lunedì 19 marzo 2012

Bissette preferisce la DC Comics ad Alan Moore


Nel 1993 Image Comics pubblicò la miniserie 1963 scritta da Alan Moore e disegnata da Rick Veitch, Stephen R. Bissette e John Totleben, con contributi di Dave Gibbons, Don Simpson, Jim Valentino e Chester Brown. La serie avrebbe dovuto durare 12 numeri ed essere seguita da un annual di 80 pagine disegnato da Jim Lee, tuttavia uscirono solo sei numeri e l'opera non fu mai completata né ristampata in volume.

Nel 2010 Bissette ha scritto nel suo blog che l'edizione in volume di 1963 non uscirà mai:
"Alan [Alan Moore] disse a Rick [Rick Veitch] che gli andava bene un'edizione in volume purché il suo nome fosse rimosso e i suoi ricavi fossero distribuiti al resto degli autori, ed è così che impostammo la proposta contrattuale con Dynamite. Ma quando venne il momento di concludere il contratto, Alan fece capire chiaramente che
non voleva che ci fosse nessuna edizione in volume. Dal momento che aveva potere di veto, quella fu la fine di tutto."


Di recente Bissette, riferendosi al veto di Alan Moore, ha detto che alcune volte il work for hire (lavorare alle dipendenze di un editore che detiene il diritto d'autore su opera e personaggi) è meglio della creazione di fumetti di cui si detiene il copyright. Da The Beat:
"Quando gli autori sono comproprietari dell'opera, un partner può ostinarsi a bloccare per sempre il lavoro di cui è comproprietario - anche se è un lavoro completato e pubblicato, che potenzialmente ha ancora del valore di mercato."
Gli autori di 1963 hanno guadagnato qualcosa da quell'opera solo nel 1993, quando fu pubblicata a puntate. Nessuno di loro guadagnerà nient'altro perché il fumetto non sarà mai ristampato. Bissette si trova meglio con la DC Comics:
"Non guadagneremo mai più un centesimo grazie a quel lavoro, mentre le royalties trimestrali delle edizioni in volume di Swamp Thing (...) e Hellblazer della DC/Vertigo arrivano, per la maggior parte, precise come un orologio.
Se avessi detto al Bissette del 1990 che non avrebbe mai visto un centesimo dal lavoro fatto con Alan tranne che per il work for hire che nel 1990 si erano già lasciati alle spalle, il Bissette del 1990 avrebbe riso, e sputato e inveito contro i mali del work for hire."

3 commenti:

  1. Qualche tempo fa mi sono sperticato in lodi, sia in pubblico che in privato, nei confronti del tuo blog e delle idee che il blog veicolava.
    Ultimamente, però, mi sembra che tu stia perdendo qualche colpo.
    Non condivido la crociata che stai portando avanti contro Alan Moore (non condivido le crociate tout court), ma tant'è, le tue opinioni sono tue, e sono - appunto - opinioni.
    Ma, ad esempio, in questo post: sei sicuro che Bissette dica proprio ciò che reca il titolo del post? O hai fatto tua la tecnica di certa stampa quotidiana, che sbandiera titoli ad effetto che non riflettono quanto scritto nell'articolo?

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  2. Titolo a parte, questo articolo è favorevole ad Alan Moore:
    http://house-of-mystery.blogspot.it/2012/03/alan-moore-dice-un-sacco-di-cazzate.html
    Il termine "cazzate" non è elegante ma rende bene l'idea. Cioè, Moore dice proprio delle cose che non stanno né in cielo né in terra quando parla della DC Comics. Ho l'impressione che se non si chiamasse Alan Moore le sue dichiarazioni sarebbero accolte in modo molto diverso.


    Trovo che "Bissette preferisce la DC Comics ad Alan Moore" riassuma bene il contenuto dell'articolo. Non c'è nessuna intenzione di usare il titolo come esca: Bissette fa proprio un paragone fra Moore e la DC Comics (dal suo punto di vista, quindi prendendo in considerazione Swamp Thing e 1963) e dice che dei due gli va meglio economicamente con la DC.
    Jimmy Palmiotti ha scritto questo commento su The Beat:
    "I thank god my partners, past and presant, understand that if one is doing very well, the other might need a hand and let them run with a co-produced creation with each others blessing.
    The more I read this kind of stuff, the less I admire certain people in comics."


    "Qualche tempo fa mi sono sperticato in lodi, sia in pubblico che in privato, nei confronti del tuo blog e delle idee che il blog veicolava.
    Ultimamente, però, mi sembra che tu stia perdendo qualche colpo."
    Bhè, grazie.
    Francamente da un po' di tempo a questa parte mi sono molto rotto di chi fa, pubblica, critica, ecc... i fumetti. La cosa si riflette certamente dal punto di vista quantitativo (in due mesi e mezzo ho pubblicato 80 post: fino a qualche mese fa sarebbero bastate 3 settimane per farne 80) e forse, inconsciamente, anche dal punto di vista qualitativo...

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  3. Lasciami dire che c'è bisogno di una voce come la tua nel panorama della critica attuale.
    Non sempre sono d'accordo, ma credo sia normale. :)

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