venerdì 26 marzo 2010

Umberto Eco porta jella?

Non capisco perché ogni volta che Umberto Eco dice qualcosa sui fumetti i giornalisti reagiscono in questo modo:
"Il semiologo ha parlato così nell’aula universitaria di San Giovanni in Monte a Bologna – durante l’incontro «Charlie Brown: i suoi primi 60 anni» con Annamaria Gandini, il grafico di «Linus» Salvatore Grigorietti, Fulvia Serra e la vedova del disegnatore, Jeannie Schulz -, riscattando una volta di più il fumetto dal rango di arte di serie B" [da La Stampa]

A proposito del compleanno dei Peanuts in rete c'è anche un articolo di Daniele Barbieri.

3 commenti:

  1. forse perche' certi giornalisti usano ancora una griglia mentale inconscia secondo cui i fumetti vengono considerati di serie b

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  2. E' sindrome con un nome: mancanza di idee

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  3. Il nostro Eco non porta jella!!! Più che altro spiace che il giorno dopo tutto torni come prima. D'altronde, certi luoghi comuni fanno fatica a venir rimossi. Confidavo sempre che fossero le vecchie generazioni (italiane) a tenere relegata l'arte del fumetto... purtroppo incomincio a pensare che a casa nostra sarà sempre così.
    Peccato

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