mercoledì 10 settembre 2008

Come fu che MML entrò nel mondo dei fumetti


Marco Marcello Lupoi ha dedicato alcuni articoli alle sue prime esperienze nel mondo dei fumetti. Li trovate nel suo blog:
In the beginning - 9
In the beginning - 10
In the beginning - 11

"Il problema fu... che prima di poter decollare veramente, la Labor si avvitò e morì, quasi all'istante. Dopo l'uscita di Marvel 1, il numero 2 iniziò a tardare, e un po' tutte le pubblicazioni. Sergio mi spiegò che c'erano dei problemi, che la proprietà della Labor (tipografia e/o azienza di antifurti) aveva grandi problemi di debiti che i fumetti, per quanto potessero funzionare, non erano in grado di coprire.

"Ricordo che all'inizio dell'estate tornai a Todi, non riuscii a vedere Racanicchi (che - si dice - si preparava a scomparire, addirittura a fuggire in Africa). Sergio mi fece fare un giro per gli uffici, mi invità a portarmi via tutto quello che poteva servirmi, perché quelli erano gli ultimi giorni, di lì a poco sarebbe scomparso tutto. Mi portai via un borsone di campionatura Marvel e DC, quelle che sarebbero servite per riviste e albi destinati a non uscire mai, e anche le pellicole originali della copertina di Marvel n. 2, che per anni sono rimaste a languire in un cassetto, un ricordo firmato Dave Cockrum di un progetto nato per implodere.

"E così, a cavallo tra la primavera e l'estate del 1986, finì la sua corsa la Labor Comics, l'editore di fumetti più effimero della storia del fumetto italiano, ma grande labor-atorio per quello che sarebbe stato il passo successivo della Marvel in Italia: la Star Comics."

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