giovedì 29 maggio 2008

Il diritto morale d'autore è solo una stravaganza dei Mangiarane

Tokyopop è da anni una delle più importanti case editrici di fumetti degli Stati Uniti grazie soprattutto alla pubblicazione dei manga. Nata con l'intento di tradurre fumetti giapponesi, con il tempo Tokyopop ha allargato i propri orizzonti pubblicando in prima persona fumetti americani (per esempio vedi questa notizia).
Per ampliare la presenza nel settore dei fumetti autoctoni la casa editrice ha lanciato lo Shining Stars Program, una specie di concorso per nuovi autori che consiste nel realizzare la puntata pilota di una nuova serie in stile manga e pubblicarla nel sito della Tokyopop. I lettori potranno leggerla, votarla e recensirla e le puntate pilota più apprezzate diventeranno delle serie ad ampio respiro.


Fin qua non c'è niente di male, anzi: viene offerta ad autori emergenti e sconosciuti la possibilità di farsi notare, mettersi in gioco e forse pubblicare. I guai nascono quando si va a leggere il contratto proposto dalla Tokyopop agli aspiranti autori.
Alcuni passi hanno scandalizzato i commentatori americani e dato il via a un vespaio di polemiche. Per Steve Rolston il contratto è semplicemente "disgustoso", mentre Lea Hernandez lo considera "il più puerile e disonesto documento legale che abbia mai letto".

Dal "contratto":
“"Diritti morali" e la tua attribuzione.
"Diritti morali" è un termine stravagante (lo hanno escogitato i Francesi) che essenzialmente ha a che fare con l'avere il tuo nome in calce alla tua creazione (la tua attribuzione!) e con il diritto di approvare o disapprovare certi cambiamenti alla tua creazione. Ovviamente vogliamo che la tua creazione ti venga attribuita e vogliamo lavorare assieme a te nel caso ci siano da apportare dei cambiamenti, però vogliamo farlo secondo i termini scritti in questo contratto invece che secondo quella stravagante idea francese. Così, per quello che riguarda l'adattamento del manga a differenti media e la determinazione di come dovremmo includere la tua attribuzione in caso di disaccordo, accetti di rinunciare a qualunque "diritto morale" tu possa avere."

Da The Beat
Vignetta da nikothewall

1 commento:

  1. Semplicemente ridicolo. Pe rlegge, in Italia, il diritto morale è semplicemente inalienabile e non cedibile, per cui un contratto del genere sarebbe, banalmente, fuori legge.

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