertela con la parte lesa.
E complimenti per il linguaggio. Un vero gentiluomo.
Oh, sì, e un suggerimento:
dal momento che posti notizie con una frequenza esagerata, forse sarebbe utile per un lettore avere una barra con il "search" per la ricerca di parole chiave. Perché la cavolata del "ti potrebbero anche interessare" è casuale e inutile.
E certo che è il mio vero nome.
"dal momento che posti notizie con una frequenza esagerata, forse sarebbe utile per un lettore avere una barra con il "search" per la ricerca di parole chiave. Perché la cavolata del "ti potrebbero anche interessare" è casuale e inutile."
RispondiEliminaNon c'è un motore di ricerca: ce ne sono due, sopra e sotto la testata.
Il "Ti potrebbe anche interessare" serve a mettere in bella vista qualche link correlato per invogliare i visitato a girare per il sito.
"La critica era a te in particolare che dopo aver commesso un errore da dilettante hai avuto la faccia tosta di prendertela con la parte lesa."
RispondiEliminaIo non ho dato notizia del finto infarto di Stefano Piccoli.
Quanto al comunicato stampa del 2007:
RispondiElimina- Non è normale che uno sceneggiatore mandi in giro comunicati stampa falsi a nome della casa di produzione per cui lavora. O forse è normale che la Taodue lavori con gente poco seria: in fondo produce fiction per la tv.
- Non c'era proprio nulla da verificare. Era una notizia marginale che non meritava nessun approfondimento. Quando arriva un comunicato stampa con una notizia così insignificante (l'unico valore della notizia era il generico interessamento della tv per un fumetto italiano: sarebbe stato un caso isolato? In futuro sarebbero stati opzionati altri fumetti?) non si va certo a pensare che dietro ci siano dei mitomani.
- La notizia, per stessa ammissione di Piccoli, non era falsa. Il comunicato si apriva con "Sembrano infatti giunte ad un accordo definitivo la trattative per l'adattamento televisivo di". C'era scritto "sembrano", non "sono".
- L'errore non è stato pubblicare il comunicato stampa perché era falso ma semplicemente pubblicarlo. Chi se ne frega se la casa di produzione di Distretto di polizia e RIS usa un fumetto in uno sceneggiato televisivo?
Riassumendo:
RispondiElimina- Censuro i commenti? NO. A meno che non ci siano diffamazioni e insulti a persone diverse da me.
- Non c'è il motore di ricerca interno? NO.
- Il "Ti potrebbero anche interessare" è inutile? NO.
- Ho pubblicato la notizia falsa sull'infarto di Stefano Piccoli? NO.
- Ho suggerito ai colleghi blogger di pubblicare notizie senza verificarle? NO. Io ho suggerito di non pubblicarle a prescindere.
Quindi le critiche si riducono a:
"posti notizie con una frequenza esagerata"